A Colmata quanti problemi quella benedetta Apea

· Inserito in Teoria e pratica

PIOMBINO 21 set­tem­bre 2015 — Final­mente qualche salutare dub­bio (neces­sità di appro­fondi­men­to se si preferisce) è venu­to ad alcu­ni diri­gen­ti del Comune di Piom­bi­no tan­t’è che gli ammin­is­tra­tori non han­no potu­to fare a meno di pren­der­lo in con­sid­er­azione. Si trat­ta del­la deci­sione del­la Giun­ta di affi­dare un incar­i­co di assis­ten­za legale per la definizione del­la con­ven­zione oper­a­ti­va che dovrà rego­lare i rap­por­ti tra Comune e “La Con­tad­i­na Toscana”, coop­er­a­ti­va sociale di tipo B (le coop­er­a­tive sociali di tipo B pos­sono svol­gere attiv­ità diverse – agri­cole, indus­tri­ali, com­mer­ciali o di servizi – final­iz­zate all’inserimento lavo­ra­ti­vo di per­sone svan­tag­giate), nonché onlus (orga­niz­zazione non lucra­ti­va di util­ità sociale), gestore dell’APEA (area pro­dut­ti­va eco­logi­ca­mente attrez­za­ta), pre­vista per l’am­bito pro­dut­ti­vo di Col­ma­ta des­ti­na­to ad inse­di­a­men­ti arti­gianali, com­mer­ciali e di servizi (per leg­gere clic­ca qui). Già Stile libero se n’è occu­pa­to (http://www.stileliberonews.org/le-incognite-della-zona-industriale-di-colmata/) e non è il caso di ripetere la sto­ria con i molti pun­ti inter­rog­a­tivi che pone­va e pone. Bas­ta riferir­si solo alle neces­sità di appro­fondi­men­to, con la susseguente richi­es­ta di con­sulen­za, che han­no ril­e­va­to i diri­gen­ti comu­nali.
Si vuole infat­ti «…una appro­fon­di­ta indagine e val­u­tazione da par­ti di esper­ti nel­la mate­ria, di cui i più ril­e­van­ti sono:
‑stru­men­ti e modal­ità di con­trol­lo da parte del Comune sul­la ges­tione finanziaria del­l’A­PEA, e quin­di sul­la tar­if­fa omni­com­pren­si­va prat­i­ca­ta dal SG [Sogget­to Gestore, cioè La Con­tad­i­na Toscana] alle imp­rese che si insedier­an­no;
‑definizione di un mec­ca­n­is­mo final­iz­za­to a des­tinare l’eventuale appor­to di finanziamenti/risorse pub­bliche (comunque plau­si­bile e con­tem­pla­to nel per­cor­so di attuazione e ges­tione del­l’A­PEA) ad una mag­giore attrat­tiv­ità del­l’A­PEA (ipo­tiz­zan­do, ad esem­pio, che tale appor­to si tra­d­u­ca in riduzioni del­la tar­if­fa omni­com­pren­si­va);
— pos­si­bil­ità di affi­dare al SG gli espro­pri delle aree pri­vate del ter­zo stral­cio fun­zionale e la con­seguente gestione/attuazione diret­ta di dette aree;
— appro­fondi­men­ti in mer­i­to alla natu­ra giuridi­ca del sogget­to gestore ( Soc. Coop Onlus) ;
‑garanzie da richiedere al SG per assi­cu­rar­si una cor­ret­ta ges­tione dell’APEA e il rispet­to degli obb­lighi posti a suo cari­co per tut­ta la dura­ta del rap­por­to con­ven­zionale;
‑revi­sione gen­erale dell’impostazione dell’atto con­ven­zionale per una chiara e inequiv­o­ca definizione dei rap­por­ti tra le par­ti, al fine di evitare even­tu­ali futuri con­tenziosi».
C’è da chieder­si come una sim­i­le con­sulen­za pos­sa costare solo 5mila euro, tan­to è lo stanzi­a­men­to pre­vis­to dal Comune, ma in ogni caso è chiaro che i que­si­ti han­no a che fare con le garanzie che gius­ta­mente il Comune vuole per­ché un inves­ti­men­to così ingente (all’inizio era­no pre­vis­to in 79 mil­ioni di euro, ad oggi, dato che il piano di fat­tibil­ità non è sta­to reso pub­bli­co, non è dato sapere), con una com­po­nente non banale di sol­di pub­bli­ci (così almeno han­no dichiara­to più di una vol­ta gli ammin­is­tra­tori locali), per un’area attrez­za­ta con molti servizi comu­ni non assim­i­l­abile ad un tradizionale piano per gli inse­di­a­men­ti pro­dut­tivi, non si tra­d­u­ca in un fal­li­men­to.
E poi la natu­ra stes­sa del­la cooperativa/onlus che nata il 16 otto­bre 2012 , impre­sa a tut­t’og­gi INATTIVA, ha chiu­so il bilan­cio 2012 con un pas­si­vo di 1.682 euro e il bilan­cio 2013 con un pas­si­vo di 920 euro cop­er­ti con un inter­ven­to da parte dei soci.
Bene ha fat­to dunque il Comune a caute­lar­si. Vedremo gli esi­ti del­l’ap­pro­fondi­men­to. Cer­to che sarebbe sta­to meglio aver pre­sen­ti questi dub­bi nel pas­sato e attrez­zarsi con le rel­a­tive cautele piut­tosto che dare per scon­ta­to, anco­ra una vol­ta, pro­gram­mi e tem­pi smen­ti­ti pun­tual­mente dal­la realtà. Ci rife­ri­amo alle dichiarazioni del vice sin­da­co Fer­ri­ni che il 16 giug­no rilas­ci­a­va al Tir­reno dichiarazioni di questo tenore: «…L’area des­ti­na­ta alle pic­cole e medie imp­rese di Col­ma­ta si farà in tem­pi molto più bre­vi rispet­to alle pre­vi­sioni. In un incon­tro di qualche giorno fa, infat­ti, la Regione ha dato il via lib­era al Comune per uti­liz­zare fra gli 8 e i 9 mil­ioni di euro dei 32,2 pre­visti dall’Accordo di pro­gram­ma del 2014 per le opere di urban­iz­zazione pri­maria dell’area…Questo con­sen­tirà di accor­cia­re i tem­pi, rive­den­do anche la con­ven­zione con la soci­età Con­tad­i­na Srl a cui, da tem­po, è sta­ta affi­da­ta la ges­tione dei vari lot­ti previsti…Da parte loro c’è sta­ta grande disponi­bil­ità e adesso sti­amo lavo­ran­do alla revi­sione del piano attua­ti­vo sul­la base dei nuovi con­ti e dei nuovi tem­pi. Il nos­tro obi­et­ti­vo è por­tar­lo in con­siglio comu­nale, che dovrà approvar­lo, pri­ma del­la sos­ta esti­va. Non ce la fac­ciamo a giug­no e all’inizio di luglio, ma pen­si­amo ad una sedu­ta “ad hoc” a fine luglio. Così potremo par­tire dopo l’estate…».
Tut­to rin­vi­a­to, anco­ra una vol­ta: meglio appro­fondire.

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