A Colmata e Montegemoli status di centro abitato

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PIOMBINO 9 otto­bre 2019 — “Col­ma­ta e Mon­tege­moli sono un cen­tro abi­ta­to a tut­ti gli effet­ti e da oggi c’è un atto che lo riconosce chiara­mente”.
A dichiarar­lo è il sin­da­co di Piom­bi­no Francesco Fer­rari che oggi, insieme alla sua Giun­ta, ha approva­to una delib­era che riconosce lo sta­tus ai due inse­di­a­men­ti urbani.
“È un nuo­vo atto – dichiara Fer­rari – che va ad aggiunger­si al quadro di provved­i­men­ti che abbi­amo adot­ta­to per evi­den­ziare tut­ti gli ele­men­ti osta­tivi al rilas­cio del­la Via per il prog­et­to di rad­doppio del­la dis­car­i­ca. Dopo il doc­u­men­to in auto­tutela in cui riti­rava­mo il parere pos­i­ti­vo con­ces­so dal­la prece­dente ammin­is­trazione al prog­et­to di RIMa­te­ria e l’atto di ind­i­riz­zo per l’avvio del­la vari­ante urban­is­ti­ca per l’area Li53, adesso si riconosce uffi­cial­mente alle due local­ità lo sta­tus di cen­tro abi­ta­to. Un luo­go è con­sid­er­a­to tale, ai sen­si del­la nor­ma­ti­va ambi­en­tale, se risponde a deter­mi­nati req­ui­si­ti legati al codice del­la stra­da, ad esem­pio la pre­sen­za di attra­ver­sa­men­ti pedonali e un numero min­i­mo di abitazioni attigue: Col­ma­ta e Mon­tege­moli sod­dis­fano questi para­metri. Cre­do sia un provved­i­men­to doveroso nei con­fron­ti di quei cit­ta­di­ni che, più di chi­unque altro, subis­cono i dis­a­gi che la dis­car­i­ca di Ischia di Cro­ciano causa.
Già nei doc­u­men­ti inviati alla Regione Toscana prece­den­te­mente ave­va­mo evi­den­zi­a­to questi cri­teri, ma oggi abbi­amo volu­to raf­forzare ques­ta posizione con una delib­era così che riman­ga trac­cia scrit­ta e il provved­i­men­to abbia più val­ore”.
“Avrem­mo volu­to – spie­ga Car­la Bezzi­ni, asses­sore all’ambiente – includ­ere nel perimetro del cen­tro abi­ta­to anche altre strut­ture, com­mer­ciali e abi­ta­tive, che subis­cono i dis­a­gi che la vic­i­nan­za alla dis­car­i­ca com­por­ta. Ciò non è sta­to pos­si­bile per­ché, per la definizione di cen­tro abi­ta­to, la Regione Toscana fa rifer­i­men­to al Codice del­la stra­da e non al Rego­la­men­to urban­is­ti­co. Ovvi­a­mente vogliamo impedire il rad­doppio ma dob­bi­amo far­lo con gli stru­men­ti che l’amministrazione comu­nale ha a dis­po­sizione. Con il riconosci­men­to di questi due inse­di­a­men­ti urbani è pos­si­bile con­sid­er­are le dis­tanze, ridotte, tra quelle case e l’impianto di Ischia di Cro­ciano e ciò aggiunge un ulte­ri­ore ele­men­to osta­ti­vo al prog­et­to di RIMa­te­ria”.
“La nor­ma­ti­va – con­clude Fer­rari – non per­me­tte la coesisten­za di una dis­car­i­ca e di un cen­tro abi­ta­to a meno di cinque­cen­to metri di dis­tan­za, moti­vo per cui la polit­i­ca che ci ha pre­ce­du­to non ha mai riconosci­u­to lo sta­tus a Mon­tege­moli né, tan­tomeno, a Col­ma­ta e, anzi, ha fat­to il pos­si­bile per evi­tar­lo. Il momen­to del­la deci­sione da parte del­la Regione Toscana ormai è vici­no e sti­amo adot­tan­do tutte le ulte­ri­ori mis­ure a dis­po­sizione del Comune per far sì che le crit­ic­ità del prog­et­to siano evi­den­zi­ate: con questo atto abbi­amo aggiun­to un altro tas­sel­lo utile a impedire il rad­doppio dei volu­mi che, se approva­to dal­la Regione Toscana, arrecherebbe ulte­ri­ori dan­ni alla qual­ità del­la vita dei piom­bi­ne­si”.

Uffi­cio stam­pa Comune di Piom­bi­no

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