AFERPI PRESENTA UNO STUDIO AMBIENTALE SULLO STABILIMENTO

Rilevate dal Comune lacune sull’assetto proposto

PIOMBINO 4 mar­zo 2016 — Il seg­re­tario del­la Fed­er­azione Val di Cor­nia del Pd, Vale­rio Fabi­ani, è molto con­tento per­ché alla recente riu­nione al Min­is­tero del­lo svilup­po «..ques­ta vol­ta le date final­mente [sono state] indi­cate con chiarez­za…». Par­la evi­den­te­mente dei tem­pi per l’avvio dei lavori di rein­dus­tri­al­iz­zazione. Anche la sot­toseg­re­taria al Min­is­tero dell’ Ambi­ente, Sil­via Velo, ave­va nel­la stes­sa occa­sione garan­ti­to «.…tem­pi rapi­di per le boni­fiche dell’area…». Che si riferisse ai tem­pi del­la bonifi­ca spet­tante ad Invi­talia è dub­bio per­ché è sta­ta la stes­sa Invi­talia a definire i tem­pi pos­si­bili  e Stile libero li ha doc­u­men­tati in un prece­dente arti­co­lo, se si riferi­va alle boni­fiche che spet­tano ad Afer­pi poco cred­i­bile.
Se i due si fos­sero let­ti il parere dato dal Nucleo di val­u­tazione per la Val­u­tazione di impat­to ambi­en­tale (Via) (1) e la Val­u­tazione ambi­en­tale strate­gi­ca (VAS) (2) del Comune di Piom­bi­no sul­lo Stu­dio pre­lim­inare ambi­en­tale del “Prog­et­to di Ricon­ver­sione Indus­tri­ale e Svilup­po eco­nom­i­co delle aree del com­p­lesso indus­tri­ale ex-Luc­chi­ni di Piom­bi­no Nuo­vo Asset­to del­lo Sta­bil­i­men­to Siderur­gi­co AFERPI” sareb­bero sta­ti meno sicuri.
Quel doc­u­men­to avvia la fase pre­lim­inare, come dice lo stes­so Stu­dio, “pro­pe­deu­ti­ca all’at­ti­vazione del­la pro­ce­du­ra di Val­u­tazione di impat­to ambi­en­tale”. È una modal­ità pre­vista dal­la legge regionale ma preme speci­fi­care che non siamo anco­ra al pro­ced­i­men­to di VIA.
Ma occorre un’al­tra pre­mes­sa.
Il parere del Nucleo comu­nale non è molto di più di una approssi­ma­ti­va istrut­to­ria urban­is­ti­ca. Lo fa intravedere lo stes­so Nucleo affer­man­do che ha pro­ce­du­to ad un’istrut­to­ria “per i pro­fili di stret­ta com­pe­ten­za comu­nale” anche se per la ver­ità il fat­to che non sono sta­ti affrontati min­i­ma­mente argo­men­ti come le boni­fiche ed i rifiu­ti non sem­bra affat­to gius­ti­fi­ca­to.
Comunque anche in questi ambiti ristret­ti, trop­po ristret­ti, il parere non è affat­to ten­ero. Mette in luce, anzi, man­canze, inadem­pien­ze ed omis­sioni non insignif­i­can­ti, così come fa intravedere una cam­mi­no lun­go da per­cor­rere in rap­por­to a stru­men­ti urban­is­ti­ci ed ambi­en­tali nem­meno accen­nati e a revi­sioni sem­pre di stru­men­ti urban­is­ti­ci che richiedono tem­pi né rapi­di né ristret­ti.
Già dal pun­to di vista del­la adeguatez­za del­la doc­u­men­tazione pre­sente nel­lo Stu­dio pre­lim­inare ambi­en­tale bas­ta citare pochi e schemati­ci pun­ti soll­e­vati dal Nucleo:

  • non viene anal­iz­za­to il vigente Piano Strut­turale d’ Area,
  • si fa rifer­i­men­to al Piano Rego­la­tore non più oper­ante e super­a­to dal Rego­la­men­to Urban­is­ti­co,
  • non si fa rifer­i­men­to alla neces­sità di elab­o­rare un Piano urban­is­ti­co attua­ti­vo, che decli­ni in ter­mi­ni fisi­co spaziali e fun­zion­ali il piano indus­tri­ale, con cui dovrà essere pre­fig­u­ra­to l’as­set­to fun­zionale e ter­ri­to­ri­ale del­lo sta­bil­i­men­to nei diver­si set­tori pro­dut­tivi e le relazioni con il con­testo urbano e gli ambiti di pre­gio nat­u­ral­is­ti­co lim­itrofi all’area indus­tri­ale,
  • il Piano attua­ti­vo, le vari­anti nec­es­sarie al Rego­la­men­to urban­is­ti­co e al Piano strut­turale richieder­an­no l’at­ti­vazione di un pro­ced­i­men­to VAS che dovrà essere coor­di­na­to con il pro­ced­i­men­to VIA.

