NULLA DI FATTO NELL'INCONTRO A ROMA. Giovedì GIORNO DECISIVO

Difficoltà per l’accordo: Cevital, trattativa in salita

ROMA 27 MAGGIO 2015 – La sper­an­za di chi­ud­ere la trat­ta­ti­va e di arrivare alla fir­ma del con­trat­to di ven­di­ta entro la fine di mag­gio pare ormai salta­ta. E non è cer­to il nuo­vo slit­ta­men­to a creare le mag­giori pre­oc­cu­pazioni dopo l’ennesimo, odier­no incon­tro romano tra Cevi­tal, sin­da­cati e com­po­nen­ti gov­er­na­tive. Inizia­to con un largo ritar­do il con­fron­to tra l’azienda alge­ri­na ed i sin­da­cati non ha por­ta­to infat­ti a nul­la di pos­i­ti­vo.
Sec­on­do quel che riferisce Il Tir­reno nel suo sito on line, dopo il riavvic­i­na­men­to del­la gior­na­ta di mart­edì, Cevi­tal ha mes­so sul tavo­lo una con­tro­pro­pos­ta che sarebbe sta­ta dichiara­ta addirit­tura “irrice­vi­bile” dalle orga­niz­zazioni sin­da­cali. Non si è giun­ti alla rot­tura ma si è con­venu­to di rin­viare anco­ra il con­fron­to alle 14 di domani, cioè di giovedì 28 mag­gio. Sec­on­do quan­to riferisce Il Tir­reno l’azienda avrebbe indi­ca­to questo ulte­ri­ore con­fron­to come l’ultimo pos­si­bile per giun­gere ad un accor­do. L’alternativa, neanche tan­to ven­ti­la­ta, a questo pun­to, sarebbe addirit­tura il ritiro del piano per Piom­bi­no da parte degli algeri­ni. Qual­cosa a cui con­viene neanche pen­sare.
Di più. Come riferisce lo stes­so Comune di Piom­bi­no l’azienda è sta­ta impeg­na­ta nel pomerig­gio in due tavoli tec­ni­ci con rap­p­re­sen­tan­ti del gov­er­no per dis­cutere di boni­fiche, ener­gia ed ammor­tiz­za­tori sociali ed anche in questo caso si sono mar­cate dis­tanze anco­ra nette con l’esecutivo non in gra­do, al momen­to, di accettare le richi­este degli algeri­ni.
Al ter­mine del­la gior­na­ta il Comune di Piom­bi­no ha reso pub­bli­co il seguente comu­ni­ca­to:

Non si è anco­ra con­clusa la trat­ta­ti­va tra Cevi­tal, orga­niz­zazioni sin­da­cali e gov­er­no per la definizione degli aspet­ti eco­nomi­ci di sec­on­do liv­el­lo dei lavo­ra­tori, con la definizione degli accor­di  inte­gra­tivi. Anche la riu­nione di ques­ta mat­ti­na, che sem­bra­va essere riso­lu­ti­va, si è con­clusa sen­za un accor­do, per la dif­fi­coltà a trovare un pun­to di equi­lib­rio.
Al tavo­lo con­vo­ca­to dal min­is­tero era­no pre­sen­ti i rap­p­re­sen­tan­ti sin­da­cali di Fim, Fiom, Uilm, il sin­da­co Mas­si­mo Giu­liani, l’assessore regionale Gian­fran­co Simonci­ni, e Farid Tid­jani rap­p­re­sen­tante di Cevi­tal.
“La trat­ta­ti­va riprende domani alle 14 — dichiara il sin­da­co Giu­liani — sul­la base di un’ulteriore pro­pos­ta  su cui i sin­da­cati han­no pre­so tem­po per riflet­tere. Aus­pichi­amo che in ques­ta fase molto del­i­ca­ta si pos­sa giun­gere a un’intesa ricer­can­do un pun­to d’incontro che al momen­to appare fati­coso, ma che sarà il mat­tone che farà ripar­tire la cit­tà”.
A Roma oggi si è svolto anche un tavo­lo speci­fi­co sull’Accordo di Pro­gram­ma rel­a­ti­vo alla ques­tione boni­fiche, ener­gia e garanzie ambi­en­tali. Il testo dell’accordo è sta­to riv­is­to e nei prossi­mi giorni sono attese ulte­ri­ori riu­nioni di appro­fondi­men­to che porter­an­no alla fir­ma atte­sa per i pri­mi di giug­no.

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