Una storia di truffe, droga e mesi di carcere

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PIOMBINO 21 mar­zo 2014 - Men­tre i sin­da­cati sta­vano guardan­do con appren­sione l’ulteriore richi­es­ta di pro­ro­ga del grup­po arabo nel­la gara per la ven­di­ta del­la Luc­chi­ni, men­tre, in nome di un megaprog­et­to che nelle inten­zioni dove­va man­tenere liv­el­li occu­pazion­ali e ciclo inte­grale del­la fab­bri­ca, men­tre  ci si sta­va addirit­tura pre­dispo­nen­do a sostenere la nuo­va doman­da di mis­ter Kaled e soci, men­tre tut­to questo si dibat­te­va ecco che le edi­cole han­no regala­to sta­mani all’esterrefatta cit­tad­i­nan­za di Piom­bi­no una serie di notizie des­ti­nate a scon­vol­gere  il già triste panora­ma delle verten­za Luc­chi­ni e la già tra­bal­lante tran­quil­lità di tante famiglie. Qual­cuno su Fece­book ave­va appe­na fini­to di leg­gere l’ennesimo post del sin­da­co che si con­clude­va ras­si­cu­ran­do che gli ara­bi non era­no fuori, quan­do, sfoglian­do “Il Sole 24 ore” ha dovu­to sgranare gli occhi sul tito­lo: “I con­ti in sospe­so di Mr Kaled”. L’articolo ave­va un pas­sag­gio che anda­va addirit­tura oltre l’autore investen­do diret­ta­mente l’autorevolezza del gior­nale: “Sec­on­do quan­to risul­ta al 24 ore – si pote­va infat­ti leg­gere – Al  Habah­bih, alias Al-Habah­bih o Ali Al-AìHababeh  ha collezion­a­to una fed­i­na penale…” E giù via con le indi­cazioni:  36 mesi di pri­gione nel 2001 per truf­fa ai dan­ni di una ban­ca, un’altra con­dan­na per reati legati alla dro­ga e  poi anco­ra altre indi­cazioni molto pesan­ti. Nel pomerig­gio al “Sole 24 ore”  ha fat­to eco “Il Tir­reno” nel cui sito piom­bi­nese è sta­to pub­bli­ca­to un reso­con­to anco­ra più det­taglia­to  dell’attività dell’uomo ai ver­ti­ci del­la Smc.  Il foglio livor­nese ha par­la­to di 33 mesi di pri­gione in un carcere del Mis­sis­sip­pi ed è arriva­to a pub­bli­care una foto seg­nalet­i­ca di Kaled delle cui attiv­ità impren­di­to­ri­ale il gior­nale ha trac­cia­to un det­taglia­to pro­fi­lo. Tutte notizie che non raf­forzano cer­to la fidu­cia nell’uomo che dovrebbe sal­vare la siderur­gia a Piom­bi­no e che ha chiesto anco­ra tem­po per dimostrare di aver le risorse nec­es­sarie da inve­stire in una attiv­ità com­p­lessi­va  nel­lo sta­bil­i­men­to Luc­chi­ni, un impeg­no eccezionale dal quale altri impren­di­tori, sicu­ra­mente più conosciu­ti nel mon­do del­la siderur­gia, si sono subito tirati fuori.  Fer­mo restando che occor­rerà una con­fer­ma anco­ra più pun­tuale del cur­ricu­lum e del ruo­lo di Kaled, c’è da chieder­si se davvero sia anco­ra da fidar­si di un sig­nore fino­ra accolto con ogni pos­i­ti­vo inten­to ed anche molto corteggia­to. Il quale, a con­ti fat­ti, ha al momen­to solo offer­to un euro chieden­do addirit­tura 300 mil­ioni. Forse la ban­ca amer­i­cana truf­fa­ta da nos­tro arabo potrebbe scon­sigliare di intrapren­dere pas­si deci­sivi con questo sig­nore. Che per­al­tro del­la Smc, come par di capire e come di legge, è il fonda­tore ed il vero capo tan­to da far pen­sare che la soci­età non pos­sa pro­prio met­ter­lo da parte mag­a­ri e addirit­tura su richi­es­ta di qualche emi­nente per­son­ag­gio del­la Val di Cor­nia.  