Asiu un disastro, Ato sud una sciagura, Tari alta

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CAMPIGLIA 3 feb­braio 2018 — Il pas­sag­gio ad Ato sud e al gestore uni­co Sei Toscana nel 2015 ha com­por­ta­to, nonos­tante le ras­si­cu­razione dei sin­daci, un notev­ole aumen­to del cos­to del servizio e quin­di del­la Tari sia per le uten­ze domes­tiche che per quelle non domes­tiche (imp­rese, com­mer­cianti, ris­tora­tori ecc). Il Comune di Campiglia ha però deciso di far gravare questo aumen­to qua­si esclu­si­va­mente sulle uten­ze non domes­tiche. Infat­ti men­tre per le abitazioni gli aumen­ti si sono aggi­rati intorno al 7–8% annui, per le imp­rese si è arrivati anche ad un incre­men­to del 50% in due anni. Per le imp­rese occorre tenere pre­sente che la quan­tità di rifiu­ti urbani prodot­ti da alcune cat­e­gorie è vera­mente esigua, pro­ducen­do qua­si esclu­si­va­mente rifiu­ti spe­ciali per i quali pagano già un cos­to di smal­ti­men­to speci­fi­co. Una spro­porzione insosteni­bile e un aumen­to ingius­ti­fi­ca­bile che han­no fat­to soll­e­vare la protes­ta di molti cit­ta­di­ni. Molti impren­di­tori, non trovan­do rispos­ta dall’amministrazione, si sono riv­olti alle forze di oppo­sizione per portare la loro voce all’interno del con­siglio comu­nale, quin­di in accor­do con il comi­ta­to “Abbas­so la Tari” che si era nel frat­tem­po cos­ti­tu­ito, abbi­amo chiesto la con­vo­cazione di un con­siglio comu­nale aper­to dove fos­sero pre­sen­ti sia un rap­p­re­sen­tante di Sei Toscana, sia un rap­p­re­sen­tante dell’Ato Sud e dove potessero parte­ci­pare le imp­rese. Il con­siglio è sta­to però nega­to dal sin­da­co. Nel frat­tem­po 50 imp­rese facen­ti parte del Comi­ta­to invi­a­vano all’amministrazione più di 50 let­tere di mes­sa in mora al Comune di Campiglia per chiedere la resti­tuzione del­la tas­sa Tari non dovu­ta.
Siamo quin­di arrivati alla pre­sen­tazione di un ordine del giorno in con­siglio comu­nale che chiede un impeg­no molto sem­plice all’amministrazione: gli aumen­ti che si sono avu­ti in questi anni siano ripar­ti­ti pro­porzional­mente tra le uten­ze domes­tiche e non domes­tiche. Quel­lo che abbi­amo volu­to rib­adire sia alle imp­rese che all’amministrazione in questo doc­u­men­to rimane il fat­to che a pre­scindere dall’equilibrio tra uten­ze domes­tiche e non, le tar­iffe Tari riman­gono ingius­ti­fi­cata­mente alte e sono il frut­to del dis­as­tro del­la ges­tione Asiu e del­la scelta folle di trasferire i Comu­ni del­la Val di Cor­nia nell’Ato sud.

Movi­men­to 5 Stelle
Comune dei Cit­ta­di­ni

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