LA RELAZIONE DI LEONARDO MEZZACAPO AL CONVEGNO DEL CAMPING CIG

Le cose vere per ricostruire la siderurgia a Piombino

PIOMBINO 13 gen­naio 2016Il 9 gen­naio a Piom­bi­no si è tenu­to un incon­tro pub­bli­co su “Siderur­gia a Piom­bi­no: c’è un futuro? A quali con­dizioni? I lavo­ra­tori e le lavo­ra­tri­ci si inter­rogano” orga­niz­za­to da Grup­po di mino­ran­za sin­da­cale – Camp­ing CIG. Tut­ti gli inter­ven­ti svolti pos­sono essere segui­ti col­le­gan­dosi al sito http://www.restiamoumani.it.  
Tra le altre è sta­ta let­ta una relazione di Leonar­do Mez­za­capo, un tec­ni­co che, come dice lui sen­za vana­glo­ria, “ha trascor­so una vita lavo­ra­ti­va ad occu­par­si di impianti e tec­nolo­gie inno­v­a­tive per pro­durre i migliori acciai pos­si­bili”. Si trat­ta di una relazione di grande inter­esse che chiarisce molti pun­ti che, nel dibat­ti­to sul­la rinasci­ta delle pro­duzioni siderur­giche a Piom­bi­no, non sono sta­ti val­u­tati né addirit­tura det­ti. E non lo sono tut­to­ra. L’in­ter­esse aumen­ta ancor di più oggi quan­do si apprende la notizia che la riu­nione già pre­vista pres­so il Min­is­tero del­lo svilup­po eco­nom­i­co per il 19 gen­naio, riu­nione giu­di­ca­ta da tut­ti gli inter­locu­tori isti­tuzion­ali e sin­da­cali impor­tante se non deci­si­va,  è sta­ta riman­da­ta a data da des­ti­nar­si. Del resto lo stes­so Mez­za­capo con­clude­va la sua relazione con queste parole: «…è in essere un peri­coloso allunga­men­to dei tem­pi e questo non gio­ca a favore del­la fat­tibil­ità del prog­et­to “Acciaieria Elet­tri­ca a Piom­bi­no”, ma caso mai com­ple­ta­mente con­tro, andan­do ad ani­mare ansie e pes­simis­mi  che non sono man­i­fes­tazioni oniriche (di chi dorme ed è nel mon­do dei sog­ni ), come un impor­tante politi­co locale usa dire, ma rap­p­re­sen­tano una log­i­ca for­ma di real­is­mo, purtrop­po suf­fra­ga­ta da fat­ti. Un invi­to quin­di a tut­ti gli attori inter­es­sati, locali e nazion­ali, ad abban­donare una ten­den­za di prin­ci­pio ad una cer­ta for­ma di ”pen­siero uni­co” ten­dente ad un pur cau­to ottimis­mo  che a mio per­son­ale avvi­so non ha ragion d”essere, per­ché la stra­da è lun­ga e può dar­si che i prob­le­mi peg­giori deb­bano anco­ra arrivare…».

La siderur­gia a Piom­bi­no non è sos­ti­tu­ibile
prodottiÈ impos­si­bile immag­inare che, nel nos­tro ter­ri­to­rio, si pos­sano creare quante dir si voglia attiv­ità pro­dut­tive alter­na­tive alla siderur­gia, capaci nel loro insieme di dare lavoro diret­to a duemi­la per­sone oltre ad un indot­to di un altro migli­aio di per­sone e questo pur veden­do nel futuro del por­to e nelle moltepli­ci nuove attiv­ità pro­dut­tive, che il nos­tro gov­er­no locale si è impeg­na­to a pro­muo­vere, oltre all’agroalimentare promes­so da mon­sieur Rebrab, una oppor­tu­nità stra­or­di­nar­ia per il nos­tro com­pren­so­rio e non solo. Quin­di tor­nan­do all’oggetto del dibat­ti­to, del per­ché anco­ra siderur­gia a Piom­bi­no e con quali prospet­tive, la rispos­ta è: per­ché a Piom­bi­no in oltre un sec­o­lo di espe­rien­ze abbi­amo acquisi­to know how, com­pe­ten­ze, espe­rien­ze e capac­ità tali da poter­ci con­frontare con i migliori al mon­do, pro­va ne è una gam­ma amplis­si­ma di acciai spe­ciali che erava­mo in gra­do di pro­durre con un liv­el­lo qual­i­ta­ti­vo eccel­lente. Come fiore all’occhiello, forse le rotaie per i treni super veloci in ele­men­ti lunghi fino a 118 metri.

