Alternativa al carcere: anche la Parchi disponibile

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PIOMBINO 3 mar­zo 2015 — Per­cor­si di ried­u­cazione per per­sone che han­no commes­so reati in alter­na­ti­va alla deten­zione. A Piom­bi­no si può fare, anzi si sta già facen­do gra­zie a un pro­to­col­lo d’intesa tra il Comune e l’Ufficio di Ese­cuzione penale ester­na di Livorno (UEPE), che con­sente l’attuazione di mis­ure alter­na­tive al carcere, pos­si­bili per alcune per­sone per le quali è ammes­sa la pos­si­bil­ità di scon­tare la pena pre­stando un servizio a favore del­la col­let­tiv­ità.
L’iniziativa, che è sta­ta già avvi­a­ta pres­so il Comune di Piom­bi­no in maniera pio­ner­is­ti­ca come pri­mo Comune nel­la provin­cia di Livorno, e che adesso coin­vol­gerà anche la Parchi Val di Cor­nia, è sta­ta pre­sen­ta­ta nel cor­so di una con­feren­za stam­pa dal sin­da­co Mas­si­mo Giu­liani, dal diret­tore dell’Ufficio ese­cuzione Penale di Livorno (Uepe) Sal­va­tore Nasca, dal fun­zionario del Servizio sociale dell’Uepe e dal pres­i­dente del­la Parchi Luca Sbril­li.
Da parte del­la Parchi mas­si­ma disponi­bil­ità nei con­fron­ti di espe­rien­ze sociali impor­tan­ti di questo tipo, che pos­sono avere riscon­tri pos­i­tivi per la comu­nità in gen­erale — ha affer­ma­to Luca Sbril­li.
E anche il sin­da­co Giu­liani ha man­i­fes­ta­to sod­dis­fazione nei con­fron­ti di una inizia­ti­va che riveste un alto val­ore eti­co e politi­co.
“Sot­to­li­neo anchel’importanza del coin­vol­gi­men­to di una soci­età, la Parchi, che si occu­pa del­la ges­tione e del­la val­oriz­zazione dei beni cul­tur­ali e ambi­en­tali e che rap­p­re­sen­ta un po’ il ter­ri­to­rio del­la Val di Cor­nia — ha affer­ma­to Giu­liani — Si trat­ta di un ulte­ri­ore val­ore aggiun­to alla ril­e­van­za del prog­et­to. Le per­sone che vor­ran­no intrapren­dere questo per­cor­so pres­so le nos­tre strut­ture saran­no accolte con grande sen­so di respon­s­abil­ità e per noi saran­no le ben­venute”.
“Le mis­ure alter­na­tive al carcere esistono dal 1975 gra­zie a una legge del­lo Sta­to e sono molto impor­tan­ti — ha spie­ga­to il diret­tore dell’Uepe Sal­va­tore Nasca — La recidi­va di una per­sona che scon­ta la pena in carcere è infat­ti del 70%, con­tro il 20% di col­oro che han­no la pos­si­bil­ità di scon­tare la pena fuori dal carcere. Quin­di i risul­tati sono in genere molto pos­i­tivi, anche se purtrop­po in Italia queste espe­rien­ze sono anco­ra ridotte in ter­mi­ni numeri­ci rispet­to al resto dell’Europa. Le per­sone che potran­no svol­gere questo per­cor­so, infat­ti, lo faran­no in maniera volon­taria a ben­efi­cio del­la col­let­tiv­ità. Si trat­ta di una for­ma di riparazione che il con­dan­na­to eserci­ta ver­so la comu­nità nel­la quale vive, un momen­to per­son­ale e sociale di respon­s­abi­liz­zazione nei con­fron­ti del­la soci­età che aiu­ta a ricreare e a raf­forzare il pat­to con la cit­tad­i­nan­za. Espe­rien­ze pos­i­tive anche per la col­let­tiv­ità per­ché aiu­tano a com­bat­tere i pregiudizi”.
A questo propos­i­to, il Comune di Piom­bi­no ha già avu­to un’esperienza pos­i­ti­va di questo tipo — ha sot­to­lin­eato Mari­ari­ta De Fra­ia, fun­zionario di Servizio Sociale dell’ Uffi­cio Ese­cuzione Penale — Un per­cor­so che si è svolto pres­so il Cen­tro Gio­vani e che ha avu­to un esi­to pos­i­ti­vo in ter­mi­ni di resti­tuzione alla comu­nità e alla per­sona stes­sa.”
Di vol­ta in vol­ta, dunque, dietro pro­pos­ta dell’UEPE, il Comune si impeg­n­erà a indi­vid­uare le strut­ture interne idonee all’accoglienza del sogget­to, ver­i­f­i­can­do anche insieme al servizio di assis­ten­za sociale. Pre­vista la pre­sen­za di un ref­er­ente che affi­anchi la per­sona nel suo inser­i­men­to e pos­sa sup­por­t­ar­lo nel­lo svol­gi­men­to dei com­pi­ti affi­dati, comu­ni­can­do anche l’andamento dell’impegno nelle attiv­ità, seg­na­lan­do in maniera tem­pes­ti­va even­tu­ali assen­ze, inadem­pien­ze o com­por­ta­men­ti non idonei con la pos­si­bil­ità di decidere sospen­sioni dell’inserimento.
Sia il Comune sia l’Uepe dovran­no con­cor­dare inoltre un prog­et­to per­son­al­iz­za­to per ogni sogget­to inser­i­to, indi­vid­uan­do le modal­ità di svol­gi­men­to delle attiv­ità, gli orari, le strut­ture.

UFFICIO STAMPA COMUNE DI PIOMBINO

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