Aferpi: meno enfasi, maggiori perplessità

Luigi Coppola

PIOMBINO 6 otto­bre 2015 — Non c’è da sbalordirsi rispet­to alle cifre di acquis­to iner­en­ti l’op­er­azione Cevi­tal-exLuc­chi­ni, basti ver­i­fi­care nel link di segui­to cosa accadde nel pas­sag­gio fra Parte­ci­pazioni Statali e grup­po Luc­chi­ni: http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_03388_13
Di fat­to si è trat­ta­to del­l’ac­qui­sizione di un’azien­da fal­li­ta e di gran parte di impianti iden­ti­fi­ca­bili in rot­tame, non per nul­la Jin­dal, esper­to del set­tore, fece val­u­tazioni ed offerte rigi­da­mente legate ad una pre­cisa prospet­ti­va indus­tri­ale.
La cosa che oggi colpisce, dopo il con­siglio comu­nale di ieri, è il ver­tig­i­noso aumen­to di “GUFI” in cit­tà,  come se qual­cosa di nuo­vo e poco ras­si­cu­rante aleg­giasse sulle note vicende siderur­giche.
La realtà è che non è cam­bi­a­to nul­la, sola­mente sta venen­do a man­care l’en­fasi che qual­cuno ha stru­men­tal­mente sti­mo­la­to, quan­do invece accortez­za, capac­ità crit­i­ca ed una buona dose di razionale silen­zio avreb­bero dovu­to prevalere.
Sarebbe sta­to oppor­tuno man­tenere le dovute per­p­lessità su un prog­et­to incom­ple­to, e car­ente soprat­tut­to sot­to il pro­fi­lo strut­turale e tem­po­rale.
D’altra parte questo sem­bra sia il pen­siero dif­fu­so che cir­co­la negli ambi­en­ti sin­da­cali e politi­ci a liv­el­lo nazionale.
Mi rifac­cio alle parole di un mio caro ami­co esper­to del set­tore a liv­el­lo man­age­ri­ale, anche se in pen­sione da qualche tem­po.
Non ricor­do pre­cisa­mente, ma in sostan­za disse pri­ma che fos­se aggiu­di­ca­ta la gara, che sarebbe sta­to meglio uno come Jin­dal, di un grande investi­tore che a mala­pe­na sape­va dove fos­se la por­ta d’in­gres­so di un’azien­da siderur­gi­ca.
Ovvi­a­mente tut­ti ci aspet­ti­amo di essere con­vin­ti in pos­i­ti­vo dai fat­ti, tan­to le chi­ac­chiere ser­vono a poco, soprat­tut­to quelle ras­si­cu­ran­ti, ma tut­t’al­tro che attendibili.

2 risposte a “Aferpi: meno enfasi, maggiori perplessità”

  1. Paolo Luppoli says:

    C’è un pic­co­lo par­ti­co­lare, non trascur­abile, nel pas­sag­gio fra parte­ci­pazioni statali e grup­po Luc­chi­ni: i lavo­ra­tori non persero un cen­tes­i­mo, tut­ti gli accor­di con­tin­uarono ad essere vali­di e i dirit­ti acquisi­ti rimasero (ARTICOLO 2112 CC).
    Comunque anche se gli impianti sono iden­ti­fi­ca­bili in rot­tame, a prez­zo di rot­tame il val­ore è molto supe­ri­ore rispet­to alla cifra di acquis­to.

    • Luigi Coppola says:

      Pao­lo Lup­poli di trat­ta di oltre 20 anni fa con con­dizioni politiche, eco­nomiche, azien­dali ed impiantis­tiche total­mente diverse. Il sin­da­ca­to ave­va un peso ed uno spes­sore diver­so, nonchè adeguate cop­er­ture politiche. Il paragone con il prez­zo del rot­tame non è plau­si­bile, qui si trat­ta di acquisire uno sta­bil­i­men­to ora­mai fal­li­to per riat­ti­var­lo attra­ver­so una diver­si­fi­cazione produttiva,evitandone la chiusura. Poi cias­cuno può pen­sare ciò che vuole, la realtà è che aziende nelle stesse con­dizioni solo con inter­esse sociale monori sareb­bero già state chiuse da tem­po, come del resto accade ogni giorno.

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