Il forno elet­tri­co è nec­es­sario
Da sem­pre il mer­ca­to dell’acciaio è altal­enante; quan­do l’onda è neg­a­ti­va c’è da agire di con­seguen­za, mag­a­ri con il sup­por­to del­lo Sta­to come avviene in altri pae­si europei, men­tre quan­do l’onda è pos­i­ti­va l’acciaio diven­ta fonte di ric­chez­za per­ché arrivano gran­di quan­tità di denaro fres­co, capaci di dare un sen­si­bile con­trib­u­to al benessere del paese. Se poi ai due aspet­ti sopra men­zionati ne andi­amo ad aggiun­gere un ter­zo, che riguar­da la sosteni­bil­ità ed il rispet­to dell’ambiente, allo­ra si riesce a chi­ud­ere il cer­chio e si capisce come il ritorno alla pro­duzione dell’acciaio, con ciclo da forno elet­tri­co, vada non solo aus­pi­ca­to, ma perse­gui­to con tutte le forze ed energie pos­si­bili, con una asso­lu­ta comu­nione di inten­ti tra tut­ti i sogget­ti in cam­po, dai locali ai nazion­ali.

Non solo forno elet­tri­co ma un’ intera nuo­va acciaieria
layoutPar­lare di forno elet­tri­co è estrema­mente ridut­ti­vo poiché si trat­ta di una intera nuo­va acciaieria con tutte le sue com­p­lessità; anche proce­den­do a step con un solo forno da 1 mil­ione di tonn/ anno, occorre che sia real­iz­za­ta una intera fil­iera pro­dut­ti­va, preve­den­do spazi e servizi per il sec­on­do forno e quin­di
a) Par­co rottame+parco pre­ri­dot­to com­ple­to di gru di cari­ca­men­to,
b) Capan­noni, com­pleti di car­ro­ponte, flu­i­di ed energie di servizio,
c) Forno elet­tri­co,
d) Forno LF per l’affinazione met­al­lur­gi­ca,
e) Colate con­tin­ue (per il pri­mo step almeno 2),
f) Impianti di degasag­gio, indis­pens­abili per pro­durre barre e rotaie,
g) Impianti di trasporto e cari­ca­men­to fer­roleghe e addi­tivi,
h) Impianti di trat­ta­men­to e regi­mazione delle acque reflue,
i) Impianti di aspi­razione e trat­ta­men­to fumi,
j) Lin­ea elet­tri­ca pri­maria AT dimen­sion­a­ta per due forni elet­tri­ci,
k) Linee elet­triche BT per tutte le altre uten­ze,
l) Cab­ine elet­triche per le ali­men­tazioni e dis­tribuzioni sec­on­darie,
m) Strade, bina­ri, etc………..,
n) Linee flu­i­di, acqua, aria com­pres­sa, ossigeno, azo­to, argon, metano,
o) Impianto di recu­pero scorie pri­marie e sec­on­darie (di recente real­iz­zazione ma ubi­ca­to in area retro por­tuale).

I tem­pi di attuazione
tempi affermiA propos­i­to dei tem­pi di attuazione del­la nuo­va acciaieria da parte di molti politi­ci, in prim­is il pres­i­dente Rossi ma non solo, si è sen­ti­to par­lare a più riprese di 18/24 mesi per tornare a pro­durre acciaio con il pri­mo e suc­ces­si­va­mente con il sec­on­do forno elet­tri­co. Sono tem­pi irre­al­iz­z­abili che non han­no rifer­i­men­to alcuno con la log­i­ca e con la realtà delle cose.
Per quan­to con­cerne i tem­pi di real­iz­zazione, una nota par­ti­co­lare la mer­i­tano le opere civili, poiché trat­tan­dosi di un ter­reno palu­doso, occor­reran­no migli­a­ia di pali a sup­por­to delle fon­dazioni sulle quali pog­ger­an­no le strut­ture ed i macchi­nari, con tem­pi preved­i­bil­mente molto lunghi. Lo stes­so dicasi per il par­co rot­tame che sarà molto più grande di quel­lo preesistente e dota­to di gran­di car­riponte per il cari­ca­men­to dei cas­soni rot­tame. Servi­ran­no inoltre non meno di 6/8 mesi per le autor­iz­zazioni da parte degli enti e min­is­teri inter­es­sati e per le boni­fiche delle aree. In con­clu­sione dal momen­to dell’abbassamento del­la bandie­ri­na (ordine al for­n­i­tore), che al momen­to è ben lon­tana da essere abbas­sa­ta, alla pri­ma cola­ta non potran­no pas­sare meno di 30 /36 mesi.

