Circolo PD di Suvereto: una vicenda allucinante!

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pervenuta in redazione

SUVERETO 16 luglio 2016 — Siamo un grup­po di con­siglieri dimis­sion­ari del Cir­co­lo PD “N. Par­en­ti” di Suvere­to, i quali, a fronte del­la recente ester­nazione sul­la stam­pa locale da parte di Gio­van­ni Muoio, manda­to incau­ta­mente allo sbaraglio dal­la Fed­er­azione PD ter­ri­to­ri­ale, sentono il dovere di inter­venire, in quan­to chia­mati in causa, per repli­care a certe affer­mazioni che di vero han­no ben poco.
In effet­ti la vicen­da è allu­ci­nante: agli inizi del mese di giug­no a Suvere­to esiste­va un Cir­co­lo PD con un Con­siglio Diret­ti­vo com­pos­to di 16 mem­bri (tra cui molti gio­vani) che sta­va lavo­ran­do anche alla pro­gram­mazione del­la Fes­ta de l’Unità e che già ave­va cos­ti­tu­ito un Comi­ta­to locale per il SI al ref­er­en­dum cos­ti­tuzionale del prossi­mo autun­no. Inoltre, in segui­to alle già da tem­po pre­an­nun­ci­ate dimis­sioni, per motivi di lavoro, del­la seg­re­taria, ave­va elet­to all’unanimità dei pre­sen­ti, in asso­lu­ta coeren­za con i det­ta­mi rego­la­men­tari e statu­tari del par­ti­to, il nuo­vo seg­re­tario, che si era pre­sen­ta­to come can­di­datu­ra uni­taria las­cian­do in dis­parte le cor­ren­ti. Infat­ti l’art. 4 — com­ma 5 — del Rego­la­men­to del Cir­co­lo approva­to il 24 gen­naio 2014, rical­can­do fedel­mente quan­to sta­bil­i­to sia dal­lo Statu­to nazionale che da quel­lo Regionale toscano del PD, recita tes­tual­mente: “in caso di ces­sazione antic­i­pa­ta dall’incarico per dimis­sioni, il Diret­ti­vo può eleg­gere, a mag­gio­ran­za asso­lu­ta dei suoi com­po­nen­ti, un nuo­vo seg­re­tario per la parte restante del manda­to, oppure deter­minare, con la stes­sa mag­gio­ran­za, lo sciogli­men­to antic­i­pa­to del Diret­ti­vo stes­so. In tale ipote­si si pro­cede a nuove elezioni per il Seg­re­tario e per il Diret­ti­vo”.
Il nuo­vo seg­re­tario stes­so, pri­ma di accettare l’incarico, si era pre­mu­ra­to di con­sul­tar­si con il seg­re­tario del­la Fed­er­azione Vale­rio Fabi­ani, con il quale il Cir­co­lo stes­so ave­va da tem­po intrapre­so un per­cor­so comune. Inoltre, sep­pure non obbli­ga­to, ave­va ritenu­to oppor­tuno chiedere l’assenso all’Assemblea degli iscrit­ti, apposi­ta­mente con­vo­ca­ta per il 9 giug­no, la quale a larghissi­ma mag­gio­ran­za si era espres­sa favorevol­mente alla sua nom­i­na.
Tut­to bene, quin­di… man­ca­va solo il tradizionale brin­disi, ma i bic­chieri resta­vano mes­ta­mente vuoti poiché lo stes­so Fabi­ani, vesti­ti i pan­ni del nov­el­lo Don Rodri­go di man­zo­ni­ana memo­ria, segui­to dal suo manipo­lo di “bravi”, pen­sa­va bene di man­dare tut­to all’aria tuo­nan­do che “questo seg­re­tario non s’aveva da fare” in quan­to, a suo dire, il Con­siglio diret­ti­vo in car­i­ca (da oltre due anni) non pote­va con­sid­er­ar­si legit­ti­ma­to nelle pro­prie fun­zioni e che quin­di si ren­de­va nec­es­sario cel­e­brare un Con­gres­so stra­or­di­nario! E da tale architet­ta­ta e insis­ti­ta impo­sizione non recede­va nep­pure di fronte al parere con­trario espres­so da diver­si iscrit­ti. Che avesse già in mente un sos­ti­tu­to a suo uso e con­sumo? Ai pos­teri l’ardua (si fa per dire…) sen­ten­za!
Sta di fat­to che, poi, la mag­gior parte dei con­siglieri (12 su 16), aller­gi­ci a far la parte dei nov­el­li Don Abbon­dio, col­pi­ti nel­la pro­pria dig­nità e stu­fi di essere pre­si per i fondel­li, han­no deciso inevitabil­mente di dis­tac­car­si da tali sis­te­mi anti­de­mo­c­ra­ti­ci, in uso a quel­la polit­i­ca che allon­ta la gente dal­la stes­sa.
Ciò pre­mes­so e pre­cisato, tor­nan­do alle affer­mazioni del­la Fed­er­azione, rite­ni­amo che ci voglia un bel cor­ag­gio per asserire, come han­no fat­to, che attorno al nuo­vo seg­re­tario “era­no venute meno le con­dizioni di uni­ta­ri­età” e che “la migliore scelta è quel­la di resti­tuire la paro­la agli iscrit­ti per sceglier­lo” per via delle “per­p­lessità di molti inter­venu­ti all’ultima Assem­blea”. Eppure alla riu­nione era­no pre­sen­ti e, forse, se solo non si fos­sero dileguati pri­ma del­la votazione finale, avreb­bero potu­to con­statare che l’Assemblea si era pro­nun­ci­a­ta a favore del nuo­vo seg­re­tario con un solo voto con­trario.
Ci vuole anco­ra più cor­ag­gio a ritenere la deci­sione del­la Fed­er­azione det­ta­ta dal “buon sen­so e nel rispet­to delle pro­ce­dure demo­c­ra­tiche”, quan­do invece la Fed­er­azione stes­sa, che quelle pro­ce­dure è tenu­ta a far rispettare, ha dis­at­te­so le più ele­men­tari norme rego­la­men­tari e statu­tarie del par­ti­to, deci­den­do arbi­trari­a­mente di agire in modo autori­tario e dis­trut­ti­vo.
Sep­pure pro­fon­da­mente amareg­giati per quan­to avvenu­to, con­tin­uer­e­mo sem­pre a credere in quei val­ori che il nos­tro Par­ti­to, chiam­a­to appun­to Demo­c­ra­ti­co, ha il com­pi­to di riv­ol­gere soprat­tut­to nei con­fron­ti dei più gio­vani. Trac­ce di questi val­ori nelle affer­mazioni del­la Fed­er­azione se ne trovano davvero poche.

Francesco Brac­ci
Luca Dell’Agnello
Valenti­na Man­nari
Daniela Moscar­di­ni
Ange­lo Pagliaro
Fed­eri­co Petrai
Sil­vano Salvi
Alessan­dro Sar­di
Faus­to Tad­dei
Mas­si­mo Tosi
Maria Bri­ni

Una risposta a “Circolo PD di Suvereto: una vicenda allucinante!”

  1. Giampiero Magnani says:

    Non mi mer­av­iglio affat­to, è parec­chio che dico che il Par­ti­to Demo­c­ra­ti­co dovrebbe cam­biare nome per­ché di demo­c­ra­ti­co non ha niente.

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