Poggio ai Venti: intanto raccogliamo il percolato

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PIOMBINO 31 gen­naio 2016 — La sto­ria del­la man­ca­ta bonifi­ca delle due dis­cariche di Pog­gio ai Ven­ti, rac­con­ta­ta da Stile libero il 5 set­tem­bre 2015 , si arric­chisce di un nuo­vo capi­to­lo. La Giun­ta comu­nale di Piom­bi­no ha riaf­fida­to ad Asiu il «servizio di rac­col­ta, trasporto e smal­ti­men­to del per­co­la­to che orig­i­na dal sito di Pog­gio ai Ven­ti» dato che la Regione il 28 dicem­bre ha chiar­i­to al Comune che il com­mis­sario stra­or­di­nario Enri­co Rossi (il Comune di Piom­bi­no si è auto­com­mis­sari­a­to) avrebbe potu­to provvedere alla fase “stra­or­di­nar­ia“ del­la bonifi­ca ma non avrebbe gesti­to la fase “ordi­nar­ia” rel­a­ti­va allo smal­ti­men­to del per­co­la­to, com­pi­to di com­pe­ten­za del Comune. Ci sono volu­ti quat­tro mesi e non si capisce come abbia fat­to il Comune a non risol­vere con una sem­plice tele­fona­ta ques­ta situ­azione del tut­to ovvvia e sem­pli­cis­si­ma, stante il fat­to che le due dis­cariche sono tut­t’o­ra del Comune che ne ha la respon­s­abil­ità del­la ges­tione, ma è anda­ta così. La moti­vazione del­l’asseg­nazione di questo com­pi­to all’ Asiu, che non c’en­tra nul­la con la rac­col­ta e lo smal­iti­men­to dei rifiu­ti soli­di urbani, con­siste nel fat­to che «… Attual­mente ASIU , affer­ma il Comune, è una soci­età per azioni a cap­i­tale intera­mente pub­bli­co sud­di­vi­so tra i Comu­ni del­la Val di Cor­nia che opera nel set­tore dei rifiu­ti soli­di urbani, dal­la rac­col­ta al trasporto ed allo smal­ti­men­to in per­fet­ta con­ti­nu­ità con quan­to svolto dagli anni ’70 in poi…». In realtà tut­ti san­no che Asiu non si occu­pa più del­la rac­col­ta e del­lo smal­ti­men­to dei rifiu­ti urbani in Val di Cor­nia, che al mas­si­mo ha la pro­pri­età di impianti des­ti­nati allo smal­ti­men­to dei rifiu­ti urbani rac­colti da Sei Toscana che gestisce questo servizio per tut­to il ter­i­to­rio dell’ Ato Toscana sud, che la rac­col­ta e lo smal­ti­men­to del per­co­la­to è un’at­tiv­ità di mer­ca­to tan­t’è che la stes­sa Asiu lo ha affida­to e lo affi­da tut­to­ra ad un pri­va­to.
Il servizio costerà ogni anno

  • per lo smal­ti­men­to 80mila euro,
  • per l’ef­fet­tuazione dei pic­coli lavori di manuten­zione 10mila euro,
  • per le spese ammin­is­tra­tive 5mila euro.

Più IVA nat­u­ral­mente.
C’è da pagare anche il peri­o­do in cui Asiu ha ugual­mente svolto il lavoro ma il Comune non ha paga­to il servizio, dal 6 agos­to 2015 al 31 dicem­bre 2015: 19.157,89 euro, oltre IVA, e sal­vo conguaglio.
E spe­ri­amo poi che tut­to sia ren­di­con­ta­to rego­lar­mente per­ché anche il finanzi­a­men­to per il per­co­la­to sta den­tro quei sol­di nazion­ali e region­ali (arrivati oggi a 8.100.000 euro) che il Comune di Piom­bi­no ha a dis­po­sizione per la bonifi­ca non effet­tua­ta (man­ca anco­ra il prog­et­to) a par­tire dal 2008. Spese che van­no rego­lar­mente ren­di­con­tate ai sen­si di legge.

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