Suvereto: politica tra demagogia e pensieri corti

· Inserito in Spazio aperto
Walter Gasperini

SUVERETO 12 agos­to 2015 — La nota di Alessan­dro Cameri­ni l’ho trova­ta trop­po dis­trat­ta e atten­ta solo ad una parte del­la medaglia; forse sarebbe utile che si accorgesse che ogni medaglia ha il suo rovescio. Anch’io ero parte del Comi­ta­to NO fusione ed ho fat­to la mia battaglia sen­za offend­ere nes­suno, ma Alessan­dro dovrebbe anche ricor­dare, se vuole essere onesto, che facem­mo anche tan­ta fat­i­ca per man­tenere un’azione cor­ret­ta sulle posizioni di resp­ing­i­men­to del­la pro­pos­ta di fusione. Io come altri, da elet­tore PD, l’ho fat­to con tut­ta la forza che pote­vo esprimere rispet­tan­do gli altri. Di quel­la battaglia sono orgoglioso e sarei pron­to a rifar­la se si dovessero ripresentare le stesse idee bis­lac­che. Non tut­ti i sosten­i­tori del NO pos­sono riven­di­care tan­ta onestà, ma il coor­di­na­men­to si ha por­ta­to fino in fon­do il pro­prio ruo­lo con la gius­ta impostazione di una polit­i­ca che cer­ca­va con­sen­si per e non vol­e­va niente con­tro. Mi piace ricor­dare che ave­va­mo deciso di non accettare nel comi­ta­to par­ti­ti politi­ci o grup­pi con­sil­iari, chi vol­e­va aderire pote­va far­lo come per­sona, pro­prio per­ché non vol­e­va­mo stru­men­tal­iz­zazioni di sor­ta. Così come ave­va­mo deciso che il comi­ta­to non sarebbe mai diven­ta­to un grup­po politi­co che parte­ci­pa­va alle elezioni per gov­ernare: erava­mo nati per difend­ere il Comune non cer­to per gov­ernarlo. Pec­ca­to che pro­prio alla fine, anche tu caro Alessan­dro, hai dimen­ti­ca­to l’etica polit­i­ca e ti sei affret­ta­to a cav­al­care l’onda del­la rab­bia ver­so il PD e, in com­pag­nia di altri, hai fat­to di tut­to per incanalare la protes­ta in un voto elet­torale non per gov­ernare, bada bene, ma con­tro il PD. Voglio ricor­dare che gov­ernare Suvere­to sig­nifi­ca far­lo per i cit­ta­di­ni non sig­nifi­ca far­lo con­tro qual­cuno che la pen­sa diver­sa­mente da noi. Per car­ità, legit­ti­ma asseg­nazione del­la mag­gio­ran­za in con­siglio comu­nale, quan­do le cose le fan­no i cit­ta­di­ni deb­bono essere rispet­tate, ma voglio ricor­dare che anche gli elet­ti nel­la mino­ran­za sono elet­ti e mer­i­tano tut­to il dovu­to rispet­to per loro, per la polit­i­ca e soprat­tut­to per l’istituzione. Fino ad ora ho vis­to solo la rab­bia con­tro il PD, al quale non vuoi nem­meno riconoscere il dirit­to a cam­biare idea sul­la fusione. Così di peloso rimane solo il tuo giudizio che è chiu­so den­tro le tue idee.
Così come fa molto rid­ere l’appello ad abbas­sare i toni che proviene dal­la tua parte quan­do non perdete mai occa­sione di offend­ere e den­i­grare il PD ed i suoi rap­p­re­sen­tan­ti. Guar­da bene da dove viene il sas­so del­la den­i­grazione pri­ma di richia­mare la nec­es­saria atten­zione. Vedi, quel­lo che anco­ra dimostri di non aver com­pre­so è che non è Assem­blea Popo­lare che ha vin­to ma è il PD che ha per­so rega­lan­do il gov­er­no del Comune su un piat­to d’argento nelle vostre mani. Non voglio dare giudizi, per­ché fino ad oggi ho vis­to solo una forte oppo­sizione al PD ma in quan­to a gov­er­no e rispet­to dell’istituzione siamo anco­ra all’anno zero. E poi fini­amo­la una vol­ta per tutte con ques­ta scioc­ca polem­i­ca sulle terme: è sta­to fat­to l’iter che era già sta­to dichiara­to in delib­era dal­la giun­ta Pioli, man­ca un prog­et­to con­cre­to, per ora avete solo aumen­ta­to notevol­mente il val­ore del­la ter­ra dove è pre­vis­to l’insediamento ter­male. Questi si chia­mano “inter­es­si” lo sai vero?
Non ho nes­sun dirit­to o deside­rio di pren­dere le difese del PD o del suo grup­po con­sil­iare, lo faran­no gli addet­ti se vor­ran­no, mi per­me­t­to soltan­to di sug­gerir­ti che sarebbe più utile stare dal­la parte delle regole, delle isti­tuzioni e dei cit­ta­di­ni, pun­tan­do a fare gli inter­es­si dei cit­ta­di­ni, di tut­ti i cit­ta­di­ni, rispet­tan­do le altrui opin­ioni e non den­i­gran­do mai l’avversario. Soprat­tut­to si dovrà pren­dere atto che il PD è un par­ti­to che dis­cute, con il quale si può non essere in lin­ea, nel quale le polemiche sono spes­so anche troppe, ma riman­go tra quel­li che cre­dono in maniera asso­lu­ta nei par­ti­ti, che non deb­bono essere dom­i­nan­ti, ma non voglio definir­lo nem­meno dete­ri­o­ra­to o emar­gina­to, mi sem­br­erebbe affer­mazione miope. Insom­ma la polit­i­ca è cosa seria, non dimen­tichi­amo­lo mai.

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