Sottoscritto addendum al contratto di vendita tra Nardi e rebrab

Avanti con Aferpi e che dio ce la mandi buona

PIOMBINO 30 giug­no 2017 – Avan­ti con Afer­pi e che dio ce la man­di buona e sen­za ven­to. Non può che essere ques­ta la con­clu­sione cui si arri­va dopo aver let­to il comu­ni­ca­to stam­pa del min­is­tero del­lo svilup­po eco­nom­i­co che spie­ga la sot­to­scrizione, tra la pro­ce­du­ra di ammin­is­trazione stra­or­di­nar­ia del­la Luc­chi­ni e il grup­po Cevi­tal, di un “adden­dum” del con­trat­to di ven­di­ta del­la Luc­chi­ni del 30 giug­no 2015. Il comu­ni­ca­to stam­pa, che si può leg­gere sot­to inte­gral­mente, annun­cia il pro­l­unga­men­to fino al 30 giug­no 2019 del peri­o­do di sorveg­lian­za da parte degli organi del­la pro­ce­du­ra di ammin­is­trazione stra­or­di­nar­ia sul­la base di un Piano di azione che prevede il crono­pro­gram­ma dei nuovi impeg­ni. Se (sot­to­lineiamo il se) questo vuol dire che nei prossi­mi due anni Rebrab ha accetta­to di non licen­ziare o met­tere in cas­sa inte­grazione i lavo­ra­tori assun­ti e dunque di dar loro una qualche tran­quil­lità non può che essere moti­vo di sod­dis­fazione, ma l’asi­no cade imme­di­ata­mente allorché si leg­gono gli impeg­ni del Piano d’azione, che non è dato conoscere nel­la sua interez­za, ed il loro crono­pro­gram­ma. La sin­te­si offer­ta dal min­is­tero prevede che Cevital/Aferpi indi­vidui, entro il 31 otto­bre 2017, una part­ner­ship per la parte siderur­gi­ca del Prog­et­to Piom­bi­no o a pre­sentare, nel­lo stes­so ter­mine, un piano indus­tri­ale (sot­to­lineiamo un piano indus­tri­ale di cui non si esplic­i­tano le com­po­nen­ti) con evi­den­za delle fonti di finanzi­a­men­to certe (vale la pena di ricor­dare che Rebrab fino­ra ha cer­ca­to nel suo stile finanzi­a­tori in ambi­ente ban­car­io riceven­do risposte neg­a­tive). E questo sig­nifi­ca che oggi, men­tre si fir­ma l’ad­den­dum, non esiste un piano indus­tri­ale per la parte siderur­gi­ca, non esiste un part­ner indus­tri­ale e non esiste alcun finanzi­a­men­to. Cioé quel­lo che invece vol­e­va da subito il min­is­tero quan­do con­testò ad Afer­pi l’inadempimento sul­la ese­cuzione degli inves­ti­men­ti pre­visti nel pro­gram­ma indus­tri­ale.
Stes­so ragion­a­men­to per la parte logis­ti­ca e agroal­i­menta­re per le quali Afer­pi si impeg­na a pre­sentare le rel­a­tive pro­poste oper­a­tive entro sei mesi dal­la approvazione del piano siderur­gi­co.
Dunque ad oggi né piani, né prog­et­ti né finanzi­a­men­ti. Tut­to rimanda­to.
E nel­la tran­sizione la ripresa dell’attività di lam­i­nazione ad agos­to 2017 per le rotaie e ad otto­bre per barre e vergel­la, piano lib­er­azione aree (sman­tel­la­men­ti impianti pic­coli con fine lavori a set­tem­bre 2017 e asseg­nazione degli ordi­ni entro otto­bre 2017 per lo sman­tel­la­men­to di gran­di impianti, con fine lavori nell’ otto­bre 2019),  ver­i­fi­ca ad otto­bre 2017 sull’ emis­sione degli ordi­ni e suc­ces­si­va­mente ogni sei mesi a par­tire da gen­naio 2018
Tut­ti impeg­ni più volte espres­si e dichiarati e più volte dis­at­te­si e pro­ro­gati.
Ma nel comu­ni­ca­to c’è persi­no una curiosità. Sem­bra infat­ti che l’ emanazione del decre­to inter­min­is­te­ri­ale 23 giug­no 2017 autor­izzi la pros­e­cuzione dei con­trat­ti di sol­i­da­ri­età ai sen­si dell’art. 42, com­ma 3, del d.lgs.148/2015, fino alla data del 31 dicem­bre 2018 e assi­curi il man­ten­i­men­to per i lavo­ra­tori del liv­el­lo di red­di­to garan­ti­to dal con­trat­to di sol­i­da­ri­età vigente nel bien­nio 2015/ 2017. La doman­da è molto sem­plice: e allo­ra tutte le gri­da e le proteste dei giorni scor­si da cosa era­no gius­ti­fi­cati? Forse bas­ta­va una chiara ed esplici­ta tele­fona­ta del min­istro del lavoro?
Nat­u­ral­mente il comu­ni­ca­to sot­to­lin­ea che la vio­lazione di quan­to inser­i­to nell’addendum in mer­i­to alla ripresa pro­dut­ti­va, alla ricer­ca del­la part­ner­ship ed alla pre­sen­tazione del piano indus­tri­ale, cos­ti­tuirebbe grave inadem­pi­men­to di Afer­pi e quin­di causa di risoluzione espres­sa ai sen­si dell’art. 1456 c.c.. In altre parole ciò che non è sta­to fat­to ieri potrà essere fat­to domani. Come se i prob­le­mi che sono di natu­ra polit­i­ca ed eco­nom­i­ca si potessero risol­vere con stru­men­ti di natu­ra for­male.
In atte­sa di leg­gere i testi del­l’ad­de­nudm, del piano d’azione e quan­t’al­tro, se ce ne ver­rà data la pos­si­bil­ità, pub­blichi­amo di segui­to alcu­ni comu­ni­cati stam­pa.

