Stazioni e frane: protocolli come bandiere

· Inserito in Teoria e pratica

PIOMBINO 30 otto­bre 2014 — Due notizie di questi giorni fan­no riemerg­ere dal silen­zio due impor­tan­ti prob­le­mi di Piom­bi­no: la frana a Calam­oresca e lo sposta­men­to del­la stazione cen­trale. Per l’u­na si par­la di un inter­ven­to, da eseguire con il per­son­ale comu­nale, per una nuo­va pulizia delle fos­se lat­er­ali al piaz­za­le e alla stra­da ster­ra­ta e per l’al­tra di elab­o­rare un prog­et­to equi­li­bra­to dal pun­to di vista tec­ni­co ed eco­nom­i­co, ma final­mente con­cre­to in vista dell’obiettivo prin­ci­pale: dare una nuo­va fun­zion­al­ità e un nuo­vo aspet­to a un nodo fon­da­men­tale del cen­tro del­la cit­tà.
Ben diver­si i toni nel luglio 2012 quan­do fu fir­ma­to a Firen­ze un Pro­to­col­lo d’in­te­sa tra Regione Toscana e Comune di Piom­bi­no per il “Prog­et­to Piom­bi­no”, cioè per “l’insieme delle oper­azioni e degli inter­ven­ti di carat­tere infra­strut­turale che com­pon­gono il quadro di rifer­i­men­to pro­gram­mati­co per una azione com­p­lessi­va di svilup­po e di qual­i­fi­cazione del tes­su­to urban­is­ti­co e ambi­en­tale del­la cit­tà”. Il pun­to 4 del Pro­to­col­lo, denom­i­na­to Con­sol­i­da­men­to frane urbane, elen­ca­va in ordine pri­or­i­tario i seguen­ti inter­ven­ti:
Piaz­za Man­zoni, Viale Gugliel­mo Mar­coni, Piaz­za Bovio (fanale di Roc­chet­ta), Cit­tadel­la (area com­pre­sa tra la fortez­za e il con­ven­to frances­cano, Viale del Popo­lo, Calam­oresca, Risana­men­to acces­si al mare lun­go la cos­ta urbana.
Il Comune di Piom­bi­no si impeg­nò a pre­sentare, entro il 30 otto­bre 2012, nei lim­i­ti delle risorse di cofi­nanzi­a­men­to regionale, i prog­et­ti pre­lim­i­nari con alle­ga­to un crono pro­gram­ma attua­ti­vo, la Regione Toscana a con­clud­ere l’esame istrut­to­rio dei prog­et­ti – ai fini del­la con­ces­sione del cofi­nanzi­a­men­to regionale — entro 60 giorni dal­la loro pre­sen­tazione.
Il Pro­to­col­lo, è bene ricor­dar­lo, scadrà con il ter­mine dell’attuale leg­is­latu­ra regionale.
Per la riqual­i­fi­cazione urbana e dunque per le frane nel­la inevitabile con­feren­za stam­pa di pre­sen­tazione si par­lò di 2–3 anni per ulti­mare le opere dato che le risorse era­no state sbloc­cate con l’approvazione del piano regionale di svilup­po.
Ben diver­sa la situ­azione reale. Lo spie­ga lo stes­so Comune di Piom­bi­no nel­la recente Ric­og­nizione sul­lo sta­to di attuazione dei pro­gram­mi e ver­i­fi­ca degli equi­lib­ri di bilan­cio 2014: «Ad oggi i lavori del­la sis­temazione del­la cos­ta in frana sot­tostante il Con­ven­to dei Frati (Lot­to 1) sono in fase di com­ple­ta­men­to, la fine lavori è pre­vista per il novem­bre 2014. Il prog­et­to defin­i­ti­vo di piaz­za Man­zoni è sta­to approva­to ed è inizia­ta la pro­ce­du­ra di gara per l’af­fi­da­men­to dei lavori. I prog­et­ti defin­i­tivi delle frane di Lun­go­mare Mar­coni e viale del Popo­lo sono in cor­so di com­ple­ta­men­to».
Alla frana di Calam­oresca nem­meno si fa cen­no.
stazione-piombinoMa lo stes­so pro­to­col­lo affronta­va, in ter­mi­ni assai ambiziosi ed enfati­ci, anche il tema del Col­lega­men­to fer­roviario con il por­to. “Oltre al col­lega­men­to diret­to – si può leg­gere — con la stra­da SS 398, lo svilup­po dei traf­fi­ci com­mer­ciali e passeg­geri del por­to di Piom­bi­no è con­dizion­a­to anche dal miglio­ra­men­to e dal poten­zi­a­men­to del­la lin­ea fer­roviaria Campiglia Stazione- Piombino-Porto.…È in cor­so di redazione uno stu­dio per rior­ga­niz­zare la mobil­ità, che com­prende il sis­tema dei parcheg­gi e del­la cir­co­lazione, com­pre­sa l’ipote­si di parcheg­gio scam­bi­a­tore pres­so la stazione fer­roviaria di Campiglia Marit­ti­ma e il sis­tema di trasporto pub­bli­co inte­gra­to fer­ro­gom­ma- nave. Uno degli obi­et­tivi del­lo stu­dio è quel­lo di ind­i­riz­zare una quo­ta sig­ni­fica­ti­va di passeg­geri in tran­si­to al por­to di Piom­bi­no sul trasporto pub­bli­co, in par­ti­co­lare poten­zian­do e velo­ciz­zan­do i col­lega­men­ti fer­roviari. Una delle mag­giori crit­ic­ità è rap­p­re­sen­ta­ta dal trac­cia­to attuale del­la lin­ea fer­roviaria nel­la pen­e­trazione urbana di Piom­bi­no, che non è in gra­do garan­tire un adegua­to liv­el­lo di servizio in quan­to, per rag­giun­gere le stazioni di Piom­bi­no cen­trale e Piom­bi­no por­to, richiede un doppio “cam­bio di ban­co” ai treni in tran­si­to con un con­seguente sig­ni­fica­ti­vo incre­men­to del tem­po di per­cor­ren­za. La real­iz­zazione di una nuo­va e uni­ca stazione sos­ti­tu­ti­va delle due attuali per­me­t­terà una velo­ciz­zazione del servizio, ren­den­do­lo più com­pet­i­ti­vo rispet­to al vei­co­lo pri­va­to. Il cos­to sti­ma­to per la real­iz­zazione del­la nuo­va stazione fer­roviaria è di 5 mil­ioni di euro; altri costi derivan­ti dal­la riqual­i­fi­cazione del sed­ime dismes­so del­la lin­ea fer­roviaria e dal­la real­iz­zazione del­la via­bil­ità di acces­so alla nuo­va stazione ammon­tano a ulte­ri­ori cir­ca 5 mil­ioni di euro”.
Era in cor­so uno stu­dio da parte del Comune di Piom­bi­no e le fonti di finanzi­a­men­to tutte da definire.
Niente ovvi­a­mente è sta­to fat­to o è sta­to pos­si­bile fare (ma era facil­mente preved­i­bile) e così oggi si par­la di “elab­o­rare un prog­et­to equi­li­bra­to dal pun­to di vista tec­ni­co ed eco­nom­i­co, ma final­mente con­cre­to”. Pec­ca­to che si sia spre­ca­to inutil­mente del tem­po.
Così van­no le cose quan­do i pro­to­col­li non sono stru­men­ti oper­a­tivi ma solo bandiere da sven­to­lare o man­i­festi da appen­dere.

Commenta il post