Nuovo accordo di programma e nuova variante

Riccardo Gelichi

PIOMBINO 17 gen­naio 2017 — La Lista civi­ca Ascol­ta Piom­bi­no, in occa­sione dell’incontro del 17 gen­naio, richiesto dai sin­da­cati alla forze politiche, iner­ente la crisi Luc­chi­ni, ha pro­pos­to agli inter­locu­tori una piattafor­ma di azione polit­i­ca e ammin­is­tra­ti­va per affrontare la dif­fi­cile situ­azione. Pre­mes­sa l’adesione alle inizia­tive intrap­rese dai sin­da­cati, la nos­tra pro­pos­ta chiede che si definis­ca rap­i­da­mente, ”entro feb­braio”, se esistono anco­ra le con­dizioni per pros­eguire nel pro­gram­ma di attuazione del prog­et­to inte­gra­to di mes­sa in sicurez­za, ricon­ver­sione indus­tri­ale e svilup­po eco­nom­i­co pro­dut­ti­vo dell’area dei com­p­lessi azien­dali cedu­ti alla Luc­chi­ni in ammin­is­trazione stra­or­di­nar­ia come da accor­do di pro­gram­ma del 30 giug­no 2015. Questo con l’auspicio che Cevi­tal man­ten­ga gli impeg­ni pre­si. In caso con­trario chiedi­amo che le isti­tuzioni pre­poste si fac­ciano rap­i­da­mente cari­co del prob­le­ma avvian­do una nuo­va stesura degli accor­di di pro­gram­ma, sia quel­lo di rein­dus­tral­iz­zazione sia quel­lo delle boni­fiche, com­pren­si­vo di dis­mis­sioni e sman­tel­la­men­ti, con finanzi­a­men­ti statali cer­ti, garan­ten­do i col­lega­men­ti viari “398” e fer­roviari per il por­to, indis­pens­abili per l’avvio di qual­si­asi attiv­ità in situ. Inoltre rite­ni­amo indis­pens­abile aprire una fase di trat­ta­ti­va, con l’aiuto di Fed­er­ac­ciai, per il rilan­cio dell’area a fred­do, con la mes­sa in cam­po di un nuo­vo treno di lam­i­nazione spin­gen­do per nuove attiv­ità che pos­sano attrarre maes­tranze. Con­tes­tual­mente potreb­bero for­mar­si asso­ci­azioni d’impresa per tutte le fasi di sman­tel­la­men­to dell’area a cal­do, finanzi­ate dal Gov­er­no con nuovi capi­toli di spe­sa, attra­ver­so un nuo­vo accor­do di pro­gram­ma. Rite­ni­amo altresì indis­pens­abile chiedere la stesura di un nuo­vo piano di riu­so delle aree ex siderur­giche e in sub­or­dine la totale riv­is­i­tazione del­la vari­ante Afer­pi, avvian­do, in copi­ani­fi­cazione con la Regione, una nuo­va vari­ante omni­com­pren­si­va di svilup­po del­la pic­co­la e media impre­sa e di micro­econo­mia dif­fusa su tut­to il ter­ri­to­rio del­la Val di Cor­nia, per tut­ti i com­par­ti eco­nomi­ci.

(Foto di Pino Bertel­li)

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