In questo sen­so quel­la che si sta con­clu­den­do non è sta­ta per nul­la una buona gior­na­ta durante la quale comunque la gara per la ven­di­ta del­la Luc­chi­ni ha con­tin­u­a­to il suo iter. Il com­mis­sario Nar­di ha rice­vu­to, alla fine del­la set­ti­mana di pro­ro­ga per per­fezionare alcune man­i­fes­tazioni di inter­esse una serie di doc­u­men­tazioni delle quali è sta­ta data notizia nel seguente comu­ni­ca­to stam­pa:
“Il vice min­istro Clau­dio De Vin­cen­ti ha rice­vu­to oggi pres­so il Min­is­tero del­lo svilup­po eco­nom­i­co il Com­mis­sario stra­or­di­nario del­la Luc­chi­ni Spa Piero Nar­di, il quale gli ha rifer­i­to lo sta­to di avan­za­men­to del­la pro­ce­du­ra a evi­den­za pub­bli­ca per la ven­di­ta dei rami d’azienda di Piom­bi­no e Lec­co del­la Luc­chi­ni in ammin­is­trazione stra­or­di­nar­ia. Il vice min­istro ha pre­so atto che solo due delle offerte non vin­colan­ti non sono com­plete nel­la doc­u­men­tazione sec­on­do quan­to pre­vis­to dal dis­ci­pli­nare di gara e che per le altre è sta­ta avvi­a­ta la fase di due dili­gence”.
Per capire bisogna ricor­dare che, alla chiusura dei ter­mi­ni, il 10 mar­zo scor­so, ven­nero pre­sen­tate al Com­mis­sario Nar­di nove man­i­fes­tazioni di inter­esse per l’acquisto dei rami (alcu­ni e o anche tut­ti come nel caso degli ara­bi) dell’azienda Luc­chi­ni. Di queste nove man­i­fes­tazioni di inter­esse solo una risultò allo­ra ader­ente alle richi­este del ban­do di gara; alle altre otto venne con­ces­sa una ulte­ri­ore set­ti­mana di tem­po per rego­lar­iz­zare le loro doc­u­men­tazioni. Ter­mi­na­ta la pro­ro­ga dei sette giorni, il min­is­tero ci fa sapere oggi che delle otto domande da per­fezionare, sei sono state def­i­nite men­tre due non lo sono state. A questo pun­to lo stes­so Min­is­tero ci dice che la gara va avan­ti per le sette (una iniziale più sei rego­lar­iz­zate) aziende che han­no for­mu­la­to la loro man­i­fes­tazione di inter­esse. E va avan­ti con la fase che viene appun­to defini­ta con il ter­mine inglese due dili­gence, cioè di quell’attività di inves­tigazione dovu­ta con la quale si cercherà di val­utare i diver­si para­metri che carat­ter­iz­zano ogni soci­età can­di­da­ta. Par­rebbe di pot­er dire che i due che non han­no per­fezion­a­to le domande  sono gli ara­bi di Smc che, come det­to, han­no richiesto una ulte­ri­ore pro­ro­ga ed il fon­do svizze­ro Klesch che, sec­on­do “Il Sole 24 ore” avrebbe chiesto a Nar­di, otte­nen­do un rifi­u­to, un accor­do di ris­er­vatez­za sui bilan­ci degli ulti­mi tre anni. Dopo la due dili­gence, l’iter di gara pros­eguirà per arrivare alla pre­sen­tazione delle offerte vin­colan­ti.

