Per la sezione italiana del Partito Popolare Europeo

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PIOMBINO 18 set­tem­bre 2014 — Dal­la fes­ta dell’UDC a Chi­an­ciano è par­ti­ta la cos­tituente popo­lare che dovrà tentare di costru­ire un per­cor­so nuo­vo per aggre­gare col­oro che a liv­el­lo europeo si riconoscono nel Par­ti­to Popo­lare Europeo.
L’impresa è molto dif­fi­cile, o meglio dis­per­a­ta, ed anche se l’ultimo appel­lo è già ampia­mente sta­to lan­ci­a­to, un ulti­mo ten­ta­ti­vo è doveroso.
Ovvi­a­mente, il tem­po ora­mai è scadu­to e se entro set­tem­bre non vi saran­no mes­sag­gi pre­cisi, non ci saran­no ulte­ri­ori pos­si­bil­ità.
Purtrop­po per­man­gono i per­son­al­is­mi e l’esigenza di cias­cuno di tute­lare se stes­so, nonos­tante l’evidenza del fal­li­men­to ital­iano di una tradizione polit­i­ca che in Europa con­tin­ua ad essere mag­gior­i­taria.
Per­tan­to, solo con una forte carat­ter­iz­zazione euro­pea potrebbe nascere un sogget­to nuo­vo, che pos­sa rap­p­re­sentare il popo­lar­is­mo nel nos­tro paese.
Abbi­amo il dovere di provar­ci per l’ultima vol­ta, con la con­vinzione che ora­mai gli effet­ti del cam­bi­a­men­to siano ine­ludi­bili, a fronte di mec­ca­n­is­mi per­ver­si che con la dem­a­gogia del­la protes­ta pop­ulista e la ges­tione mec­ca­ni­ca del potere ci stan­no por­tan­do diret­ta­mente ver­so il bara­tro.
Il con­sen­so si attrae o con le urla nel beve peri­o­do, ma rimane solo un suc­ces­so fit­tizio, o nel lun­go ter­mine con le soluzioni dei prob­le­mi, ma nel sec­on­do caso serve una classe diri­gente adegua­ta ai cam­bi­a­men­ti epocali che sti­amo viven­do, e che sap­pia inter­a­gire autorevol­mente e dinami­ca­mente con la soci­età di oggi.
Per questo moti­vo non pos­si­amo aspi­rare a creare un sogget­to che sia la som­ma­to­ria delle vec­chie sigle piene di vec­chi arne­si e saltim­banchi del­la polit­i­ca, ben­sì qual­cosa di nuo­vo che par­ta dal bas­so, con la volon­tà di met­ter­si al servizio del­la pro­pria comu­nità, sen­za alcun inter­esse per­son­ale.
Lan­ci­amo un appel­lo a tut­ti col­oro che si sentono parte inte­grante di un pen­siero che ha come rifer­i­men­to il popo­lar­is­mo europeo in tutte le sue forme nelle diver­sità cul­tur­ali e ter­ri­to­ri­ali.
Noi fare­mo non un pas­so, ma due pas­si indi­etro, par­tendo dalle nos­tre realtà locali e facen­do­ci inter­preti di un cam­mi­no che dovrà ved­er­ci tut­ti insieme pro­tag­o­nisti, ma tut­ti sub­al­terni al medes­i­mo obbi­et­ti­vo che è la creazione del­la sezione ital­iana del Par­ti­to Popo­lare Europeo.
Chi ci sta bat­ta un colpo!!!

Lui­gi Cop­po­la, Seg­re­tario provin­ciale UDC Livorno

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