Comu­ni­cati vari
Min­is­tero svilup­po eco­nom­i­co
Ques­ta mat­ti­na è sta­to sot­to­scrit­to tra la pro­ce­du­ra di ammin­is­trazione stra­or­di­nar­ia del­la Luc­chi­ni e il grup­po Cevi­tal un “adden­dum” al con­trat­to del 30 giug­no 2015.
L’accordo, che si è reso nec­es­sario dopo la con­tes­tazione ad Afer­pi dell’inadempimento sul­la ese­cuzione degli inves­ti­men­ti pre­visti nel pro­gram­ma indus­tri­ale, prevede in sin­te­si:

  1. il pro­l­unga­men­to fino al 30 giug­no 2019 del peri­o­do di sorveg­lian­za da parte degli organi del­la Pro­ce­du­ra di ammin­is­trazione stra­or­di­nar­ia, sul­la base di un Piano di azione che prevede il crono­pro­gram­ma dei nuovi impeg­ni;
  2. l’impegno di Cevital/Aferpi, a indi­vid­uare, entro il 31 otto­bre 2017, una part­ner­ship per la parte siderur­gi­ca del Prog­et­to Piom­bi­no o a pre­sentare, nel­lo stes­so ter­mine, un piano indus­tri­ale con evi­den­za delle fonti di finanzi­a­men­to certe;
  3. l’impegno di Afer­pi a ripren­dere l’attività pro­dut­ti­va con le tem­p­is­tiche del Piano di Azione che prevede:

per la parte siderur­gi­ca
la ripresa dell’attività di lam­i­nazione ad agos­to 2017 per le rotaie e ad otto­bre per barre e vergel­la
piano lib­er­azione aree: sman­tel­la­men­ti impianti pic­coli con fine lavori a set­tem­bre 2017 e asseg­nazione degli ordi­ni entro otto­bre 2017 per lo sman­tel­la­men­to di gran­di impianti, con fine lavori nell’ otto­bre 2019
la ver­i­fi­ca ad otto­bre 2017 sull’ emis­sione degli ordi­ni e suc­ces­si­va­mente ogni sei mesi a par­tire da gen­naio 2018

per la parte Logis­ti­ca e Agroal­i­menta­re
Afer­pi si impeg­na a pre­sentare le rel­a­tive pro­poste oper­a­tive entro sei mesi dal­la approvazione del Piano siderur­gi­co

