Porta a porta: si parte a Cafaggio

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CAMPIGLIA 13 aprile 2015 — Il servizio di rac­col­ta dif­feren­zi­a­ta dei rifiu­ti “por­ta a por­ta” si esten­derà presto nel comune di Campiglia alla frazione di Cafag­gio dopo che ormai da diver­si anni viene effet­tua­to con suc­ces­so nel cen­tro stori­co del capolu­o­go ed è uti­liz­za­to sia dai res­i­den­ti sia dai tur­isti e da chi ha una sec­on­da casa.
Il prog­et­to caldeg­gia­to dal­la giun­ta munic­i­pale e già attesto dai cit­ta­di­ni va final­mente in por­to gra­zie alla pro­pos­ta di ASIU che ha con­fer­ma­to, in accor­do con il Comune di Campiglia e con altri lim­itrofi inter­es­sati, la prossi­ma atti­vazione.
Un piano di comu­ni­cazione gesti­to da ASIU con incon­tri con la cit­tad­i­nan­za entr­eran­no nel mer­i­to speci­fi­co degli argo­men­ti.
Inizial­mente la rac­col­ta por­ta a por­ta inter­esserà soltan­to due frazioni mer­ce­o­logiche dei rifiu­ti; la frazione organ­i­ca e la frazione indif­feren­zi­a­ta. Men­tre per quan­to riguar­da gli altri tipi di rifi­u­to (car­ta car­tone, imbal­lag­gi, vetro ecc.) ques­ta avver­rà anco­ra attra­ver­so i con­teni­tori stradali attual­mente in uso.
Il “por­ta a por­ta” è una soluzione che sti­mo­la l’aumento del­la per­centuale di dif­feren­zi­a­ta, dimin­u­en­do il vol­ume di rifiu­ti che finisce alla dis­car­i­ca. Per­me­tte inoltre una mag­gior selezione all’origine del tipo di rifi­u­to con­fer­i­to con notev­ole van­tag­gio di tut­ta la fil­iera.
Si trat­ta di un sis­tema che pri­ma di tut­to va incon­tro ad una visione rispet­tosa dell’ambiente, nel cui ambito il bilan­cio tra costi e ben­efi­ci con­tem­pla non solo gli aspet­ti eco­nom­i­co finanziari, ma soprat­tut­to, in par­ti­co­lare se si pen­sa al breve ter­mine, un approc­cio che tende a risparmi­are i mate­ri­ali, a con­tenere il con­sumo di suo­lo (quel­lo ad esem­pio uti­liz­za­to per le dis­cariche), a rici­clare, riu­ti­liz­zare, dare nuo­va vita a ciò che non si usa più sot­to una cer­ta for­ma e quin­di si get­ta via.
La rac­col­ta dif­feren­zi­a­ta e il por­ta a por­ta sono un impor­tante anel­lo di ques­ta cate­na e richiedono senz’altro un’attenzione mag­giore nel con­fer­i­men­to dei rifiu­ti da parte dei cit­ta­di­ni, parte dei quali è comunque già abit­u­a­to a dif­feren­ziare in casa e portare ai cas­sonet­ti o alle isole eco­logiche dove ad esem­pio vetro, plas­ti­ca e lat­tine che ven­gono riti­rati frut­tano anche pun­ti pre­mio ai cit­ta­di­ni da spendere nei super­me­r­cati con­ven­zionati.
Nel 2013 la per­centuale di rac­col­ta dif­feren­zi­a­ta nel comune di Campiglia si era attes­ta­ta intorno al 33%, ma negli anni prece­den­ti era rius­ci­ta a fare migliori per­fo­mance, c’è chi soste­nente che la crisi influisce neg­a­ti­va­mente anche sulle buone abi­tu­di­ni e c’è quin­di bisog­no di moti­vare la gente e di avviare nuovi meto­di più effi­caci al rag­giung­i­men­to degli obi­et­tivi che anche la legge impone. Nat­u­ral­mente i pro­gram­mi di sen­si­bi­liz­zazione e edu­cazione a par­tire dai bam­bi­ni in età sco­lare pros­eguono in modo da crescere future gen­er­azioni con­sapevoli del val­ore di un cor­ret­to rap­por­to con l’ambiente.
Sod­dis­fazione per l’operazione è espres­sa dall’assessore all’ambiente Bar­tale­si: “L’amministrazione gui­da­ta dal Sin­da­co Sof­frit­ti è molto sen­si­bile ai temi ambi­en­tali e risposte con­crete come l’aumento del­la rac­col­ta por­ta a por­ta nel nos­tro Comune ne sono la con­fer­ma. Informer­e­mo nei det­tagli i cit­ta­di­ni assieme ad ASIU e con­tin­uer­e­mo a lavo­rare sia per miglio­rare il servizio sia per con­tenerne i costi.”

UFFICIO STAMPA COMUNE DI CAMPIGLIA

 

Una risposta a “Porta a porta: si parte a Cafaggio”

  1. Stefano Sarallo says:

    Arti­co­lo da min­is­tero del­la cul­tura popo­lare del­la Corea del nord…A Campiglia il por­ta a por­ta più che spin­to sem­bra impan­tana­to, la rac­col­ta va avan­ti da 5 anni solo nel cen­tro stori­co e viene fat­ta da “volon­tari” in quan­to ad ogni ango­lo i cit­ta­di­ni han­no cas­sonet­ti e per­ciò but­tano tut­to li. Inoltre in tut­ti questi anni, vista la forte sen­si­bil­ità del­l­l’am­min­is­trazione ver­so le tem­atiche ambi­en­tali, per­chè non è mai sta­to mes­so in atto un prog­et­to pilota a liv­el­lo di quartiere in nes­suna zona di Ven­tu­ri­na? Per fare certe cose bas­ta la volon­tà e, come sap­pi­amo, in Asiu non ne han­no la volon­tà.

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