Ascolta Piombino: cambiamo la classe dirigente

· Inserito in Lettere, Vicenda Lucchini
pervenuta in redazione

PIOMBINO 29 aprile 2014 — Accor­do di Pro­gram­ma, sul­la stam­pa recen­te­mente det­to anche Accor­do Cor­nice, per­ché? Per­ché è il pri­mo di altri indis­pens­abili Accor­di suc­ces­sivi che dovran­no cucire il pri­va­to con gli inves­ti­men­ti pre­visti, che atten­zione, non sono un euro di più di quel­li sta­bil­i­ti nell’Accordo, chi­ami­amo­lo ormai “Cor­nice”. Di soli­to pri­ma si redigono i piani, in questo caso il PRRI “ Piano di Ricon­ver­sione e Riqual­i­fi­cazione Indus­tri­ale”, poi si affi­an­cano i finanzi­a­men­ti, insieme mag­a­ri a tem­pi cer­ti; sicu­ra­mente si anda­va di fret­ta. Man­cano quin­di i piani indus­tri­ali, quel­li finanziari da con­certare con il Min­is­tero del­lo Svilup­po eco­nom­i­co, man­cano i prog­et­ti di bonifi­ca da con­certare con il Min­is­tero dell’Ambiente, anche sul ver­sante por­to siamo alle ipote­si prog­et­tuali, che sono ben lon­tane dai prog­et­ti. La vicen­da Piom­bi­no, che non è solo “Luc­chi­ni”, è inizia­ta con un mantra: “ Piom­bi­no non deve chi­ud­ere”, con­di­vis­i­bile e sug­ges­ti­vo, una posizione in ogni modo rad­i­cale che non las­cia gran­di spazi di manovra per opzioni diverse dal ciclo inte­grale, infat­ti, il come non deve chi­ud­ere, nes­suno lo ha mai det­to. Non ci sono gran­di spazi di manovra, se non affi­dar­si ai tec­ni­ci d’Invitalia, noi però avrem­mo approf­itta­to dell’occasione per mod­i­fi­care il Mas­ter­plan dei por­ti per infi­lare la cantieris­ti­ca den­tro la Foce del Cor­nia, con un’infrastruttura già pre­sente, e sen­za rin­cor­rere Tir­reni­ca e Sat, e mag­a­ri anche la Pog­gio ai ven­ti San Roc­co per dare a Piom­bi­no una sec­on­da stra­da. Ora si par­la di cab­i­na di regia, ma sicu­ra­mente sarà fon­da­men­tale trarre inseg­na­men­to da ques­ta vicen­da e mod­i­fi­care pro­fon­da­mente la classe diri­gente di questo ter­ri­to­rio, sen­za pas­sare però dall’errore mador­nale del pop­ulis­mo, allo­ra cadrem­mo vera­mente nel­la brace.

Ric­car­do Gelichi, Por­tav­oce del­la Lista Civi­ca Ascol­ta Piom­bi­no

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