La vio­lazione di quan­to inser­i­to nell’Addendum in mer­i­to alla ripresa pro­dut­ti­va, alla ricer­ca del­la part­ner­ship ed alla pre­sen­tazione del piano indus­tri­ale, cos­ti­tuirebbe grave inadem­pi­men­to di Afer­pi e quin­di causa di risoluzione espres­sa ai sen­si dell’art. 1456 c.c.
L’Addendum tiene con­to del­la emanazione del decre­to inter­min­is­te­ri­ale in data 23 giug­no 2017 che autor­iz­za la pros­e­cuzione dei con­trat­ti di sol­i­da­ri­età ai sen­si dell’art. 42, com­ma 3, del d.lgs.148/2015 fino alla data del 31 dicem­bre 2018, con man­ten­i­men­to per i lavo­ra­tori del liv­el­lo di red­di­to garan­ti­to dal con­trat­to di sol­i­da­ri­età vigente nel bien­nio 2015/ 2017.

Comune di Piom­bi­no
Oggi ven­erdì 30 giug­no alle ore 12 si è svolto pres­so il min­is­tero del­lo svilup­po eco­nom­i­co un incon­tro su Afer­pi. Alla riu­nione han­no parte­ci­pa­to, oltre al sin­da­co di Piom­bi­no Mas­si­mo Giu­liani e al suo vice Ste­fano Fer­ri­ni, il min­istro del­lo svilup­po eco­nom­i­co Car­lo Cal­en­da e il vice min­istro Tere­sa Bel­lano­va, il respon­s­abile del­l’uf­fi­cio verten­ze del Mise Giampi­etro Cas­tano, il com­mis­sario stra­or­di­nario Piero Nar­di, il pres­i­dente del­la regione toscana Enri­co Rossi e il suo con­sigliere per il Lavoro Gian­fran­co Simonci­ni e le rap­p­re­sen­tanze sin­da­cali nazion­ali e ter­ri­to­ri­ali.
I pre­sen­ti sono sta­ti infor­mati del­la fir­ma, avvenu­ta alle ore 10, del­l’ad­den­dum al con­trat­to del 30 giug­no 2015 tra la pro­ce­du­ra stra­or­di­nar­ia del­la Luc­chi­ni e il grup­po Cevi­tal. La riu­nione è sta­ta l’oc­ca­sione per appro­fondire con isti­tuzioni e sin­da­cati ter­mi­ni e por­ta­ta del­l’ac­cor­do.
“L’ad­den­dum – affer­mano Giu­liani e Fer­ri­ni – ha il pre­gio di trac­cia­re un per­cor­so molto strin­gente che prevede come Rebrab deb­ba pre­sentare, entro il 31 otto­bre 2017, un piano indus­tri­ale con un part­ner indus­tri­ale per la parte siderur­gi­ca oppure pre­sen­ti un piano correda­to da fonti di finanzi­a­men­to certe”.
L’ad­den­dum sta­bilisce infat­ti che nel frat­tem­po Afer­pi si impeg­ni a ripren­dere l’at­tiv­ità pro­dut­ti­va con le tem­p­is­tiche del Piano di Azione che prevede per la parte siderur­gi­ca, come evi­den­zia una nota uffi­ciale del min­is­tero del­lo svilup­po eco­nom­i­co, la ripresa del­l’at­tiv­ità di lam­i­nazione ad agos­to 2017 per le rotaie e ad otto­bre per barre e vergel­la; un piano di lib­er­azione delle aree, ossia sman­tel­la­men­ti di impianti pic­coli con fine lavori a set­tem­bre 2017 e l’asseg­nazione degli ordi­ni entro otto­bre 2017 per lo sman­tel­la­men­to di gran­di impianti, con fine lavori ad otto­bre 2019.
In più è fis­sa­ta una ver­i­fi­ca ad otto­bre 2017 sul­l’e­mis­sione degli ordi­ni e suc­ces­si­va­mente ogni sei mesi a par­tire da gen­naio 2018.
Per la parte logis­ti­ca e agroal­i­menta­re l’azien­da dovrà impeg­nar­si a pre­sentare le rel­a­tive pro­poste oper­a­tive entro sei mesi dal­la approvazione del piano siderur­gi­co.
In caso di vio­lazione di quan­to sta­bil­i­to nel­l’Ad­den­dum (in mer­i­to alla ripresa pro­dut­ti­va, ricer­ca del­la part­ner­ship e pre­sen­tazione del piano indus­tri­ale) Afer­pi sarà con­sid­er­a­ta grave­mente inadem­pi­ente, con la con­seguente risoluzione del con­trat­to.
“Una pos­si­bil­ità – sot­to­lin­eano sin­da­co e vicesin­da­co – assi­cu­ra­ta anche dal raf­forza­men­to dei poteri di con­trol­lo del com­mis­sario stra­or­di­nario, gra­zie alla recente approvazione del Decre­to Mez­zo­giorno”.
Sul fronte delle ret­ribuzioni, viene con­fer­ma­to quan­to già emer­so durante il comi­ta­to esec­u­ti­vo per l’at­tuazione del­l’Ac­cor­do di pro­gram­ma del­lo scor­so 28 giug­no: viene quin­di assi­cu­ra­ta ai lavo­ra­tori la stes­sa ret­ribuzione (con i rel­a­tivi trat­ta­men­ti acces­sori pre­visti dal con­trat­to) garan­ti­ta dai vec­chi con­trat­ti di sol­i­da­ri­età fino alla fine del 2018.
“Si trat­ta di un per­cor­so che mette in sicurez­za i lavo­ra­tori e che, al con­tem­po, per­me­tte all’azien­da , se ne avrà nat­u­ral­mente le capac­ità come anche noi aus­pichi­amo, di dimostrare la conc­re­ta attuazione del piano indus­tri­ale. Sebbene non sia anco­ra una soluzione defin­i­ti­va alla vicen­da – pros­eguono – oggi è sta­to defini­to un quadro chiaro del per­cor­so da intrapren­dere. In questo per­cor­so il min­istro Cal­en­da e il vice min­istro Bel­lano­va si sono impeg­nati a seguire l’e­volver­si del piano step by step. E noi fare­mo lo stes­so”.
Infine, durante l’in­con­tro la Regione e il Comune han­no pos­to di nuo­vo l’at­ten­zione sui cir­ca 30 mil­ioni disponi­bili per politiche attive del lavoro, non essendo sta­ti spe­si dal­la Regione negli anni 2015 e 2016 e adesso rien­trati nel­la disponi­bil­ità del­l’Inps.
“La Regione – con­cludono Giu­liani e Fer­ri­ni – si è dimostra­ta atti­va da sem­pre su questo fronte e non vogliamo subire i ritar­di nel­la ren­di­con­tazione dei sol­di uti­liz­za­ti dalle altre realtà region­ali”.
Per questo moti­vo il min­is­tero del lavoro ha assi­cu­ra­to che darà una rispos­ta in mer­i­to al per­cor­so per l’u­ti­liz­zo dei 30 mil­ioni nel­l’in­con­tro in pre­vi­sione nei pri­mi giorni del mese di luglio.

