Cancellano la manifestazione, le responsabilità no

PIOMBINO 17 gen­naio 2017 — Le Rap­p­re­sen­tanze Sin­da­cal­i­U­ni­tarie Afer­pi e le seg­reterie sin­da­cali Fiom, Fim, Uilm han­no accan­to­na­to l’idea di una man­i­fes­tazione, da alcu­ni pro­pos­ta per il 20 gen­naio, a sot­to­lin­eare la pro­fon­da pre­oc­cu­pazione dei lavo­ra­tori per il dis­as­troso anda­men­to del cosid­det­to “Prog­et­to Piom­bi­no”. Rite­ni­amo un grave errore con­tin­uare a illud­ere i lavo­ra­tori e a com­primere ogni pos­si­bil­ità di mobil­i­tazione, con­trad­di­cen­do aper­ta­mente lo stes­so respon­s­abile nazionale siderur­gia del­la Fiom, Fat­i­can­ti!
Persi­no il PD ha invi­ta­to i sin­da­cati alla mobil­i­tazione, purché riv­ol­ta esclu­si­va­mente con­tro Rebrab, per con­dannare le sue inadem­pien­ze e costringer­lo a real­iz­zare quan­to promes­so. Sub­do­lo invi­to, eti­ca­mente pari al pateti­co gio­co a scar­i­cabar­ile cui abbi­amo recen­te­mente assis­ti­to da parte dei mag­gioren­ti locali. Invi­to mirante a sot­trarre il par­ti­to di gov­er­no (locale, regionale e nazionale) dal­la rab­bia che potrebbe esplodere fra i lavo­ra­tori tra­di­ti. Seguire l’in­ter­es­sato con­siglio porterebbe a com­piere un doppio, pesante errore: quel­lo di con­tin­uare a rin­cor­rere Rebrab, per­den­do altro tem­po prezioso nel­la costruzione di una reale alter­na­ti­va per la Val di Cor­nia, quel­lo di nascon­dere le respon­s­abil­ità del fal­li­men­to. Queste ricadono non solo sul­lo spec­u­la­tore, ma anche su chi ha insis­ti­to a dar­gli cred­i­to oltre ogni smen­ti­ta dei fat­ti, pur di ricavarne momen­tanei e illu­sori tor­na­con­to elet­torali e di potere (vedi elezioni region­ali 2015).
Deve essere con­vo­ca­ta imme­di­ata­mente l’assem­blea gen­erale uni­ca dei lavo­ra­tori per decidere con quali obbi­et­tivi e con quale mobil­tazione in pie­di andare al Mise: noi pro­poni­amo di andare a Roma in mas­sa. Le con­tropar­ti sono il mag­nate che vende fumo, ma anche il potere politi­co che ha con­tin­u­a­to a incen­sar­lo oltre ogni ragionev­olez­za, imper­me­abile alle gri­da di allarme prove­ni­en­ti da più par­ti, mostran­do sem­pre arro­gan­za con chi osa­va dubitare. Il Gov­er­no si assuma con urgen­za le sue respon­s­abil­ità, affer­ran­do sal­da­mente il ban­do­lo del­la intri­ca­ta matas­sa. L’in­con­tro del 23 gen­naio al Mise — al quale l’azien­da non parte­ci­pa! — ha sen­so sola­mente se serve a elim­inare la tagli­o­la del 1 luglio 2017, medi­ante un accor­do di miglior favore rispet­to alla legge Marzano, e a garatire con­ti­nu­ità pro­dut­ti­va a pre­scindere, ammor­tiz­za­tori sociali e finanzi­a­men­ti statali a par­tire dal­la siderur­gia. Altri­men­ti sarà solo l’en­nes­i­ma pre­sa in giro, alla quale i sin­da­cati non devono più prestar­si, pena la perdi­ta di ogni cred­i­bil­ità.

COORDINAMENTO ART.1‑CAMPING CIG

Commenta il post