"C'e bisogno di azioni più decise e dirompenti nel nostro territorio"

Così noi usciamo da Costa Toscana CambiaVerso

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PIOMBINO 24 giug­no 2016 — Mar­ti­na Pietrel­li, Delia Del Car­lo, Ser­gio Fedeli, Car­lo Canac­ci­ni escono dall’ asso­ci­azione Cos­ta Toscana Cam­bi­aVer­so. “L’azione di chi come noi  — essi dicono — a liv­el­lo locale ha cer­ca­to di rap­p­re­sentare una visione del ter­ri­to­rio che pun­tasse decisa­mente alla val­oriz­zazione di risorse e poten­zial­ità inespresse, in modo da ricostru­ire un mod­el­lo sociale ed eco­nom­i­co soli­do e in gra­do di durare nel tem­po, deve essere più decisa e dirompente”. Ed invece “Gli spazi per portare avan­ti ques­ta lin­ea den­tro il PD locale, sono, purtrop­po, molto ridot­ti. A chi lo gui­da, infat­ti, non inter­es­sa dis­cutere dei prob­le­mi e capire se le cose che dici­amo han­no un sen­so, ma vuole esclu­si­va­mente man­tenere il con­trol­lo del par­ti­to facen­do pas­sare l’idea che chi dice cose diverse dal­la lin­ea del grup­po diri­gente è con­tro il PD. La situ­azione ha con­vin­to diver­si espo­nen­ti dell’associazione Cam­bi­aver­so che tenere una lin­ea più pru­dente sia la cosa più gius­ta da fare.
Sec­on­do noi, invece, pre­oc­cu­par­si delle dinamiche interne al par­ti­to non può e non deve con­dizionare l’azione di un’associazione che è nata per pro­muo­vere idee e pro­poste a van­tag­gio del nos­tro ter­ri­to­rio. Nel­lo stes­so tem­po non vogliamo parte­ci­pare al gio­co di chi trasfor­ma ogni nos­tra pro­pos­ta in una polem­i­ca per­son­ale”.
Evi­dente la crit­i­ca nei con­fron­ti del grup­po diri­gente del PD locale e di col­oro che han­no dub­bi a con­durre battaglie politiche alla luce del sole.
Di qui la deci­sione: “Recu­pe­ri­amo dunque la nos­tra lib­ertà per usar­la in ogni spazio che ci sarà con­ces­so o che sapre­mo aprir­ci tra la gente comune, con­vin­ti che in un momen­to dif­fi­cile come questo, ser­vono seren­ità e lungimi­ran­za, e l’intelligenza per com­bat­tere i prob­le­mi, non le per­sone”.

L’as­so­ci­azione era sta­ta pre­sen­ta­ta il 17 dicem­bre 2014. Le con­clu­sioni furono  affi­date a Car­la Maestri­ni (Respon­s­abile ambi­ente e politiche di genere per il PD regionale ed anche Respon­s­abile scuo­la e for­mazione per la fed­er­azione PD Val di Cor­nia-Iso­la d’Elba) e Mar­ti­na Pietrel­li (Asses­sore all’urbanistica del Comune di Piom­bi­no). Car­lo Canac­ci­ni fu elet­to coor­di­na­tore.
L’associazione si pone­va due obi­et­tivi: indi­care le cose da fare per con­sen­tire una reale diver­si­fi­cazione dell’economia del ter­ri­to­rio, nel ten­ta­ti­vo indis­pens­abile di dare ai cit­ta­di­ni di Piom­bi­no e del­la Val di Cor­nia una prospet­ti­va diver­sa e com­ple­mentare a quel­la indus­tri­ale; rilan­cia­re e appro­fondire temi di ril­e­van­za nazionale come la sburo­c­ra­tiz­zazione, la sem­pli­fi­cazione, la trasparen­za del­la pub­bli­ca ammin­is­trazione, la rifor­ma del­lo Sta­to e del­la soci­età ital­iana: pri­or­ità per noi irri­n­un­cia­bili sulle quali cre­di­amo sia impor­tante man­tenere alta l’attenzione e viva la dis­cus­sione.
Il 18 set­tem­bre 2015, a pochi giorni di dis­tan­za da un’ul­te­ri­ore pre­sen­tazione del­l’as­so­ci­azione a Ven­tu­ri­na, Car­la Maestri­ni era usci­ta dal­l’as­so­ci­azione con moti­vazioni opposte a quelle man­i­fes­tate oggi dagli altri: “Intrapren­dere un per­cor­so alter­na­ti­vo rispet­to a quel­lo che sti­amo por­tan­do avan­ti all’interno del par­ti­to è una scelta che riten­go sbagli­a­ta: soprat­tut­to per­ché anche gra­zie alle nos­tre battaglie per l’innovazione del­lo mod­el­lo di svilup­po eco­nom­i­co del nos­tro ter­ri­to­rio e il rin­no­va­men­to del­la classe diri­gente il par­ti­to del­la Val di Cor­nia e iso­la d’Elba si sta dimostran­do più aper­to e disponi­bile a con­di­videre scelte e obi­et­tivi che per noi sono pri­or­i­tari”.

