L’ossessione della fusione

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pervenuta in redazione

SUVERETO 16 novem­bre 2014 — Leg­giamo con scon­cer­to le affer­mazioni del sin­da­co di Campiglia Rossana Sof­frit­ti. A dis­tan­za di un anno, anziché pren­dere atto demo­c­ra­ti­ca­mente del risul­ta­to del ref­er­en­dum, nel quale la mag­gio­ran­za dei cit­ta­di­ni campigliesi non è anda­ta nep­pure a votare e la stra­grande mag­gio­ran­za di quel­li di Suvere­to ha boc­cia­to il prog­et­to di fusione volu­to dai sin­daci e dal pd, Sof­frit­ti par­la di occa­sione man­ca­ta e offende l’identità del ter­ri­to­rio riducen­do tut­to vol­gar­mente a una ques­tione di sol­di e di “fes­tic­ci­ole”, sen­za ren­der­si con­to delle azioni che pro­prio gra­zie alla man­ca­ta fusione il Comune di Suvere­to sta por­tan­do avan­ti con impeg­no e seri­età per la pro­mozione ter­ri­to­ri­ale, lo svilup­po eco­nom­i­co sociale e cul­tur­ale del­la comu­nità.
Si trat­ta chiara­mente di un com­por­ta­men­to dete­ri­ore e di una visone miope delle politiche di area, la con­fer­ma a pos­te­ri­ori che l’ipotesi di fusione avrebbe rap­p­re­sen­ta­to davvero la pietra tombale del­la sovra­co­mu­nal­ità in Val di Cor­nia. Dimostra anche igno­ran­za del­la tradizione di coor­di­na­men­to, che ave­va a lun­go carat­ter­iz­za­to quest’area, e assen­za di prospet­ti­va.
La Sof­frit­ti scrive che a causa del­la man­ca­ta fusione dei comu­ni lei non può garan­tire la sicurez­za del ter­ri­to­rio, l’asfaltatura delle strade, la qual­i­fi­cazione del par­co ter­male, gli inter­ven­ti al Cafag­gio, nel cen­tro stori­co di Campiglia e a Ven­tu­ri­na. Non dia la col­pa ai suvere­tani e non tro­vi scuse se non riesce a dare ai suoi cit­ta­di­ni le risposte che mer­i­tano, non con­fon­da l’incapacità del­la sua ammin­is­trazione con la democrazia e il buon­gover­no. Pro­prio il caso di Suvere­to dimostra che queste azioni — dal­lo svilup­po del ter­ri­to­rio al cen­tro stori­co, alle terme – sono pos­si­bili, e sono pos­si­bili pro­prio gra­zie al man­ten­i­men­to dell’autonomia comu­nale. Sono le cose su cui sta lavo­ran­do seri­amente la giun­ta Par­o­di, un modo nuo­vo di gov­ernare che ha con­tribuito tra l’altro a ripren­dere il dis­cor­so del­la col­lab­o­razione tra i comu­ni tramite l’obiettivo dell’Unione.
In un cli­ma nuo­vo, in cui si era ricom­in­ci­a­to a dis­cutere di politiche sovra­co­mu­nali, ripren­den­do il prog­et­to dell’Unione tra Comu­ni (ricor­diamo sem­pre che l’Unione è il con­trario del­la fusione), l’intervento irre­spon­s­abile del­la Sof­frit­ti ripor­ta indi­etro il dibat­ti­to, ali­men­ta i cam­panil­is­mi e con­trad­dice il suo stes­so par­ti­to, che ora dovrà chiarire a par­tire da Suvere­to, se crede davvero all’Unione – come scrit­to nel doc­u­men­to che ave­vano dif­fu­so in questi giorni — oppure rimpiange la fusione – come sostiene la sin­da­ca. Purtrop­po non è la pri­ma vol­ta che suc­cede, vis­to che già durante la cam­pagna elet­torale la Sof­frit­ti si era las­ci­a­ta andare ad invet­tive con­tro i cit­ta­di­ni che uni­tari­a­mente si era­no espres­si per il no alla fusione. Chie­da scusa ai cit­ta­di­ni di Suvere­to e cer­chi di lavo­rare per quel­li di Campiglia e di Ven­tu­ri­na, che dal loro sin­da­co si aspet­tano inter­ven­ti con­creti, non polemiche pretes­tu­ose sui gior­nali.

Coor­di­na­men­to Assem­blea Popo­lare di Suvere­to

 

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