2 risposte a “Una storia di truffe, droga e mesi di carcere”

  1. marcello says:

    Mah ipocrisia allo sta­to puro pri­ma cosa il reato è del 2001 e sono pas­sati 13 anni dub­bi sul­la prove­nien­za delle foto che fino a 7 giorni fa su Google nn esiste­vano ed ora si trovano cn una sem­plice ricer­ca. ..dub­bi sul­la imparzial­ità del gior­nal­ista che par­la di truffe colos­sali ed invece si sco­pre per acquisti di mac­chine di lus­so cn pena di 56000 dol­lari dub­bi sul­la esisten­za di lega­mi cn gli hezbol­lah vis­to che gli arti­coli di allo­ra nn ve ne è men­zione ed in più vor­rei ricor­dare che in Italia il ns ex pri­mo min­istro è sta­to con­dan­na­to x eva­sione fis­cale e che gente tipo sca­roni dopo aver pat­teggia­to una pena per tan­gen­ti c’è lo ritro­vi­amo a fare il top man­ag­er pub­bli­co.

    RISPOSTA
    Gen­tile Mar­cel­lo, non sap­pi­amo a chi si riferisca quan­do par­la di “ipocrisia allo sta­to puro”. Per quan­to ci riguar­da e come è nos­tro cos­tume, ci siamo lim­i­tati ai fat­ti ripren­den­do quel­lo che altri gior­nali, con ben mag­giori mezzi del nos­tro, ave­vano potu­to appu­rare. Facen­do questo, abbi­amo tralas­ci­a­to tut­to ciò che non era un fat­to com­pro­va­to come, per esem­pio, il carcere di mis­ter Kaled. Lei quin­di non tro­va nel nos­tro arti­co­lo deduzioni che altri han­no scrit­to (sci­iti, hezbol­lah ecc. ecc.) men­tre può trovare com­men­ti – ci per­me­t­terà di avan­zare anche le nos­tre idee – su quei fat­ti com­pro­vati. E questi com­men­ti abbi­amo fat­to pre­cedere dal­la seguente notazione: “Fer­mo restando che occor­rerà una con­fer­ma anco­ra più pun­tuale del cur­ricu­lum e del ruo­lo di Kaled”. Forse le sem­br­erà poco ma almeno spe­ri­amo che con­ver­rà con noi che sim­ili incisi non sono fre­quen­ti nei gior­nali e meno che mai nei social net­work che molti bazz­i­cano. Dopodiché ci siamo per­me­s­si addirit­tura di scri­vere: “C’è da chieder­si se davvero sia anco­ra da fidar­si di un sig­nore fino­ra accolto con ogni pos­i­ti­vo inten­to ed anche molto corteggia­to. Il quale, a con­ti fat­ti, ha al momen­to solo offer­to un euro chieden­do addirit­tura 300 mil­ioni. Forse la ban­ca amer­i­cana truf­fa­ta da nos­tro arabo potrebbe scon­sigliare di intrapren­dere pas­si deci­sivi con questo sig­nore”. Abbi­amo det­to una bugia rifer­en­do che Kaled ave­va pro­pos­to un euro ma con­tem­po­ranea­mente ne chiede­va a Nar­di un bel po’ di più?”. E non è forse vero che questo sig­nore arabo sia sta­to accolto con ogni pos­i­ti­vo inten­to? Come forse dove­va anche essere e come innega­bil­mente è sta­to anche oltre ogni lim­ite det­ta­to dal­la pru­den­za. E lei pen­sa che la ban­ca che ha avu­to prob­le­mi con mis­ter Kaled ci con­siglierebbe di intrapren­dere con cui rap­por­ti d’affari?
    Non aggiun­giamo altro, ci offri­amo a lei per­ché voglia giu­di­care ser­e­na­mente il nos­tro com­por­ta­men­to ovvi­a­mente riven­di­can­do per noi la pos­si­bil­ità, che a tut­ti offri­amo, di esprimere lib­era­mente ciò che pen­si­amo. Gra­zie del com­men­to.

