SENZA LAVORO SOPRATTUTTO LE DONNE

Liste di disoccupazione, iscritti in forte crescita

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Niccolò Pini

PIOMBINO 1 set­tem­bre 2014 — L’is­tan­ta­nea sul­la lavoro nel­la Val di Cor­nia al 31 dicem­bre 2013 mes­sa a con­fron­to con la stes­sa istan­ta­nea al 31 dicem­bre 2012 mette in rilie­vo val­ori di tut­to rispet­to in aumen­to per la dis­oc­cu­pazione e val­ori lim­i­tati in diminuizione per quel che riguar­da l’in­gres­so nel mon­do del lavoro. Infat­ti al 31 dicem­bre 2013 rispet­to al 31 dicem­bre 2012 nel ter­ri­to­rio del Cen­tro Per l’Impiego (CPI) di Piom­bi­no si reg­is­tra un aumen­to dell’11% degli iscrit­ti alle liste di dis­oc­cu­pazione; per quan­to riguar­da il genere si reg­is­tra un numero mag­giore di iscrit­ti tra le donne (6.028) rispet­to agli uomi­ni (3.766); l’aumento degli iscrit­ti tut­tavia è mag­giore tra gli uomi­ni rispet­to alle donne.

Iscritti

Per quan­to riguar­da le dif­feren­ze nelle fasce di età e genere si reg­is­tra un numero mag­giore di donne in sta­to di dis­oc­cu­pazione in tutte le fasce di età; la fas­cia di età che con­ta mag­giori iscrit­ti è quel­la 35–44 anni.

persone

Per quan­to riguar­da i nuovi avvi­a­men­ti al lavoro si reg­is­tra un calo dei nuovi avvi­a­men­ti per il ter­ri­to­rio del CPI di Piom­bi­no (-3%), un calo minore rispet­to a tutte gli altri CPI e rispet­to all’intera provin­cia. Per quel­lo che attiene al genere i nuovi avvi­a­men­ti sono supe­ri­ori nelle donne (7.693) rispet­to agli uomi­ni (4.884), con un calo del ‑1,2% minore rispet­to agli uomi­ni (-5,7%).

avviamenti

I numeri rifer­i­ti ai nuovi avvi­a­men­ti nel 2013 per macro set­tore di attiv­ità dell’azienda, reg­is­tra­no una dimin­uzione del ‑5,3% rispet­to al 2012 per il CPI di Piom­bi­no. Il calo dei nuovi avvi­a­men­ti riguar­da tut­ti i macroset­tori ad esclu­sione dell’agricoltura (+3,6%) e dei servizi (+4,6%).

Avviamenti macro

I numeri delle per­sone in sta­to di dis­oc­cu­pazione per cit­tad­i­nan­za reg­is­tra­no il numero mag­giore tra le per­sone di cit­tad­i­nan­za ital­iana, segui­ti da extra UE (9,3% sul totale dei dis­oc­cu­pati), europei UE (8,4%) e europei non UE (6,1%). Per quan­to riguar­da il ses­so, tra le per­sone di genere fem­minile si han­no le cifre mag­giori ad esclu­sione del­la cat­e­go­ria degli extra UE.

cittadinanza

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