Regione Toscana 1
“Pen­so che la fir­ma sul­l’ad­den­dum pos­ta sta­mani con­sen­ta di fare pun­to e a capo in una vicen­da com­p­lessa, e di dare certezze ai lavo­ra­tori che ieri han­no gius­ta­mente fat­to sen­tire la loro protes­ta. Il nos­tro obi­et­ti­vo deve essere quel­lo di tornare a pro­durre acciaio e non si può pre­scindere dal­l’ac­cen­sione del forno elet­tri­co. Da parte nos­tra con­tin­uer­e­mo ad impeg­nar­ci su tutte le ques­tioni sulle quali pos­si­amo dare il nos­tro con­trib­u­to: da quelle urban­is­tiche, alle boni­fiche, all’u­ti­liz­zo dei fon­di europei”.
È  questo il com­men­to a cal­do del pres­i­dente del­la Regione Toscana, Enri­co Rossi, al ter­mine del­l’in­con­tro che ha avu­to ques­ta mat­ti­na a Roma al Min­is­tero del­lo svilup­po eco­nom­i­co sulle prospet­tive di Afer­pi e del suo piano indus­tri­ale per Piom­bi­no, pre­sen­ti il min­istro Car­lo Cal­en­da, il sin­da­co Mas­si­mo Giu­liani e i rap­p­re­sen­tan­ti delle orga­niz­zazioni sin­da­cali nazion­ali e locali oltre a quel­li del Min­is­tero del lavoro.
Nel cor­so del suo inter­ven­to il pres­i­dente Rossi ha rin­no­va­to la richi­es­ta di sbloc­co dei 30 mil­ioni di euro des­ti­nati alla Toscana e alle sue politiche attive per il lavoro, che ver­reb­bero imp­ie­gati tra l’al­tro per for­mare i lavo­ra­tori  del com­pren­so­rio piom­bi­nese. Ha poi pos­to nuo­va­mente la ques­tione del com­ple­ta­men­to del­la bretel­la stradale per la quale ha det­to di atten­dere i 50 mil­ioni di euro promes­si dal Min­is­tero dei trasporti e dal­l’Anas.
“Rib­adis­co infine — ha con­clu­so Rossi — che per Piom­bi­no servirebbe anche un impeg­no del Gov­er­no che con­sista in una pres­sione sulle banche affinché con­cedano a chi vuole inve­stire i finanzi­a­men­ti richi­esti e atte­si. E noi ques­ta pres­sione con­tin­uer­e­mo, gar­bata­mente, ad eserci­tar­la”.

