Acque reflue per l’irrigazione del campo sportivo

· Inserito in Teoria e pratica

CAMPIGLIA MARITTIMA 14 feb­braio 2020 — All’interno dell’importante prog­et­to europeo Life Rewat è pre­vis­to che nel Comune di Campiglia Marit­ti­ma siano riu­ti­liz­zate le acque reflue depu­rate dall’impianto di Cam­po di Gal­lio per l’irrigazione del cam­po sporti­vo “La Pieve”.
L’impianto già real­iz­za­to e col­lauda­to è in fun­zione in fase test dal 27 feb­braio 2019 ed a pieno regime dal 13 agos­to 2019.
Un esem­pio con­cre­to di eco­nom­i­ca cir­co­lare per ridurre il con­sumo di acqua pota­bile in un ter­ri­to­rio, la Val di Cor­nia, in cui alla scar­sità del­la risor­sa si con­trap­pone una doman­da idri­ca del ter­ri­to­rio par­ti­co­lar­mente ele­va­ta, dovu­ta alla vocazione tur­is­ti­ca e alla pre­sen­za di attiv­ità agri­cole e di gran­di poli indus­tri­ali.
L’opera, già real­iz­za­ta e col­lau­da­ta, imp­ie­ga una quo­ta del­lo scari­co prove­niente dal depu­ra­tore di Cam­po di Gal­lio per essere riu­ti­liz­za­ta per l‘irrigazione del cam­po sporti­vo “La Pieve” nel Comune di Campiglia Marit­ti­ma, dopo aver subito un trat­ta­men­to speci­fi­co per il riu­ti­liz­zo.
Si trat­ta di un impianto dota­to di dosag­gio aci­do per­aceti­co, pre-ser­ba­toio di accu­mu­lo, fil­tro a sab­bia, trat­ta­men­to Uv, sec­on­do pun­to di dosag­gio aci­do per­aceti­co per dis­in­fezione finale vas­ca di rilan­cio e sis­tema di soll­e­va­men­to finale con mis­ura­tore di por­ta­ta. Le acque ven­gono invi­ate al ser­ba­toio di accu­mu­lo del cam­po sporti­vo che ali­men­ta a sua vol­ta la rete di irrigazione.
Il Comune di Campiglia ha indi­vid­u­a­to Asa Spa, come gestore dell’impianto di recu­pero ubi­ca­to all’interno dell’attuale depu­ra­tore e pagherà al gestore il man­ten­i­men­to in eser­cizio dell’impianto riducen­do il cos­to di oltre 1/5 per l’irrigazione oltre che a ridurre i con­su­mi di acqua pota­bile con net­to ben­efi­cio ambi­en­tale. L’impianto sarà in gra­do di fornire una quan­tità d’acqua pari al 100 % del totale nec­es­sario all’irrigazione sti­ma­to in cir­ca 3.000 mc/anno. Il cos­to, che si aggi­ra sui 45.000 euro per quan­to riguar­da i lavori, è com­pre­so nelle azioni com­p­lessive del prog­et­to Life Rewat.
Il prog­et­to real­iz­za­to è sta­to pre­sen­ta­to alla stam­pa in occa­sione del­la fir­ma dell’accordo di ges­tione tra Asa Spa e Comune di Campiglia, rap­p­re­sen­tati dal pres­i­dente Nico­la Cer­avo­lo e dal­la sin­da­ca Alber­ta Tic­ciati, alla pre­sen­za del pres­i­dente del Con­sorzio Bonifi­ca Toscana Cos­ta, Gian­car­lo Valle­si, del prof. Luca Sebas­tiani, diret­tore del­l’Is­ti­tu­to delle Scien­ze del­la Vita del­la Scuo­la supe­ri­ore di stu­di uni­ver­si­tari e di per­fezion­a­men­to San­t’An­na di Pisa, del con­sigliere regionale Gian­ni Ansel­mi, dei tec­ni­ci esten­sori del prog­et­to apparte­nen­ti ai vari enti coin­volti.
“Abbi­amo approva­to in Con­siglio di Ges­tione un impor­tante accor­do, un esem­pio con­cre­to di come pot­er mit­i­gare gli effet­ti dei cam­bi­a­men­ti cli­mati­ci che han­no por­ta­to a un aumen­to dei peri­o­di di sic­c­ità”. Dichiara il pres­i­dente di Asa Nico­la Cer­avo­lo, aggiun­gen­do: “Il riu­so di acqua depu­ra­ta per irri­gare il cam­po sporti­vo è un esem­pio con­cre­to per preser­vare la risor­sa idri­ca pre­sente nel­la fal­da; la tutela ambi­en­tale si real­iz­za attra­ver­so prog­et­ti d’innovazione e, gra­zie al lavoro dei tec­ni­ci azien­dali e di tut­to il team del prog­et­to Life Rewat, pos­si­amo imple­mentare una buona prat­i­ca per la dife­sa del nos­tro eco­sis­tema”.
