Occorre un’alleanza ampia, civica ed anche politica

Luigi Coppola

PIOMBINO 15 gen­naio 2014 — La leg­is­latu­ra è ormai al ter­mine, anco­ra qualche mese poi si deli­neer­an­no le diverse forze che dovran­no con­tender­si il gov­er­no del­la cit­tà.
Dopo oltre 4 anni di impeg­no con­sil­iare nel­la com­po­nente d’opposizione, per­al­tro carat­ter­iz­za­to da un con­trib­u­to costante nell’affrontare le ques­tioni ammin­is­tra­tive, riten­go sia giun­to il momen­to di fare una rif­les­sione ampia e tentare di aprire­un per­cor­so per una conc­re­ta alter­na­ti­va di gov­er­no.
La crisi gen­erale del­la polit­i­ca è il sin­to­mo prin­ci­pale che si avverte in ques­ta immi­nente cam­pagna elet­torale, per­tan­to servirà uno sfor­zo impor­tante per far capire agli elet­tori quali saran­no le pro­poste conc­re­ta­mente sosteni­bili.
Purtrop­po la cit­tà sta attra­ver­san­do una delle peg­giori crisi degli ulti­mi cinquan­ta anni. Oltre alle dif­fi­coltà gen­er­ali, vi sono quelle pecu­liari del nos­tro ter­ri­to­rio che non ha mai saputo o volu­to costru­ire un per­cor­so alter­na­ti­vo alla mono­cul­tura indus­tri­ale, ora­mai ridot­ta allo stremo.
Non vi sono soluzioni a breve e le pochissime risorse disponi­bili servi­ran­no per l’ordinaria ammin­is­trazione, visti gli ingen­ti tagli agli enti locali che sono sta­ti effet­tuati negli anni dai diver­si esec­u­tivi che si sono suc­ce­du­ti.
I comu­ni ora­mai sono costret­ti a con­frontar­si di con­tin­uo con i diver­si liv­el­li isti­tuzion­ali per reperire i pochi finanzi­a­men­ti disponi­bili, per­tan­to saran­no fon­da­men­tali i lega­mi politi­ci region­ali, nazion­ali ed europei, ai quali non potran­no far ricor­so le espe­rien­ze pura­mente civiche.
Per con­trap­por­si al potere con­sol­ida­to che occu­pa ogni ambito ammin­is­tra­ti­vo da trop­pi anni ed anco­ra forte­mente autoref­eren­ziale, nonos­tante i cam­bi­a­men­ti interni ed esterni, riten­go che ci deb­ba essere un’ allean­za ampia, civi­ca, ma anche polit­i­ca, che si pon­ga come alter­na­ti­va pre­sen­tan­do pun­ti pro­gram­mati­ci conc­re­ta­mente real­iz­z­abili.
Il per­cor­so di fat­to è già inizia­to, vi sono con­tat­ti fra le diverse com­po­nen­ti, soprat­tut­to fra quelle tradizional­mente più affi­ni dell’area mod­er­a­ta e non solo, per cer­care un’intesa con l’ambizione di provare a vin­cere in un pos­si­bile bal­lot­tag­gio.
Le corse in soli­taria, già ampia­mente annun­ci­ate, sono una sor­ta di “liste civet­ta” stru­men­tali a raf­forzare la com­po­nente tradizionale di cen­trosin­is­tra, che cer­ta­mente farà il pos­si­bile per ricom­pat­tar­si dopo le pos­si­bili polemiche che sor­ti­ran­no dalle pri­marie per il can­dida­to a sin­da­co del PD o di coal­izione.

Commenta il post