Nuovo incarico e nuovo progetto per Città Futura

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PIOMBINO 7 set­tem­bre 2016 — La sto­ria di “Cit­tà Futu­ra” è un sto­ria infini­ta che seg­na anche i con­tinui “sbagli”in cui è incor­sa l’am­min­is­trazione comu­nale di Piom­bi­no e la sua giun­ta nel pas­sato. Ma questi “sbagli” si ripetono anco­ra oggi con l’ul­ti­ma delib­era del­la Giun­ta Comu­nale (agos­to 2016) che per 47.000 euro affi­da allo Stu­dio San­i­tas l’in­car­i­co di pre­dis­porre la “prog­et­tazione ambi­en­tale” di Cit­tà Futu­ra.
Nel­la delib­era la giun­ta evi­den­zi­a­to  che
«la pro­ce­du­ra segui­ta da Afer­pi per la mes­sa in sicurez­za oper­a­ti­va dell’area del­lo sta­bil­i­men­to, sta andan­do avan­ti in modo sped­i­to men­tre la prog­et­tazione ambi­en­tale di Cit­tà Futu­ra ha subito un dras­ti­co ral­len­ta­men­to a causa dell’elevato cos­to dell’intervento che esor­bi­ta molto dal­la dotazione eco­nom­i­ca disponi­bile, tra l’altro mes­sa a dis­po­sizione dal Min­is­tero dell’Ambiente e che sta pre­men­do molto per definire la prog­et­tazione in paro­la.
CONSIDERATO quin­di che i costi per metro quadra­to di bonifi­ca che sop­porterà Afer­pi saran­no pre­sum­i­bil­mente assai infe­ri­ori a quel­li che, allo sta­to dei fat­ti, dovrebbe sop­portare il Comune ancorché sup­por­t­a­to dal Min­is­tero e che tale even­tu­al­ità non è ovvi­a­mente sosteni­bile sia dal pun­to di vista eti­co, deon­to­logi­co e eco­nom­i­co»,
affi­da allo Stu­dio San­i­tas, lo stes­so scel­to da AFERPI, l’in­car­i­co sud­det­to con lo scopo di sveltire i tem­pi e risparmi­are denaro nel­l’­opera di risana­men­to di tale area.
Tutte queste affer­mazioni sono assurde!!! Ed il risul­ta­to del­la delib­era è quel­lo di ricom­in­cia­re da capo un iter che dovrà pro­durre un prog­et­to che dovrà essere di nuo­vo approva­to dal Min­is­tero del­l’Am­bi­ente, men­tre prog­et­to e sol­di per la bonifi­ca di Cit­tà Futu­ra sono da anni in pos­ses­so del Comune!
L’area di Cit­tà Futu­ra era sta­ta occu­pa­ta dal­la fab­bri­ca negli anni 60 div­i­den­do il quartiere Cotone dal­la cit­tà. Allo­ra qual­si­asi dirit­to dei cit­ta­di­ni ed ovvi­età urban­is­ti­ca era­no sub­or­di­nati alla volon­tà delle “acciaierie”. È anche in quegli anni che si dis­trugge la res­i­den­za di Elisa Bona­parte in Cit­tadel­la per costru­irvi la vil­la del diret­tore delle acciaierie.
Oggi la Giun­ta Comu­nale ha le stesse idee e la stes­sa sud­di­tan­za.
L’area di Cit­tà Futu­ra dove­va essere un’area urbana per riu­nifi­care il Cotone alla cit­tà, strade, negozi, gia­r­di­ni pub­bli­ci e molto altro. Ma se ques­ta è la sua log­i­ca des­ti­nazione è nec­es­saria una bonifi­ca e non una nuo­va “prog­et­tazione ambi­en­tale”, ter­mine del tut­to ambiguo che nasconde l’ab­ban­dono di un piano serio di bonifi­ca già defini­to. È del tut­to assur­do e da per­sone incom­pe­ten­ti pot­er pen­sare che i costi per la mes­sa in sicurez­za oper­a­ti­va di una area des­ti­na­ta ad attiv­ità indus­tri­ale (mes­sa in sicurez­za non sig­nifi­ca elim­i­nazione delle fonti inquinan­ti ma riduzione e mit­igazione del ris­chio ver­so l’am­bi­ente ed i lavo­ra­tori ) pos­sono essere sim­ili a quel­li des­ti­nati ad un’area urbana che deve essere obbli­ga­to­ri­a­mente boni­fi­ca­ta (elim­i­nazione delle fonti inquinan­ti). Non pos­si­amo pen­sare che un gia­rdi­no dove pos­sono gio­care dei bam­bi­ni segua la stes­sa pro­ce­du­ra di inter­ven­to di un’area indus­tri­ale! Non è pos­si­bile unifi­care i costi che sup­port­erà AFERPI per le opere di MISO (mes­sa in sicurez­za oper­a­ti­va di una zona in cui le attiv­ità lavo­ra­tive non pos­sono essere inter­rotte) con la bonifi­ca di una area urbana, è eti­ca­mente, deon­to­logi­ca­mente ed eco­nomi­ca­mente insosteni­bile!
L’area di Cit­tà Futu­ra da anni dove­va essere boni­fi­ca­ta per­ché vi era­no il prog­et­to ed i sol­di.
Il prog­et­to defin­i­ti­vo era sta­to com­mis­sion­a­to e paga­to dal­la Giun­ta Comu­nale alla Soc.Ambiente s.c di Firen­ze e Car­rara e prevede­va in con­for­mità con il DM 471/1999 la rimozione del mate­ri­ale con­t­a­m­i­na­to e le tec­nolo­gie di bonifi­ca; tale prog­et­to era sta­to approva­to oltre che dal­la Giun­ta Comu­nale dal Min­is­tero del­l’Am­bi­ente e oppor­tu­na­mente finanzi­a­to con 13,5 mil­ioni di euro nel 2010.
Il pri­mo errore che seguirà sarà quel­lo di avere affida­to l’ese­cuzione di questo prog­et­to all’A­SIU come era già avvenu­to (altri 9 mil­ioni di euro a dis­po­sizione) per la bonifi­ca di Pog­gio ai Ven­ti. L’af­fi­da­men­to diret­to ad ASIU con apposi­ta delib­era, per­ché dota­ta di capac­ità ed impianti, era palese­mente una affer­mazione sen­za nes­sun fon­da­men­to. Infat­ti ASIU dopo aver spe­so centi­na­ia di euro per pic­cole opere (rimozione bina­ri, ecc..) nel­l’area di Cit­tà Futu­ra non ha più por­ta­to avan­ti nes­sun inter­ven­to. Anche per Pog­gio ai Ven­ti ha dichiara­to ulti­ma­mente di non possedere la capac­ità di eseguire il com­pi­to che la Giun­ta Comu­nale gli ave­va affida­to.
L’ul­ti­ma delib­era del­la Giun­ta Comu­nale ha un solo sig­ni­fi­ca­to: non si vuole uti­liz­zare quan­to rimane dei 13,5 mil­ioni di euro per una vera bonifi­ca di Cit­tà Futu­ra, ma riman­dare tale opera e risparmi­are sol­di!
Questo a dis­capi­to del­la salute e degli inter­es­si dei cit­ta­di­ni.
Infine come è sta­to pos­si­bile con­ferire diret­ta­mente allo Stu­dio San­i­tas (lo stes­so scel­to da AFERPI per effet­tuare gli stu­di iner­en­ti le opere di MISO) tale incar­i­co sen­za una apposi­ta gara?

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