Non si utilizzi la Pro Loco per attaccare il sindaco

· Inserito in Spazio aperto
Caterina Magnani

SUVERETO 29 dicem­bre 2016 — È da ieri che leg­go e rileg­go l’ar­ti­co­lo che alcu­ni ex pres­i­den­ti del­l’Ente Val­oriz­zazione di Suvere­to (EVS) han­no ind­i­riz­za­to al sin­da­co  e, direi, anche a tut­ta la sua squadra di gov­er­no del Comune.
Leg­gere certe frasi e certe affer­mazioni mi ha fat­to vera­mente male al cuore, per­chè alcune di queste per­sone sono a me molto care e in nes­sun modo han­no con­sid­er­a­to che Giu­liano Par­o­di non è da solo e che il Comune di Suvere­to, nei sui suc­ces­si o insuc­ces­si, è diret­to da un grup­po cos­ti­tu­ito da Giun­ta e Con­siglio comu­nale di cui fan­no parte suvere­tani che sono nati qui come i loro gen­i­tori e conoscono per­fet­ta­mente il lavoro fat­to negli anni dall’ EVS e dalle altre asso­ci­azioni di Suvere­to: la mag­gior parte di loro o i loro famil­iari ne ha fat­to parte e ne conosce la cresci­ta.
Ques­ta ammin­is­trazione mai e poi mai ha den­i­gra­to il lavoro fat­to negli ulti­mi cinquan­ta anni, sfi­do chi­unque a trovare una sin­go­la affer­mazione in questo sen­so, piut­tosto avrà cer­ta­mente val­oriz­za­to i suc­ces­si di man­i­fes­tazioni, nate e cresciute in prece­den­ti man­dati, cer­can­do di ele­varne il liv­el­lo e  fare adegua­ta pro­mozione.
L’ EVS è sta­to sem­pre un organo impor­tante e fon­da­men­tale per la buona rius­ci­ta di even­ti, man­i­fes­tazioni e val­oriz­zazione del nos­tro paese e per­tan­to abbi­amo cer­ca­to di raf­forzare il rap­por­to tra questo ente e il Comune. Così come abbi­amo cer­ca­to di ascoltare le esi­gen­ze di ogni sin­go­la asso­ci­azione; mag­a­ri non sem­pre le avre­mo sod­dis­fat­te, ma ci met­ti­amo impeg­no ogni giorno.
I soci del­l’EVS sono e devono essere liberi di dare la pro­pria disponi­bil­ità a prestare opera di volon­tari­a­to sen­za che questo crei nes­sun nes­so con la polit­i­ca. Sarebbe come dire che fino ad oggi, essendo­ci state ammin­is­trazioni espresse dal Pd, chi ha parte­ci­pa­to alla vita del­l’ente era del Pd. Siamo all’as­sur­do più totale.
La polem­i­ca polit­i­ca l’ha fat­ta e volu­ta chi ha scrit­to quel­l’ar­ti­co­lo met­ten­do in dub­bio ques­ta autono­mia e in questo modo cer­can­do l’at­tac­co politi­co a Par­o­di e a tut­to il grup­po che insieme a lui lavo­ra, met­ten­do di mez­zo la Pro Loco.
Par­lare poi a nome di tut­ti i vec­chi pres­i­den­ti o fonda­tori è un po’ para­dos­sale. Un para­dos­so che vivo come una man­can­za di rispet­to per chi oggi non c’è più. Nes­suno sa quale sarebbe sta­to il suo pen­siero su questo, ma di una cosa  sono cer­ta. Par­lo a mio nome e a nome di chi oggi mi man­ca: Gio­van­ni sarebbe sta­to a fian­co di questi ragazzi gio­vani e in gam­ba che han­no fat­to si che la Sagra non sia mai man­ca­ta a Suvere­to e lo avrebbe fat­to per­ché ama­va i gio­vani e gli piace­va las­cia­re spazio a loro rega­lan­do l’es­pe­rien­za come risor­sa. In questo momen­to avrebbe col­lab­o­ra­to in un grup­po per orga­niz­zare la 50esima edi­zione del­la Sagra o comunque sarebbe sta­to dietro ad una lavas­toviglie a pulire i piat­ti, come ha fat­to nei sui ulti­mi anni di vita, invece di met­ter­si a fare inutili polemiche sfrut­tan­do un’as­so­ci­azione per iniziare una nuo­va e brut­ta cam­pagna elet­torale pri­ma del tem­po.

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