Questo il comu­ni­ca­to inte­grale di Mar­ti­na Pietrel­li, Delia Del Car­lo, Ser­gio Fedeli, Car­lo Canac­ci­ni:

In questi ulti­mi tem­pi abbi­amo avvi­a­to una rif­les­sione sul­la situ­azione polit­i­ca locale e nazionale che ci ha spin­to a pren­dere la deci­sione di uscire dall’associazione Cos­ta Toscana Cam­bi­aver­so. Ci teni­amo a spie­gar­ne i motivi pub­bli­ca­mente, per essere chiari soprat­tut­to con chi in questi anni ci ha sem­pre segui­to e dato fidu­cia.
Siamo fer­ma­mente con­vin­ti che al nos­tro paese e al nos­tro ter­ri­to­rio ser­va un grande, rad­i­cale e pro­fon­do cam­bi­a­men­to. In nome di ques­ta con­vinzione abbi­amo segui­to l’iniziativa di Mat­teo Ren­zi fin dall’inizio e con­tin­uer­e­mo a seguir­la per­ché pen­si­amo che rap­p­re­sen­ti l’unica pos­si­bil­ità cred­i­bile e conc­re­ta di rimet­tere in mar­cia questo paese.
Ma questo non ci impedisce di vedere alcu­ni pun­ti crit­i­ci, che riguardano in par­ti­co­lare l’attività del Par­ti­to Demo­c­ra­ti­co e la sua pre­sen­za sui ter­ri­tori.
Per pro­durre un vero cam­bi­a­men­to del nos­tro Paese, infat­ti, non bas­ta l’azione del gov­er­no nazionale, per­al­tro mes­sa a dura pro­va e lim­i­ta­ta dal­la neces­sità di trovare accor­di e equi­lib­ri con i grup­pi par­la­men­tari frut­to del voto del 2013. Nes­sun cam­bi­a­men­to andrà in pro­fon­dità se nel­la realtà locali tut­to rimane come è.
Non abbi­amo dif­fi­coltà a riconoscere i nos­tri lim­i­ti rispet­to al per­cor­so fat­to in questi anni, ma questo non spos­ta di un mil­limetro la neces­sità di inno­vazione del­la pro­pos­ta com­p­lessi­va di gov­er­no e del­la classe diri­gente adat­ta ad inter­pre­tar­la, anche a Piom­bi­no e in Val di Cor­nia.
In questo sen­so ci sem­bra che i risul­tati delle ultime ammin­is­tra­tive con­fer­mi­no il nos­tro pen­siero: le per­sone deci­dono di dare fidu­cia a chi pen­sano sia più cred­i­bile e in gra­do di rap­p­re­sentare il cam­bi­a­men­to che con­tin­u­ano a vol­ere.
Se questo è vero, l’azione di chi come noi a liv­el­lo locale ha cer­ca­to di rap­p­re­sentare una visione del ter­ri­to­rio che pun­tasse decisa­mente alla val­oriz­zazione di risorse e poten­zial­ità inespresse, in modo da ricostru­ire un mod­el­lo sociale ed eco­nom­i­co soli­do e in gra­do di durare nel tem­po, deve essere più decisa e dirompente.
Gli spazi per portare avan­ti ques­ta lin­ea den­tro il PD locale, sono, purtrop­po, molto ridot­ti. A chi lo gui­da, infat­ti, non inter­es­sa dis­cutere dei prob­le­mi e capire se le cose che dici­amo han­no un sen­so, ma vuole esclu­si­va­mente man­tenere il con­trol­lo del par­ti­to facen­do pas­sare l’idea che chi dice cose diverse dal­la lin­ea del grup­po diri­gente è con­tro il PD. La situ­azione ha con­vin­to diver­si espo­nen­ti dell’associazione Cam­bi­aver­so che tenere una lin­ea più pru­dente sia la cosa più gius­ta da fare.
Sec­on­do noi, invece, pre­oc­cu­par­si delle dinamiche interne al par­ti­to non può e non deve con­dizionare l’azione di un’associazione che è nata per pro­muo­vere idee e pro­poste a van­tag­gio del nos­tro ter­ri­to­rio. Nel­lo stes­so tem­po non vogliamo parte­ci­pare al gio­co di chi trasfor­ma ogni nos­tra pro­pos­ta in una polem­i­ca per­son­ale.
Recu­pe­ri­amo dunque la nos­tra lib­ertà per usar­la in ogni spazio che ci sarà con­ces­so o che sapre­mo aprir­ci tra la gente comune, con­vin­ti che in un momen­to dif­fi­cile come questo, ser­vono seren­ità e lungimi­ran­za, e l’intelligenza per com­bat­tere i prob­le­mi, non le per­sone”.

Una risposta a “Così noi usciamo da Costa Toscana CambiaVerso”

  1. Sergio Tognarelli says:

    ” Gli spazi per portare avan­ti ques­ta lin­ea den­tro il PD locale sono, purtrop­po, molto ridot­ti. A chi lo gui­da, infat­ti, non inter­es­sa dis­cutere dei prob­le­mi e capire se le cose che dici­amo han­no un sen­so, ma vuole esclu­si­va­mente man­tenere il con­trol­lo del par­ti­to facen­do pas­sare l’idea che chi dice cose diverse dal­la lin­ea del grup­po diri­gente è con­tro il PD.”. Così è ma non se vi pare, così è e bas­ta. Ma quan­to ci avete mes­so per capir­lo!

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