Bartalesi: il potere è mio e lo gestisco io

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CAMPIGLIA 25 feb­braio 2016 — Il Comi­ta­to per Campiglia ha let­to con buon­u­more le parole dell’ asses­sore Vito Bar­tale­si che giu­di­ca “dis­in­for­mate o stru­men­tali, e persi­no pre­ven­tive” le critiche del Comi­ta­to che usa “ l’ur­ban­is­ti­ca per una rib­al­ta medi­at­i­ca o per­son­ale“ in quan­to fat­to da “pseudoam­bi­en­tal­isti che indi­vid­u­ano nel nos­tro ter­ri­to­rio una situ­azione di emer­gen­za ambi­en­tale”.
A parte il fat­to che l’asses­sore si esprime con la solite arro­gan­ti frasi fat­te del politi­co di pro­fes­sione che vive sec­on­do il prin­ci­pio “il potere è mio e lo gestis­co io” (ma quel­li sono suoi prob­le­mi di comu­ni­cazione ed edu­cazione), al Comi­ta­to e a molti cit­ta­di­ni inter­essereb­bero delle risposte più cir­costanzi­ate e pre­cise su quan­ti posti di lavoro sicuri ver­ran­no creati, sulle speci­fiche azioni che l’Am­min­is­trazione comu­nale  dice di vol­ere met­tere in atto per non far morire un’al­tra parte del tes­su­to com­mer­ciale di Ven­tu­ri­na, sul per­ché sem­bra data per scon­ta­ta l’ap­provazione di vari­anti e se ver­ran­no difese stren­u­a­mente tutte o solo alcune.
In tal sen­so il Comi­ta­to chiede all’assessore di atti­vare un incon­tro pub­bli­co con la popo­lazione sui temi delle vari­anti per non ridurre il con­fron­to al solo Con­siglio comu­nale dove, sem­pre in base al prin­ci­pio de “il potere è mio e lo gestis­co io”, il dibat­ti­to e il con­fron­to di idee non esiste qua­si mai e sui temi nodali viene solo dato spazio al numero dei con­siglieri con il risul­ta­to inevitabile che quel che vuole il sin­da­co viene sem­pre fat­to in base al prin­ci­pio del­la autocrazia trav­es­ti­ta da fal­sa democrazia.
In mer­i­to al prob­le­ma del­la situ­azione ambi­en­tale e quin­di anche del pae­sag­gio rurale, l’asses­sore Bar­tale­si con­fonde il sig­ni­fi­ca­to di ambi­en­tal­is­mo, o più pre­cisa­mente del neo-ambi­en­tal­is­mo come defini­to da Alber­to Asor Rosa, con la sem­plice tutela dei lim­i­ti di inquina­men­to del suo­lo, del­l’ac­qua, del ter­reno, del­l’in­quina­men­to sonoro ecc., dei quali per altro già si occu­pa l’ARPAT sen­za bisog­no del Bar­tale­si.
Se invece nel­la paro­la ambi­ente ci met­ti­amo anche il pae­sag­gio con tut­ti i sig­ni­fi­cati dati alla paro­la dal P.I.T. con valen­za di Piano pae­sag­gis­ti­co, che come ammin­is­tra­tore è obbli­ga­to a rispettare, è un pò dif­fi­cile dire che a Campiglia, mar­to­ri­a­ta dalle cave come le vedi­amo, non ci sia una situ­azione di emer­gen­za ambi­en­tale.
Il tur­is­mo va avan­ti gra­zie all’im­peg­no dei con­dut­tori di agri­t­ur­is­mi e aziende agri­cole che cer­cano di ovviare con la loro pro­fes­sion­al­ità ad un pae­sag­gio rov­ina­to in maniera molto evi­dente per le annose scelte politiche del­l’Am­min­is­trazione di Campiglia e in par­ti­co­lare del­l’asses­sore Vito Bar­tale­si che da anni già da Con­sigliere provin­ciale, ha sem­pre sostenu­to a spa­da trat­ta un’e­cono­mia basa­ta sul­l’at­tiv­ità di cava nel campigliese e che ha approva­to un Piano provin­ciale delle attiv­ità estrat­tive basato su dati fasul­li e inat­tuali e su ind­i­rizzi al dir poco dis­as­trosi.
Pen­si anche l’asses­sore ai risul­tati del­l’in­con­tro avvenu­to a Terre del­l’Etruria tra oper­a­tori del­l’A­gri­coltura, asses­sore regionale, fun­zionari region­ali, Ansel­mi e Sof­frit­ti, dove alcu­ni inter­ven­ti del pub­bli­co e del­lo stes­so asses­sore han­no par­la­to di sem­pli­fi­cazione buro­cratiche.
In questo sen­so il Comune di Campiglia deve provvedere imme­di­ata­mente a fare la sua parte mod­i­f­i­can­do le Norme Tec­niche del Rego­la­men­to urban­is­ti­co che per quan­to riguar­da gli inter­ven­ti in aree rurali con­tiene norme far­ragi­nose, mal descritte e trop­po com­p­lesse, già denun­ci­ate come tali nelle osser­vazioni al Rego­la­men­to Urban­is­ti­co, che si trasfor­mano in un cos­to ecces­si­vo in ter­mi­ni di tem­po tolto al lavoro e in ter­mi­ni di spese pro­fes­sion­ali insosteni­bili spe­cial­mente per i pic­coli impren­di­tori.

Comi­ta­to per Campiglia

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