A questo progetto non ci sono alternative

· Inserito in Lavoro e lavori, Lettere
pervenuta in redazione

PIOMBINO 1 novem­bre 2016 — Il dibat­ti­to sul­la vari­ante Afer­pi nel­la sedu­ta del Con­siglio comu­nale di Piom­bi­no del 28 otto­bre è sta­to appro­fon­di­to e det­taglia­to, sia da parte di chi appog­gia­va la delib­era illus­tra­ta benis­si­mo dagli asses­sori Maestri­ni e Chiarei, come da col­oro che per ragioni diverse gli si opponevano.
Purtrop­po la stam­pa, immag­i­no per ragioni di sin­te­si, non ha avu­to la pos­si­bil­ità di reg­is­trare det­tagli­ata­mente tutte le posizioni: basti osser­vare che nei reso­con­ti né io, né tan­to meno il seg­re­tario del­l’U­nione Comu­nale, Ettore Ros­al­ba siamo sta­ti min­i­ma­mente men­zionati. Solo l’ottimo inter­ven­to del­la pres­i­dente del­la IV com­mis­sione Bruna Geri, almeno quel­lo e per ampi stral­ci, è sta­to ripor­ta­to.
Dico questo per­ché dal­la let­tura anche degli altri inter­ven­ti forse si sarebbe potu­to ricavare una rispos­ta a chi inten­derebbe rigi­rare la frit­ta­ta accu­san­do di pop­ulis­mo il PD, quan­do mi pare sia sot­to gli occhi di tut­ti dove stia il vero pop­ulis­mo, quel­lo dan­noso, quel­lo che ali­men­ta qual­si­asi mal­con­tento pur di trarne un qualche ben­efi­cio elet­torale.
Il PD, insieme all’Amministrazione comu­nale, al suo Sin­da­co e all’intera Giun­ta, sta por­tan­do avan­ti da mesi pas­so pas­so una lin­ea di azione che, lun­gi da essere banal­mente asservi­ta alla volon­tà del­la soci­età investitrice, con quest’ultima inter­agisce, come è gius­to che sia: i pri­mi risul­tati sul piano di qualche sicurez­za in più si com­in­ciano a vedere, sia pure con i ritar­di che pre­oc­cu­pano anche me e lo stes­so PD.
Lo abbi­amo det­to in mille modi: questo prog­et­to ha una com­p­lessità stra­or­di­nar­ia e richiede inves­ti­men­ti altret­tan­to stra­or­di­nari. Oltre a ciò non vi sono alter­na­tive, come ampia­mente ver­i­fi­ca­bile. Abbi­amo neces­sità di cor­rere, come ha rib­a­di­to il sin­da­co: altro che fer­mo o sospen­sione, parole che, come un dis­co rot­to, con­tin­u­ano a ripetere con osti­na­ta per­vi­ca­cia col­oro che ci accusa di irre­spon­s­abil­ità, sen­za ren­der­si con­to di essere essi stes­si i veri irre­spon­s­abili. La nos­tra parte polit­i­ca, tut­ta la mag­gio­ran­za di gov­er­no del­la cit­tà di Piom­bi­no e la nos­tra Ammin­is­trazione stan­no dimostran­do ampia­mente la pro­pria respon­s­abil­ità e non da oggi, ricer­can­do pri­or­i­tari­a­mente ogni con­dizione che favorisca pri­ma di tut­to il lavoro.
Invece di tentare ad ogni piè sospin­to di frenare, bloc­care, negare tut­to, com­in­ci­no a col­lab­o­rare. Sono per­sua­so che insieme davvero potrem­mo persi­no fare meglio e tut­ta la cit­tà, con tutte le sue famiglie che fan­no salti mor­tali per tirare avan­ti gliene sareb­bero grati.

Rinal­do Bar­sot­ti, Pres­i­dente grup­po PD in Con­siglio comu­nale a Piom­bi­no

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