Apritiborgo, il festival è donna!

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CAMPIGLIA MARITTIMA 7 agos­to 2018 — Dall’11 al 15 agos­to a Campiglia Marit­ti­ma si svol­gerà la 14° edi­zione del Fes­ti­val Apriti­bor­go, uno dei prin­ci­pali in Italia del genere dell’arte di stra­da tan­to da avere il riconosci­men­to min­is­te­ri­ale di un con­trib­u­to eco­nom­i­co, quest’anno per il quin­to anno con­sec­u­ti­vo e con 2.500 euro in più rispet­to al pas­sato, arrivano infat­ti dal Mibac 10.500 euro. Alti i numeri: degli spet­ta­coli, dei vicoli e piazze coin­volti, degli artisti, del per­son­ale, del pub­bli­co; ovvero decine gli spet­ta­coli ogni sera nel bor­go, centi­na­ia gli artisti e oper­a­tori, migli­a­ia i vis­i­ta­tori. L’edizione 2018 parte con una mar­cia in più nel­la carat­ter­iz­zazione, se nell’anno dell’Expo Milano, il 2015, il fil rouge era sta­to quel­lo del cibo, per il cor­po e per l’anima, quest’anno il tema è quel­lo delle donne. Las­ci­a­to da parte lo stori­co slo­gan “tra fig­ure dell’anima ….” ecco­ci con “L’altra metà del cielo …”, ovvero il fes­ti­val ded­i­ca­to alle donne: oltre a un gran numero di spet­ta­coli con com­pag­nie al fem­minile il cen­tro stori­co sarà ani­ma­to da una mostra dif­fusa e da porte e finestre si vedran­no affac­cia­r­si donne in foto a grandez­za nat­u­rale, donne di Campiglia e dei din­torni, donne del sec­o­lo scor­so, in varie situ­azioni, in posa negli stu­di fotografi­ci o riprese in momen­ti di vita quo­tid­i­ana.
L’assessore al tur­is­mo e cul­tura Jacopo Bertoc­chi conosce del fes­ti­val ogni min­i­mo det­taglio ed è sod­dis­fat­to dell’impostazione dell’edizione che si apre saba­to prossi­mo e sot­to­lin­ea l’importanza del­la parte del­la macchi­na che sta dietro le quinte: “Sen­za una strut­tura sol­i­da e affezion­a­ta alla man­i­fes­tazione l’evento non reg­gerebbe. Basti pen­sare, a par­tire dai dipen­den­ti comu­nali, si rin­un­cia alla pro­gram­mazione delle ferie d’agosto per dedi­car­si all’organizzazione. Un gra­zie quin­di a loro, e anche ai volon­tari delle asso­ci­azioni, ai lavo­ra­tori delle imp­rese coin­volte”.
La sin­da­ca Rossana Sof­fit­ti ha così com­men­ta­to: “È pre­maturo fare bilan­ci ammin­is­tra­tivi, ma Apriti­bor­go che abbi­amo rac­colto dal pas­sato ha forte­mente carat­ter­iz­za­to il lavoro del­la giun­ta in questi due man­dati, crescen­do e acqui­s­tan­do ulte­ri­ore qual­ità. La pro­va del suc­ces­so del fes­ti­val sono anche i ten­ta­tivi di emu­lazione di varia natu­ra, ma Campiglia, per la con­for­mazione del paese lo rende dif­fi­cil­mente esporta­bile. Un gra­zie a Ter­zos­tu­dio, Masoni e i suoi col­lab­o­ra­tori sono com­pag­ni preziosi in ques­ta espe­rien­za così come l’Accademia, Vien­itelo­rac­con­to, agli stu­den­ti e alle loro famiglie che a Campiglia han­no trova­to un luo­go accogliente ric­co di oppor­tu­nità” Pros­egue la sin­da­ca: “Sul tema donne, sen­za retor­i­ca, cre­di­amo che sia inter­es­sante anche cogliere l’ occa­sione in modo del­i­ca­to sul fat­to che esistono situ­azioni com­pli­cate, insom­ma un seg­nale di atten­zione, pur essendo a un fes­ti­val”. Infine un annun­cio, come per i con­cer­ti del­la Pieve, dice Soffritti”Per il 2019 Apriti­bor­go ci sarà, per­ché lo orga­nizzer­e­mo pri­ma del­la fine leg­is­latu­ra, con l’auspicio che chi ci suc­ced­erà, anche con cam­bi­a­men­ti e adegua­men­ti, pros­egua con even­ti di alta qual­ità cul­tur­ale”.