Regione Toscana 2 
“In ques­ta vicen­da si è indub­bi­a­mente per­so tem­po e ci sono sta­ti ritar­di da parte di Afer­pi. Per me però è sem­pre sta­ta chiara la volon­tà di Rebrab di real­iz­zare l’ac­cor­do del 2015. Oggi questo adden­dum mi con­vince, per­ché fis­sa tappe pre­cise per la ripresa del­l’at­tiv­ità pro­dut­ti­va, per gli inves­ti­men­ti, per l’at­tuazione di quan­to pre­vis­to dal piano finanziario, sta­bilen­do un nuo­vo tra­guar­do per la fine del prossi­mo otto­bre. E mi con­vince anche per­ché dà garanzie ai lavo­ra­tori”.
Il pres­i­dente del­la Regione Toscana, Enri­co Rossi, tor­na sul­la vicen­da Piom­bi­no — Cevi­tal — Afer­pi, per com­pletare il suo pen­siero.
“Il piano indus­tri­ale di Afer­pi — aggiunge — al momen­to è l’u­ni­co che con­sente di occu­pare tut­ti i lavo­ra­tori. Altre ipote­si analoghe al momen­to non sono in cam­po. Mi pare poi inter­es­sante, rispet­to alle attuali dif­fi­coltà finanziarie del­l’im­pre­sa, che le sia data la pos­si­bil­ità di trovare part­ner capaci di sosten­er­la. Questo raf­forza la volon­tà di real­iz­zare il prog­et­to indus­tri­ale”.
Dopo aver espres­so apprez­za­men­to per il lavoro svolto dal Gov­er­no, Rossi ha infine osser­va­to come “impor­tan­tis­sime” siano state le lotte dei lavo­ra­tori.

Fim-Fiom-Uilm . Rsu Afer­pi — Piom­bi­no Logis­tics
Ter­mi­na­to incon­tro al Mise fra le Orga­niz­zazioni Sin­da­cali e Il Min­istro del­lo Svilup­po eco­nom­i­co Car­lo Cal­en­da. Il min­istro ci ha infor­ma­to del­la fir­ma dell’ adden­dum fra Afer­pi e l’am­min­is­trazione stra­or­di­nar­ia avvenu­ta sta­mat­ti­na. Gli ele­men­ti che carat­ter­iz­zano tale adden­dum sono di natu­ra sia tem­po­rale che sostanziale. Viene pro­l­un­ga­ta fino al 30 giug­no 2019 il peri­o­do di sorveg­lian­za e tutela dei lavo­ra­tori da parte degli organi del­la pro­ce­du­ra. Per quan­to riguar­da la con­ti­nu­ità pro­dut­ti­va viene impos­to a Afer­pi a agos­to 2017 la riparten­za del treno rotaie e ad otto­bre per barre e vergel­la. Entro il 31 otto­bre cevi­tal deve impeg­nar­si o ad indi­vid­uare una part­ner­ship per la parte siderur­gi­ca del prog­et­to di Piom­bi­no o in alter­na­ti­va a pre­sentare il finanzi­a­men­to del piano correda­to dalle dichiarazioni di impeg­no dei sogget­ti finanzi­a­tori. . Cevi­tal deve impeg­nar­si a ter­minare gli sman­tel­la­men­ti dei pic­coli inter­ven­ti entro set­tem­bre 2017. E per i gran­di impianti è nec­es­sario l’asseg­nazione ordi­ni entro il 2017 e fine lavori a otto­bre 2019. Per quan­to riguar­da la parte logis­ti­ca agroal­i­menta­re afer­pi si impeg­na a pre­sentare i piani indus­tri­ali entro sei mesi dal­l’ap­provazione del piano siderur­gi­co. Questi ele­men­ti se non ottem­perati saran­no ogget­to di rescis­sione del con­trat­to. Per quan­to riguar­da l’am­mor­tiz­za­tore sociale sarà eroga­to fino al 31/12/2018 con la pos­si­bil­ità di pro­rog­a­r­lo per altri 18 mesi con le stesse carat­ter­is­tiche salar­i­ali del con­trat­to di sol­i­da­ri­età che abbi­amo avu­to fino al 30 giug­no 2017. Inoltre il Min­is­tero ci con­fer­ma che l’azien­da può antic­i­pare l’in­te­grazione salar­i­ale così come è sem­pre sta­to fat­to. Per quan­to riguar­da i det­tagli del­la adden­dum e del­l’in­con­tro del MISE diamo appun­ta­men­to ai lavo­ra­tori all’assem­blea che si ter­rà stasera davan­ti alla portine­r­ia cen­trale alle ore 20:00.