I van­tag­gi ambi­en­tali del forno elet­tri­co
Il rumore prodot­to da un forno elet­tri­co mis­ura­to all’ester­no del­la cam­era insonoriz­za­ta è 80 dBA (1) e 50 dBA a 100 metri di dis­tan­za. Va pre­cisato che 50 dBA rap­p­re­sen­ta un liv­el­lo sonoro asso­lu­ta­mente rispon­dente alla nor­ma­ti­va di rifer­i­men­to del rumore per quan­to con­cerne i cen­tri abi­tati e in peri­o­do not­turno, men­tre 80 dBA, rap­p­re­sen­ta un val­ore asso­lu­ta­mente toller­a­bile sen­za uso di alcu­na pro­tezione acus­ti­ca, che con­sente il nor­male dial­o­go tra per­sone vicine.
Per quan­to con­cerne l’inquinamento da polveri, ecco alcu­ni dati di con­fron­to tra un ciclo inte­grale PARCHI+COKERIA+ALTOFORNO+CONVERTITORE, così come lo abbi­amo conosci­u­to, ed un ciclo da ROTTAME+FORNO ELETTRICO, come si prospet­ta per il futuro.
La polverosità prodot­ta durante il proces­so da un forno elet­tri­co è sicu­ra­mente infe­ri­ore a quel­la prodot­ta da un con­ver­ti­tore, poiché la car­i­ca in quest’ultimo è com­pos­ta per l’80% da ghisa liq­ui­da e solo per il 20% da rot­tame, men­tre nel forno elet­tri­co c’è il 100% di rot­tame e/o pre­ri­dot­to. Come noto agli addet­ti ai lavori, la ghisa liq­ui­da, durante il proces­so di affi­nazione, gen­era all’interno del­la mis­cela di gas una enorme quan­tità di pol­vere.
Gli impianti di depu­razione fumi per forni elet­tri­ci garan­tis­cono emis­sioni mas­sime di polveri al camino di 5mg/Nm3 (anche meno con maniche nuove).
Un impianto di depu­razione fumi per con­ver­ti­tore, come il Lur­gi Thissen instal­la­to sui con­ver­ti­tori a Piom­bi­no nel 2000, garan­tisce nel­la migliore con­dizione 20 mg/Nm3.
I fumi generati da un forno elet­tri­co, oltre ad essere infe­ri­ori come quan­tità rispet­to a quel­li generati da un con­ver­ti­tore, sono anche più facil­mente capt­abili, poiché la cap­tazione è favorita dall’elephant house (grande cap­pa insonoriz­za­ta e sot­to aspi­razione, al cui inter­no è ubi­ca­to il forno).
Per quan­to con­cerne in par­ti­co­lare i fumi pri­mari (quel­li che si gen­er­a­no durante la fase di fusione del rot­tame) con il forno elet­tri­co, dove il proces­so è molto più con­trol­la­bile rispet­to ad un comver­ti­tore, non si ver­i­f­i­cano quelle gran­di fumate rosse/gialle che fuo­rius­ci­vano dal capan­none, era­no ben vis­i­bili da tut­ta la cit­tad­i­nan­za e davano luo­go a gran­di ricadute di polveri nell’ambiente cir­costante.

LucchiniTut­tavia, il con­fron­to andrebbe fat­to su tut­ta la fil­iera, ossia
parchi+cokeria+altoforno+convertitore vs par­co rottame+forno elet­tri­co,
ed è di asso­lu­ta evi­den­za che il liv­el­lo di polverosità non è parag­o­nabile, essendo nel caso di par­co rottame+forno elet­tri­co notevol­mente infe­ri­ore.
Un altro aspet­to molto indica­ti­vo ripor­ta­to in let­ter­atu­ra tec­ni­ca è dato dal­la quan­tità di CO2 gen­er­a­to con i due diver­si cicli. Si han­no, ovvi­a­mente con la dovu­ta approssi­mazione, i seguen­ti val­ori
con ciclo da parchi+cokeria+altoforno+convertitore: 2100 kg/ton. acciaio liq­ui­do,
con ciclo da forno elet­tri­co + 100% rot­tame : 282 kg/ton. acciaio liq­ui­do.
Si può per­tan­to con­clud­ere che, per quan­to con­cerne la sal­va­guar­da dell’ambiente, il prog­et­to di Cevi­tal rap­p­re­sen­terebbe per Piom­bi­no e l’intero com­pren­so­rio un grande salto di qual­ità e garanzia per il futuro.

Le neces­sità di ener­gia elet­tri­ca
Con i forni elet­tri­ci purtrop­po non si ali­men­tano le cen­trali elet­triche per­chè non essendo­ci ghisa liq­ui­da c’è poco car­bo­nio ed il gas che si gen­era è povero, max. 15% con­tro il 70% gen­er­a­to dai con­ver­ti­tori, per cui la futu­ra acciaieria elet­tri­ca non potrà essere auto­pro­dut­trice di ener­gia così come lo era la prece­dente. Il prob­le­ma ener­geti­co in caso di instal­lazione anche di un solo forno elet­tri­co, ma ancor più di due, si pone con forza poiché, con­sideran­do la grande poten­za elet­tri­ca impeg­na­ta, pagar­la al prez­zo cor­rente ren­derebbe eccezional­mente alti i costi di pro­duzione.
La man­ca­ta soluzione di tale prob­le­ma può rap­p­re­sentare un ali­bi per ritar­dare o addirit­tura non dare attuazione da parte di Cevi­tal a quan­to promes­so.

(1) Per esprimere i liv­el­li di rumore, a liv­el­lo inter­nazionale, sono comune­mente uti­liz­zate le curve di pon­der­azione (fil­tri che oper­a­no un´opportuna cor­rezione dei liv­el­li sonori alle diverse fre­quen­ze) per tenere con­to del­la diver­sa sen­si­bil­ità del­l’orec­chio umano ai toni acu­ti, inter­me­di o gravi. Il liv­el­lo sonoro in dB(A), che si ottiene uti­liz­zan­do la cur­va di pon­der­azione “A”, è di nor­ma uti­liz­za­to per val­utare gli effet­ti del rumore sull´uomo.

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