DOPO GLI ACCORDI SU SOLIDARIETÀ, CASSA INTEGRAZIONE E BONIFICHE

Tempi troppo lunghi e occupazione incerta

PIOMBINO 15 luglio 2015 — L’ac­cor­do sul­la cas­sa inte­grazione (per leg­gere clic­ca qui) siglato il 9 giug­no dal Min­is­tero del lavoro, l’am­min­is­tra­tore stra­or­di­nario del­la Luc­chi­ni e le orga­niz­zazioni sin­da­cali per­me­tte di fare il pun­to sul tema del­l’oc­cu­pazione, quel­la che c’è e quel­la che ci sarà, in Cevi­tal. Alcu­ni dati sono noti e chiari altri meno.
Con rifer­i­men­to ai com­p­lessi azien­dali cos­ti­tu­iti da Luc­chi­ni Piom­bi­no, che com­prende anche gli uffi­ci di Bres­cia, dal ramo Vertek e dal ramo Luc­chi­ni Servizi si prevede il pas­sag­gio di tut­to il per­son­ale, pari a un numero mas­si­mo di 2.160 lavo­ra­tori, al net­to dei lavo­ra­tori pen­sio­n­an­di nel cor­so del­la fruizione degli ammor­tiz­za­tori sociali, alla Afer­pi entro e non oltre il 6 novem­bre 2016.
Di questi a decor­rere dal 1° luglio 2015 saran­no trasfer­i­ti in capo ad Afer­pi 1.080 unità lavo­ra­tive di cui 48 affer­en­ti al ramo Luc­chi­ni Servizi e 1.032 al ramo di Luc­chi­ni Piom­bi­no com­pren­si­vo degli uffi­ci di Bres­cia e Vertek. Rel­a­ti­va­mente a queste 1.080 unità è sta­to siglato  il 30 giug­no un accor­do per la uti­liz­zazione dei con­trat­ti di sol­i­da­ri­età (per leg­gere clic­ca qui), vali­do per 48 mesi a par­tire dal 1° luglio, che com­porterà la riduzione del­l’o­rario di lavo­rare un media com­p­lessi­va azien­dale mas­si­ma del ‑60%.
Luc­chi­ni inoltr­erà istan­za final­iz­za­ta all’ot­ten­i­men­to del­la Cas­sa Inte­grazione Guadag­ni Stra­or­di­nar­ia per 966 unità lavo­ra­tive di cui 16 in forza pres­so l’u­nità di Bres­cia e 950 pres­so lo sta­bil­i­men­to di Piom­bi­no.
Gli stes­si numeri han­no un’alea di incom­pren­sione dato che

  • nel­l’ac­cor­do sulle boni­fiche (ver­sione Comune di Piom­bi­no) si par­la di 2.183 dipen­den­ti,
  • nei ver­bali d’in­te­sa si par­la di 2.160 dipen­den­ti,
  • nel­l’ac­cor­do sul­la cas­sa inte­grazione si arri­va a 2.046.

In ogni caso, per avere una panoram­i­ca gen­erale,
con­sideran­do

  • che le autor­iz­zazioni per le demolizioni, richiedono non meno di tre mesi a par­tire dal luglio 2015,
  • che le autor­iz­zazioni per le boni­fiche ed i nuovi impianti richiedono non meno di 7/8 mesi a par­tire da luglio 2015,
  • che le stime tem­po­rali di mas­si­ma per la real­iz­zazione delle attiv­ità indus­tri­ali e di mes­sa in sicurez­za dei suoli dei suoli preve­dono tem­p­is­tiche sif­fat­te

SETTORE SIDERURGICO (Macroarea Nord): 30 mesi per la real­iz­zazione delle attiv­ità pre­viste dal piano indus­tri­ale ai quali si aggiun­gono 12 mesi per il com­ple­ta­men­to degli inter­ven­ti di mes­sa in sicurez­za dei suoli (ammes­so che i nuovi lavori pos­sano par­tire a feb­braio 2016 si arri­va a agos­to 2019),
SETTORE AGROALIMENTARE (Macroarea Sud): 3 anni dal com­ple­ta­men­to delle dis­mis­sioni delle strut­ture pre­sen­ti ai quali si aggiun­gono 12 mesi per il com­ple­ta­men­to degli inter­ven­ti di mes­sa in sicurez­za dei suoli (ammes­so che le demolizioni pos­sano par­tire a set­tem­bre 2015 dato che occor­rono per esse 18 mesi il set­tore agroal­i­menta­re può essere fini­to a mar­zo 2021),
SETTORE LOGISTICA (Macroarea Sud): 2 anni dal com­ple­ta­men­to delle dis­mis­sioni delle strut­ture pre­sen­ti ai quali si aggiun­gono 12 mesi per il com­ple­ta­men­to degli inter­ven­ti di mes­sa in sicurez­za dei suoli ( ammes­so che le demolizioni pos­sano par­tire a set­tem­bre 2015 dato che occor­rono per esse 18 mesi il set­tore logis­ti­ca può essere fini­to a mar­zo 2020);

  • che i tem­pi pre­visti per la real­iz­zazione delle attiv­ità di dis­mis­sione delle strut­ture pre­sen­ti nel­la sta­bil­i­men­to di Piom­bi­no risul­tano sti­mati in cir­ca 18 mesi;

è cautel­a­ti­va­mente preved­i­bile che l’in­tero proces­so di bonifi­ca e rein­dus­tri­al­iz­zazione, anche nell’ ipote­si che tut­to sia real­iz­za­to e che il mer­ca­to dia risposte pos­i­tive, non finis­ca pri­ma dei pri­mi mesi del 2021.
Entro il 6 novem­bre 2016 Afer­pi si è impeg­na­ta ad assumere 2.160 lavo­ra­tori exLuc­chi­ni, di cui 1.450 impeg­nati nelle attiv­ità siderur­giche ma anche questi saran­no uti­liz­za­ti a pieno solo nel­l’agos­to 2019. Nel novem­bre 2016 non saran­no fini­ti nem­meno i lavori del pri­mo forno elet­tri­co e non saran­no fini­ti nem­meno i lavori di ammod­er­na­men­to di tut­ti i lam­i­na­toi. Pur nel­la mas­si­ma uti­liz­zazione dei con­trat­ti di sol­i­da­ri­età è dif­fi­cile pen­sare che essi siano suf­fi­ci­en­ti. Al momen­to sem­bra che  il prob­le­ma non abbia soluzione anche per­ché non si sa nem­meno se Afer­pi potrà uti­liz­zare la cas­sa inte­grazione che comunque andrebbe ben oltre il novem­bre 2016.

Come si vede vi sono dis­crepanze nei tem­pi e non si capisce nem­meno come le soluzioni pos­sano venire dall’ uti­liz­zazione di tut­ti gli ammor­tiz­za­tori sociali delle vec­chie leg­gi.
Nat­u­ral­mente l’au­gu­rio è che tut­ti i prob­le­mi pos­sano essere affrontati e risolti ma in ogni caso è ques­ta una clas­si­ca situ­azione nel­la quale almeno la mas­si­ma trasparen­za è indis­pens­abile.

Una risposta a “Tempi troppo lunghi e occupazione incerta”

  1. Dopo i tri­on­fal­is­mi i nodi com­in­ciano ad arrivare al pet­tine.

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