    • marcello says:

      Vor­rei sapere se voi siete gli uni­ci for­tu­nati ad aver let­to il mou oltre a nardi…perché a tt oggi smc ha smen­ti­to la ricostruzione fat­ta dal com­mis­sario inoltre il mou da ciò che si evince dal­la stam­pa dove­va essere let­to e cor­ret­to per poi addi­venire ad un doc­u­men­to uffi­ciale. ..ulti­ma cosa ma nn ulti­ma qui si par­la del­la con­dan­na del sign­or khaled sen­za nem­meno aver pre­so in con­sid­er­azione il processo…voi sapete sicu­ra­mente cosa è sta­to det­to e scrit­to. ..conoscete gli atti…o date x scon­ta­to che essendo­ci una con­dan­na bas­ta ed avan­za per bol­lare per sem­pre una per­sona.…

      RISPOSTA
      No, noi ovvi­a­mente non abbi­amo let­to il Mou, né altret­tan­to ovvi­a­mente abbi­amo con­sul­ta­to gli atti del proces­so amer­i­cano che si è con­clu­so con diver­si mesi di galera scon­tati da Kaled. Abbi­amo solo usato notizie — non illazioni — di asso­lu­to dominio pub­bli­co e mai smen­tite. Non ci appar­tiene la moda, molto, molto in voga da anni in Italia (bas­ta leg­gere), di “bol­lare per sem­pre una per­sona” dopo una con­dan­na. Sot­to questo aspet­to — ci per­me­t­ta — non accetti­amo lezioni di garan­tismo. Al con­trario di altri che han­no fat­to il tifo per o il tifo con­tro abbi­amo scrit­to — lo ripeti­amo ‑ques­ta frase che rite­ni­amo sig­ni­fica­ti­va e anco­ra val­i­da: “Fer­mo restando che occor­rerà una con­fer­ma anco­ra più pun­tuale del cur­ricu­lum e del ruo­lo di Kaled”. Det­to questo con­ver­rà con noi che bisogna andare pru­den­ti nei con­fron­ti di un impren­di­tore straniero che avan­za la pro­pos­ta di un inves­ti­men­to di tre mil­iar­di di euro e si pre­sen­ta poi con una fed­i­na penale — è un fat­to — non pro­prio imma­co­la­ta. Forse ques­ta pru­den­za anda­va usa­ta da tem­po evi­tan­do di creare ris­chiose aspet­ta­tive in tan­ti operai ed in tante famiglie. Ma ormai è anda­ta. Il tem­po, a breve, ci offrirà una con­clu­sione del­la vicen­da ara­ba ed allo­ra potremo sapere meglio e meglio val­utare. Ci pre­merebbe molto — ma ques­ta è sola una nos­tra aspi­razione — che in un tale dif­fi­cile momen­to, al di là delle diverse e comunque legit­time val­u­tazioni, ci fos­se la con­sapev­olez­za che esistono obbi­et­tivi comu­ni, che nes­suno è così autole­sion­ista da aus­pi­care cat­a­strofi nel­la mag­giore azien­da del com­pren­so­rio, che l’even­tu­al­ità di un tra­col­lo spaven­ta noi come altri, che anche molti di noi, oggi o almeno in pas­sato han­no trat­to il loro pane diret­ta­mente o indi­ret­ta­mente dal­la siderur­gia. Pro­prio per questo, las­cian­do liberi tut­ti di pen­sare e giu­di­care col pro­prio cervel­lo nel­l’ovvio rispet­to delle diverse altrui opin­ioni, aus­pichi­amo che chi ha dirette respon­s­abil­ità ten­da ad unire e non a dividere: cer­chi­amo, per quan­to è pos­si­bile, di capire che è più utile cer­care comunque il pro­fu­mo che additare il fetore.

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