UGL
“I lavo­ra­tori dell’ex Luc­chi­ni e dell’intero indot­to han­no bisog­no di certezze. Ben ven­ga l’addendum al con­trat­to del 30 giug­no 2015 sot­to­scrit­to tra il com­mis­sario stra­or­di­nario dell’azienda e il grup­po Cevi­tal affinché quest’ultimo si impeg­ni ad indi­vid­uare, entro il 31 otto­bre 2017, una part­ner­ship per la parte siderur­gi­ca del prog­et­to Piom­bi­no o a pre­sentare, nel­lo stes­so ter­mine, un piano indus­tri­ale”.
Così Anto­nio Spera, seg­re­tario gen­erale dell’Ugl Metalmec­ca­ni­ci, al ter­mine dell’incontro di oggi al Mise, a cui ha parte­ci­pa­to insieme a Daniele Frances­can­geli, seg­re­tario nazionale dell’Ugl Metalmec­ca­ni­ci con del­e­ga alla Siderur­gia e Sab­ri­na Nigro, seg­re­tario provin­ciale Ugl Metalmec­ca­ni­ci Piom­bi­no.
“Chiedi­amo di conoscere nei det­tagli – pros­egue Spera – i pun­ti car­di­ni dell’addendum e, in tem­pi stret­ti, avere un nuo­vo con­fron­to con il gov­er­no”.
“Uni­ca pri­or­ità – pros­egue il sin­da­cal­ista – è che si con­tinui a pro­durre acciaio in questo sito e che non vengano meno gli impeg­ni pre­si dal grup­po. Non ser­vono solo ras­si­cu­razioni ma un piano di rilan­cio chiaro per tut­to l’indotto. Le garanzie van­no estese all’intero uni­ver­so lavo­ra­ti­vo che ruo­ta attorno ad Afer­pi”.
“Impor­tante – con­clude – che per tut­ti i lavo­ra­tori e nei prossi­mi 18 mesi, si pas­si dal con­trat­to di sol­i­da­ri­età alla Cigs con man­ten­i­men­to del liv­el­lo di red­di­to garan­ti­to dal con­trat­to di sol­i­da­ri­età vigente nel bien­nio 2015–2017”.

