Anselmiani dissidenti per rifarsi una verginità

· Inserito in Spazio aperto

PIOMBINO 27 dicem­bre 2018 — Abbi­amo appre­so in questi giorni dal­la stam­pa locale del­l’ab­ban­dono di diver­si mem­bri del­la seg­rete­ria del­l’U­nione Comu­nale PD, tut­ti facen­ti capo alla cosid­det­ta cor­rente anselmi­ana del par­ti­to.
Le ragioni addotte dagli stes­si dimis­sion­ari riguardereb­bero l’as­so­lu­ta man­can­za di dial­o­go e con­fron­to all’in­ter­no del­la forza polit­i­ca, specie su argo­men­ti spin­osi come RIMa­te­ria e ref­er­en­dum ad esso col­le­ga­to, di cui non con­di­videreb­bero le scelte oper­ate da parte del­l’at­tuale ammin­is­trazione gui­da­ta dal sin­da­co Mas­si­mo Giu­liani.
L’even­tuale dis­senso però è sta­to con­suma­to tut­to nelle “seg­rete stanze” di par­ti­to, sen­za andare a raf­forzare l’op­po­sizione di popo­lo che si sta­va man­i­fe­s­tando nel­la cit­tà, nelle assem­blee e nelle piazze.
Quali comu­ni­cati a sosteg­no di quel­la battaglia sono sta­ti prodot­ti, pri­ma che si con­sumassero gli atti isti­tuzion­ali che ren­dono oggi assai più dif­fi­cile inver­tire la rot­ta del­la nuo­va mono­cul­tura fon­da­ta sui rifiu­ti?
Solo adesso si man­i­fes­tano i malu­mori? Nes­sun sim­pa­tiz­zante del­la cor­rente cosid­det­ta “anselmi­ana” siede in con­siglio comu­nale?
Per­ché nes­suno si è impeg­na­to affinché non si ver­i­fi­cas­se la boc­ciatu­ra dei que­si­ti ref­er­en­dari più volte pro­posti dalle oppo­sizioni?
Ma anche volen­do con­sid­er­are, accettan­dola di buon gra­do, la pos­si­bil­ità di un ripen­sa­men­to in extrem­is, risul­ta abbas­tan­za dif­fi­cile ridurre la situ­azione ad un “sem­plice” mec­ca­n­is­mo di pre­var­i­cazione di una cor­rente inter­na sul­l’al­tra, che esoner­erebbe improvvisa­mente i “dis­si­den­ti” da respon­s­abil­ità politiche ben pre­cise.
Per lunghi anni gli anselmi­ani era­no il potere e con quel comu­ni­ca­to ten­tano di rifar­si una verginità, con­fi­dan­do nel­la prover­biale scarsa memo­ria dei piom­bi­ne­si.
Chi ha mes­so Bar­barese, Tabani, Murzi alla gui­da di Asiu? Chi ha prodot­to il buco mul­ti­m­il­ionario che viene por­ta­to a gius­ti­fi­cazione delle scelte sul­la dis­car­i­ca? Chi ne ha appog­gia­to la ges­tione Cara­mas­si e la pri­va­tiz­zazione, quan­do sono gli utili a dover essere dis­tribuiti? Chi ha con­sen­ti­to che, in mille mozioni in con­siglio comu­nale, il Par­ti­to demo­c­ra­ti­co si esprimesse com­pat­ta­mente con­tro la com­mis­sione d’inchi­es­ta, con­tro il bloc­co delle des­ti­nazioni d’u­so in area lim­itro­fa alla dis­car­i­ca esistente al fine di evitare il for­mar­si di un dis­tret­to del rifi­u­to in quel­l’area, con­tro i ref­er­en­dum e così via?
Ora han­no una sola stra­da: portare una mozione in con­siglio comu­nale che provi a bloc­care tut­to questo. Noi la voter­e­mo, per­ché per il bene dei cit­ta­di­ni e del ter­ri­to­rio siamo pron­ti a con­sen­tire anche ravved­i­men­ti tar­di­vi e poco cred­i­bili.
Purché inci­dano conc­re­ta­mente a inver­tire i dan­ni fat­ti.
Meno teatro, più voti.

Movi­men­to 5 Stelle Piom­bi­no

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