Dal pun­to di vista del­la con­gruità urban­is­ti­ca, su cui si esp­ri­mono alcune prime con­sid­er­azioni facen­do rifer­i­men­to ad un mas­ter­plan alle­ga­to, si fa pre­sente che, sia pure in un apprez­za­men­to delle scelte che allon­tanano l’in­dus­tria dal­la cit­tà (sal­vo appro­fondi­men­ti ad esem­pio sul trac­cia­to del­la SS 398),

  • viene pro­pos­ta l’oc­cu­pazione di nuove aree umide e palus­tri costiere, indi­vid­u­ate come invari­anti strut­turali (con con­seguente neces­sità di vari­ante al Piano strut­turale) per la real­iz­zazione di nuovi appa­rati indus­tri­ali e infra­strut­ture, cosa che si pone in con­trasto con le pre­vi­sioni e gli obi­et­tivi del­la stru­men­tazione urban­is­ti­ca comu­nale,
  • ven­gono pre­viste linee aeree per il trasporto ener­geti­co che rap­p­re­sen­tano una crit­ic­ità sot­to il pro­fi­lo ambi­en­tale e pae­sag­gis­ti­co oltreché in parziale con­trasto con il rego­la­men­to urban­is­ti­co,
  • si ril­e­va l’in­ter­feren­za con il par­co eoli­co “Foce del Cor­nia” FERA già approva­to, nonché l’in­ter­feren­za con le aree nat­u­rali pro­tette e la con­seguente neces­sità di una Val­u­tazione d’ Inci­den­za (3).

Altri richi­a­mi riguardano la nor­ma­ti­va vigente in tema di ris­chio inci­dente ril­e­vante e gli aspet­ti geo­logi­ci e idrauli­ci.
In con­clu­sione, quan­to det­to fa emerg­ere

  1. che vi è molto lavoro anco­ra da fare da parte di Afer­pi per la pre­sen­tazione di piani e prog­et­ti che pos­sano essere sot­to­posti ad una val­u­tazione com­p­lessi­va e appro­fon­di­ta,
  2. che vi è molto lavoro anco­ra da fare da parte di Afer­pi per arrivare ad una val­u­tazione di impat­to ambi­en­tale come Dio coman­da,
  3. che saran­no nec­es­sarie, ammes­so che sia gius­to far­le, vari­anti ed aggius­ta­men­ti agli stru­men­ti urban­is­ti­ci e non solo di non poco con­to,
  4. che vi è anco­ra molto lavoro da fare per le isti­tuzioni pub­bliche per arrivare a esprimere pareri e rilas­cia­re autor­iz­zazioni pon­der­ate.
  5. In realtà l’im­pres­sione è che nem­meno tutte le idee siano chiare e questo da parte sia di Afer­pi sia del Comune.

(1) La Val­u­tazione di impat­to ambi­en­tale è una pro­ce­du­ra ammin­is­tra­ti­va di sup­por­to per l’au­torità com­pe­tente [come Min­is­tero del­l’Am­bi­ente o Regione] final­iz­za­ta ad indi­vid­uare, descri­vere e val­utare gli impat­ti ambi­en­tali di un’­opera, il cui prog­et­to è sot­to­pos­to ad approvazione o autor­iz­zazione.
(2) La Val­u­tazione Ambi­en­tale Strate­gi­ca è un proces­so final­iz­za­to ad inte­grare con­sid­er­azioni di natu­ra ambi­en­tale nei piani e nei pro­gram­mi di svilup­po, per miglio­rare la qual­ità deci­sion­ale com­p­lessi­va. In par­ti­co­lare l’o­bi­et­ti­vo prin­ci­pale del­la VAS è val­utare gli effet­ti ambi­en­tali dei piani o dei pro­gram­mi, pri­ma del­la loro approvazione (ex ante), durante ed al ter­mine del loro peri­o­do di valid­ità (in-itinere, ex post). Ciò serve soprat­tut­to a sop­perire alle man­canze di altre pro­ce­dure parziali di val­u­tazione ambi­en­tale, intro­ducen­do l’e­same degli aspet­ti ambi­en­tali già nel­la fase strate­gi­ca che pre­cede la prog­et­tazione e la real­iz­zazione delle opere. Altri obi­et­tivi del­la VAS riguardano sia il miglio­ra­men­to delle infor­mazioni for­nite alle per­sone sia la pro­mozione del­la parte­ci­pazione pub­bli­ca nei pro­ces­si di piani­fi­cazione-pro­gram­mazione.
(3) La Val­u­tazione d’in­ci­den­za è il pro­ced­i­men­to di carat­tere pre­ven­ti­vo al quale è nec­es­sario sot­to­porre qual­si­asi piano o prog­et­to che pos­sa avere inci­den­ze sig­ni­fica­tive su un sito o pro­pos­to sito del­la rete Natu­ra 2000, sin­go­lar­mente o con­giun­ta­mente ad altri piani e prog­et­ti e tenu­to con­to degli obi­et­tivi di con­ser­vazione del sito stes­so.

(Foto di Pino Bertel­li)

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