Appello a Mattarella e Conte per recupero ecoballe

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PIOMBINO 28 feb­braio 2020 — A segui­to del­la mozione pre­sen­ta­ta dal­la mag­gio­ran­za e approva­ta all’unanimità nel con­siglio comu­nale del 17 feb­braio scor­so, il sin­da­co di Piom­bi­no Francesco Fer­rari ha invi­a­to nei giorni scor­si una let­tera alle mas­sime autorità del­lo Sta­to espri­men­do pre­oc­cu­pazione per la per­ma­nen­za delle ecoballe di plas­ti­ca di fronte al gol­fo di Piom­bi­no e per sol­lecitare la con­clu­sione dell’intervento nel più breve tem­po pos­si­bile.
Il cari­co, con­te­nente  56 bloc­chi di microplas­ti­ca di oltre 60 ton­nel­late,  era sta­to abban­do­na­to dal car­go Ivy delle isole Cook. all’altezza dell’isola di Cer­boli nel 2015.  L’imbarcazione era par­ti­ta dal por­to di Piom­bi­no ed era diret­ta a Civ­i­tavec­chia con un cari­co di Com­bustibile Soli­do Sec­on­dario des­ti­na­to alla Bul­gar­ia.
“Nel canale di Piom­bi­no ci sono anco­ra 40 balle cir­ca, abban­do­nate sui fon­dali da oltre quat­tro anni il cui sta­to di con­ser­vazione si è alter­ato nel tem­po. – affer­ma l’assessore all’ambiente Car­la Bezzi­ni — Per evitare quel­lo che potrebbe pre­fig­u­rar­si come un vero dis­as­tro ambi­en­tale, con la dis­per­sione in mare di microplas­tiche che causereb­bero dan­ni incal­co­la­bili per il mare, il pesca­to, le spi­agge e la nos­tra econo­mia tur­is­ti­ca, è urgen­tis­si­mo garan­tire la con­ti­nu­ità delle oper­azioni già avvi­ate e con­clud­ere il recu­pero pri­ma dell’estate. L’ammiraglio Cali­giore, nom­i­na­to com­mis­sario stra­or­di­nario per le oper­azioni di recu­pero nel 2019, ha lavo­ra­to bene real­iz­zan­do sin da subito risul­tati impor­tan­ti e pros­eguen­do l’opera di indi­vid­u­azione e carat­ter­iz­zazione delle ecoballe. Purtrop­po, per un vizio di for­ma soll­e­va­to dall’AGCM (Autorità Garante del­la Con­cor­ren­za e del Mer­ca­to), il ris­chio è che ci sia un’interruzione, pro­prio ora che siamo vici­ni all’indizione del ban­do per l’affidamento del lavoro di recu­pero. E’ per­tan­to fon­da­men­tale rispettare il crono­pro­gram­ma già redat­to e prevedere l’avvio del recu­pero in aprile/maggio con­clu­den­do il lavoro in una deci­na di giorni.”
La pri­ma ecobal­la era sta­ta recu­per­a­ta casual­mente nel 2016 da un motopescherec­cio. Negli anni suc­ces­sivi altri bloc­chi di plas­ti­ca si sono spi­ag­giati o sono rimasti impigliati nelle reti di qualche pescherec­cio.
Sola­mente nel 2019, a dis­tan­za di quat­tro anni, il dis­as­tro ambi­en­tale è sta­to denun­ci­a­to pub­bli­ca­mente e, con decre­to del pres­i­dente del­la repub­bli­ca del giug­no 2019, è sta­to nom­i­na­to com­mis­sario stra­or­di­nario per un anno il con­tram­mi­raglio del­la Guardia Costiera Aure­lio Cali­giore, con il com­pi­to di recu­per­are le ton­nel­late di plas­ti­ca che anco­ra giac­ciono in fon­do al mare.

Uffi­cio stam­pa Comune di Piom­bi­no

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