E’ venuto meno Stelio Montomoli. Ci mancherà

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PIOMBINO 2 giug­no 2016 — È venu­ta meno una figu­ra stor­i­ca del­la vita polit­i­ca del­la Val di Cor­nia: Ste­lio Mon­to­moli.
Fin dal­la sec­on­da metà degli anni ’60 svolse un ruo­lo diri­gente pri­ma nel­la sin­is­tra comu­nista, poi, dopo lo sciogli­men­to del Par­ti­to Comu­nista Ital­iano, in diver­si par­ti­ti che han­no rap­p­re­sen­ta­to la sin­is­tra ed il cen­trosin­is­tra fino al Par­ti­to Demo­c­ra­ti­co. Per alcu­ni anni ha mil­i­ta­to e diret­to la FIOM e la FILT ed è sta­to anche seg­re­tario dell’ Autorità por­tuale di Piom­bi­no nonché recen­te­mente Pres­i­dente del­la Tore­mar.
Negli ulti­mi anni si è anche ded­i­ca­to alla sua pas­sione: la scrit­tura. Ci tene­va molto e così ha pub­bli­ca­to diver­si romanzi che parti­vano da vicende e luoghi stori­ci e li face­vano riv­i­vere e li trasfor­ma­vano in sim­boli del­la cre­ativ­ità e del­l’u­ni­ver­sal­ità.
Ha sem­pre con­cepi­to l’at­tiv­ità polit­i­ca come il luo­go ed il tem­po del­la rif­les­sione e del­l’ap­pro­fondi­men­to, del­l’in­di­vid­u­azione delle scelte e delle pri­or­ità, del con­fron­to aper­to sulle linee strate­gie e sulle mosse tat­tiche. Ha ricer­ca­to la coeren­za tra le une e le altre, anche nel mutare e nel­la dif­fi­coltà delle situ­azioni.
Ama­va gli scrit­ti di Anto­nio Gram­sci, anzi nel cor­so del tem­po li ha sem­pre più amati, trovan­dovi l’ispi­razione per quel­la coren­za.

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