Il diret­tore artis­ti­co Alber­to Masoni, in con­feren­za stam­pa, affer­ma: “La scelta di tem­atiz­zate il fes­ti­val nasce anche dal­la nos­tra neces­sità di creare una gab­bia entro la quale il fes­ti­val sia con­dizion­a­to e si carat­ter­izzi diven­tan­do un unicum. Ques­ta impostazione, alla quale abbi­amo volu­to dare una con­ti­nu­ità anche per i prossi­mi due anni, ci ha val­so un mag­gior con­trib­u­to da parte del Mibac. Scegliere artiste per com­porre il palinses­to del fes­ti­val sig­nifi­ca dimostrare che anche nel teatro di stra­da l’altra metà cielo gio­ca alla pari con l’emisfero maschile”.
Mas­si­mo Mat­ti­oli, il pro­fes­sore dell’Accademia di Belle Arti di Firen­ze, part­ner nell’organizzazione nel prog­et­ti for­ma­tivi affer­ma: “La nos­tra col­lab­o­razione nasce ancor pri­ma del fes­ti­val, con la cena medievale che si è evo­lu­ta fino a orig­inare un even­to di tipo diver­so, tant’è che oggi la cena è stac­ca­ta da Apriti­bor­go. Ogni anno coin­vol­giamo stu­den­ti nuovi e abbi­amo anche feli­ci ritorni. Il nos­tro grup­po è in gran parte for­ma­to da donne e anche una delle pro­tag­o­niste del­la foto del man­i­festo è una ex stu­dentes­sa del­l’Ac­cad­e­mia. In questi anni – sin­te­tiz­za Mat­ti­oli — abbi­amo cer­ca­to di fare for­mazione ed essere di sti­mo­lo per la nasci­ta delle pro­fes­sioni del teatro di stra­da”. Come ha anco­ra sot­to­lin­eato Mat­ti­oli, tra le novità si annover­a­no il cam­bi­a­men­to del­la scenografia al Del Man­ci­no dove la cor­nice las­cia pos­to ad altre soluzioni, e un lavoro a stam­pa sul fes­ti­val, in modo da doc­u­men­tarne la memo­ria, cura­to dagli stu­den­ti Gia­co­mo e Giu­lia.
Poi Pao­la Cop­pi­ni, stor­i­ca colon­na dell’associazione Vien­itelo­rac­con­to che all’Asilo Del Man­ci­no incan­ta con la sua com­pag­nia gran­di e pic­ci­ni che vi giun­gono dopo aver segui­to il per­cor­so di via delle Scuole “La stra­da è pro­tag­o­nista, le per­sone ogni anno ci aspet­tano curiose! Ogni edi­zione affidi­amo a nuovi ragazzi il com­pi­to di illus­trare rac­con­tan­do le scene, quat­tro, quest’anno, ispi­rate con i pan­ni ste­si ad asci­u­gare, la parte domes­ti­ca, la stra­da è un vero eser­cizio di comu­ni­cazione inter­per­son­ale con cui i ragazzi si mis­ura­no pos­i­ti­va­mente e vedi­amo che il rac­con­to orale è affasci­na. Per la ter­raz­za del Man­ci­no abbi­amo scel­to delle donne che pos­sono essere con­sid­er­ate delle fem­min­iste ante lit­ter­am”.
Aspet­tan­do il Fes­ti­val… Cena Medievale e Cali­ci di Stelle
In atte­sa del fes­ti­val le due ser­ate che com­ple­tano la set­ti­mana del fer­ragos­to campigliese. A cura dell’Ente Val­oriz­zazione la cena medievale in piaz­za Mazz­i­ni il 9 agos­to (info e preno­tazioni 338 3626229 e 347 6126200)e Cali­ci di Stelle del cir­cuito delle Cit­tà del vino di cui Campiglia è parte (con l’associazione Astro­fili) il 10 agos­to.

Uffi­cio stam­pa Comune di Campiglia

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