La sin­da­ca di Campiglia Alber­ta Tic­ciati tiene a sot­to­lin­eare: “Il Comune di Campiglia M.ma ha lavo­ra­to sin dal prin­ci­pio per la real­iz­zazione del Prog­et­to Life Rewat, scor­gen­do in questo un impor­tante poten­ziale inno­v­a­ti­vo, non soltan­to per le tec­niche uti­liz­zate e per gli inter­ven­ti dimostra­tivi in pro­gram­ma, ma anche per l’importante pas­so in avan­ti in ter­mi­ni di cul­tura, di approc­cio di sen­si­bi­liz­zazione ver­so l’utilizzo e la ges­tione del­la risor­sa idri­ca e dei cor­si d’acqua Sono molto sod­dis­fat­ta del risul­ta­to rag­giun­to, un pic­co­lo pas­so che inter­pre­ta un cam­bi­a­men­to enorme nei con­fron­ti del ter­ri­to­rio in cui vivi­amo”. “Un ringrazi­a­men­to doveroso e sen­ti­to – con­clude la sin­da­ca di Campiglia, va tut­ti i sogget­ti Regione Toscana, Asa, Con­sorzio di Bonifi­ca 5 Toscana Cos­ta, Scuo­la Sant’Anna di Pisa e a tut­ti gli staff tec­ni­ci che quo­tid­i­ana­mente lavo­ra­no con pas­sione ed impeg­no per portare avan­ti questo impor­tante prog­et­to che guar­da al futuro”.
“Anche se si trat­ta di un pic­co­lo inter­ven­to dimostra­ti­vo cre­do che si sia imboc­ca­ta la stra­da gius­ta per il riu­so delle acque reflue in Val di Cor­nia”. Ha dichiara­to Gian­car­lo Valle­si, pres­i­dente del Con­sorzio di Bonifi­ca 5 Toscana Cos­ta che aggiunge: “La fat­ti­va col­lab­o­razione con il mon­do uni­ver­si­tario del­la Scuo­la S’An­na ci ha per­me­s­so di essere capofi­la per l’at­tuazione del prog­et­to con i Comu­ni del­la Val di Cor­nia e real­iz­zare il pri­mo impianto, di questo genere, autor­iz­za­to in Toscana: un risul­ta­to impor­tante vis­to che le nor­ma­tive ital­iane in mate­ria sono molto com­pli­cate e ren­dono dif­fi­cilis­si­ma una cosa che invece andrebbe incen­ti­va­ta”.
Il prof. Luca Sebas­tiani del Sant’Anna ha mes­so in evi­den­za quan­to la ricer­ca sia fon­da­men­tale e più a con­tat­to con i prob­le­mi con­creti di quan­to si pen­si ed il prog­et­to del riu­so delle acque reflue per scopi irrigui ne è un esem­pio e un pic­co­lo inves­ti­men­to in ricer­ca può portare gran­di risul­tati. “L’ac­qua, diamo per scon­ta­to che ci sia, e in effet­ti sul­la ter­ra ne è pre­sente mol­ta, ma è per la mag­gior parte sala­ta – ha sot­to­lin­eato il prof. Sebas­tiani — quin­di buttare via una risor­sa come quel­la derivante da un ciclo di depu­razione è vera­mente un delit­to, tra l’altro l’acqua che otte­ni­amo con­tiene azo­to e fos­foro, che sono due ele­men­ti nutri­en­ti per le piante, a dimostrazione che questo nos­tro lavoro è un sup­por­to sci­en­tifi­co tut­to con­cre­to e anche ras­si­cu­rante per i cit­ta­di­ni”. Salu­to isti­tuzionale da parte del con­sigliere regionale Gian­ni Ansel­mi che ha apprez­za­to il cli­ma di col­lab­o­razione tra i vari enti ricorda­to da Valle­si, aggiun­gen­do anche la pos­i­tiv­ità dell’orgoglio che si per­cepisce nelle per­sone che han­no lavo­ra­to al prog­et­to per il per­cor­so con­di­vi­so e i risul­tati mes­si a dis­po­sizione del­la comu­nità e ha ril­e­va­to la neces­sità di lavo­rare affinché questi per­cor­si siano con­sol­i­dati.

Uffi­cio stam­pa Comune di Campiglia Marit­ti­ma

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