 Fim Cisl
Oggi reg­is­tri­amo dopo mesi di mobil­i­tazione del sin­da­ca­to, dei lavo­ra­tori con il sosteg­no del­la cit­tà e del ter­ri­to­rio, un impor­tante pas­so in avan­ti per il futuro del­l’ac­ciaio di Piom­bi­no ñ sostiene il seg­re­tario nazionale Fim Cisl Nico­la Alber­ta e del coor­di­na­tore nazionale Fim-Cisl Faus­to Fagi­oli — una sfi­da dif­fi­cile ma pos­si­bile. Il Min­is­tero ha ottenu­to impeg­ni giuridica­mente vin­colan­ti da Cevi­tal, che sono coer­en­ti con quan­to richiesto dal sin­da­ca­to e dai lavo­ra­tori; a par­tire dal riavvio delle linee di lam­i­nazione entro líes­tate e il rein­ser­i­men­to dei lavo­ra­tori con una dimin­uzione degli ammor­tiz­za­tori. Men­tre sul piano degli inves­ti­men­ti Cevi­tal deve dare segui­to impeg­ni pre­si in sede min­is­te­ri­ale che siano coer­en­ti con il piano indus­tri­ale sia su quel­lo che riguar­da gli impianti, il forno elet­tri­co e líarea di pro­duzione. Ora bisogna con­tin­uare su ques­ta stra­da rispet­tan­do tem­pi e gli impeg­ni per garan­tire una prospet­ti­va di svilup­po all’ac­ciaio di Piom­bi­no, all’in­dot­to e a tut­to il ter­ri­to­rio.
Intan­to ieri sera di ritorno da Roma si sono svolte le assem­blee ai lavo­ra­tori per met­ter­li al cor­rente dei risul­tati del­l’in­con­tro al Mise. Con la pro­ro­ga del­la sorveg­lian­za del gov­er­no per altri due anni e dopo aver mes­so in sicurez­za i lavo­ra­tori ora per la verten­za Afer­pi, per l’in­dot­to per un intero ter­ri­to­rio inizia una fase nuo­va con tante dif­fi­coltà ma più certezze.

Cevi­tal, Afer­pi e Piom­bi­no Logis­tics
Comu­ni­cano che ques­ta mat­ti­na, dopo appro­fon­di­ta dis­cus­sione, è sta­to sot­to­scrit­to tra la pro­ce­du­ra di Ammin­is­trazione Stra­or­di­nar­ia del­la Luc­chi­ni e Luc­chi­ni Servizi e le aziende del Grup­po Cevi­tal un “Adden­dum” al con­trat­to pre­lim­inare ed al con­trat­to di ces­sione dei com­p­lessi azien­dali Luc­chi­ni Piom­bi­no, del ramo Vertek Piom­bi­no e del ramo Luc­chi­ni Servizi del 30 giug­no 2015.
L’accordo, che si è reso nec­es­sario a segui­to di un’esplicita richi­es­ta del Min­is­tero del­lo Svilup­po Eco­nom­i­co, sta­bilisce una pro­ro­ga all’attività di sorveg­lian­za da parte degli organi del­la Pro­ce­du­ra di ammin­is­trazione stra­or­di­nar­ia per ulte­ri­ori 24 mesi a par­tire dal 1° Luglio 2017.
Al fine di man­tenere la con­ti­nu­ità oper­a­ti­va e gli impeg­ni occu­pazion­ali sul sito di Piom­bi­no, Cevi­tal, che ave­va già impeg­na­to 100 mil­ioni di euro, ha sbloc­ca­to un finanzi­a­men­to sup­ple­mentare di cir­ca 50 Mil­ioni di euro; tale impor­tante sfor­zo seg­na la non dis­cutibile volon­tà di sostenere lo svilup­po eco­nom­i­co e sociale del ter­ri­to­rio e del­la regione.
Questo ulte­ri­ore ed imme­di­a­to impeg­no per­me­t­terà fin dal mese di agos­to 2017 di assi­cu­rare la con­ti­nu­ità del­la pro­duzione.
Con­tes­tual­mente alla pro­ro­ga dell’attività di vig­i­lan­za, è sta­ta con­fer­ma­ta la cop­er­tu­ra salar­i­ale con uno speci­fi­co ammor­tiz­za­tore sociale a favore dei dipen­den­ti Afer­pi e Piom­bi­no Logis­tics.
Rispet­to alle voci che si stan­no dif­fonden­do in mer­i­to alla pro­ro­ga del con­trat­to di Sol­i­da­ri­età a segui­to dell’incontro odier­no pres­so le sedi del Min­is­tero del­lo Svilup­po Eco­nom­i­co, l’Azienda dichiara che riguar­do ai cri­teri applica­tivi dell’ammortizzatore sociale for­mal­mente autor­iz­za­to, si atter­rà a quan­to pre­vis­to dal Decre­to 99553 del 23 giug­no scor­so e dal­la Cir­co­lare 3 del Min­is­tero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 13/2/2017 al pun­to 3.3.

(Foto di Pino Bertel­li)

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