Tutto bene per la riconversione, parola di Presidente

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 12 giug­no 2017  — Pub­blichi­amo di segui­to il comu­ni­ca­to stam­pa emes­so dal Pres­i­dente del­la Regione Toscana, Enri­co Rossi, al ter­mine del­la riu­nione  del comi­ta­to esec­u­ti­vo che pre­sidia o dovrebbe pre­sidiare l’at­tuazione del  prog­et­to di ricon­ver­sione e riqual­i­fi­cazione indus­tri­ale del­l’area di Piom­bi­no approva­to con un accor­do di pro­gram­ma  nel 2015. Fran­ca­mente c’è da rimanere stupi­ti, se non scon­cer­tati, delle note entu­si­as­tiche con­tenute nel comu­ni­ca­to dato che la realtà, come abbi­amo doc­u­men­ta­to in molti arti­coli di Stile libero di cui diamo alcu­ni pic­coli rifer­i­men­ti di segui­to,  appare ben diver­sa e pre­oc­cu­pante. Del resto il fat­to stes­so che si mescoli la descrizione delle cose già fat­te (a parere del Pres­i­dente) con il pre­an­nun­cio di cose e stu­di che ver­ran­no ne è la tes­ti­mo­ni­an­za più probante.
Suc­ces­si­va­mente è sta­to emana­to anche un comu­ni­ca­to stam­pa del Sin­da­co di Piom­bi­no, Mas­si­mo Giu­liani, il cui tono si allinea con quel­lo del Pres­i­dente, per il quale val­go­no le stesse con­sid­er­azioni già svolte.

Arti­coli cor­re­lati
Nav­iglio da rot­ta­mare: un busi­ness tut­to in sali­ta
Pro­to­col­li, accor­di, decla­mazioni ma sostan­za poca
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Comu­ni­ca­to stam­pa del Pres­i­dente del­la Regione Toscana
Avan­ti con il prog­et­to di ricon­ver­sione e riqual­i­fi­cazione indus­tri­ale del­l’area di Piom­bi­no, al cen­tro degli accor­di del 2014. Il pun­to è sta­to fat­to sta­mani al Min­is­tero del­lo svilup­po eco­nom­i­co, dove si è riu­ni­to il comi­ta­to esec­u­ti­vo che com­prende Regione, Provin­cia, Comune, Agen­zia del demanio, Autorità por­tuale, Invi­talia e tut­ti i min­is­teri a vario tito­lo coin­volti. Delle boni­fiche (50 mil­ioni des­ti­nati per lo più all’in­ter­ven­to sul­la fal­da) e del prog­et­to indus­tri­ale Afer­pi nel­l’area ex Luc­chi­ni si par­lerà invece più spec­i­fi­cata­mente nel cor­so di una riu­nione, sem­pre del­lo stes­so comi­ta­to, già con­vo­ca­ta per il 28 giug­no.
Le notizie pos­i­tive riguardano i pro­to­col­li di inse­di­a­men­to, ovvero le aziende che han­no deciso di inve­stire e rilan­cia­re le attiv­ità indus­tri­ali sul ter­ri­to­rio. “La parte regionale sta mar­cian­do – spie­ga il pres­i­dente del­la Toscana, Enri­co Rossi — . Si creer­an­no in questo modo, gra­zie a 32 mil­ioni investi­ti dal­la Regione, 140 posti di lavoro”. Ed altri a cas­ca­ta se ne potreb­bero ulte­ri­or­mente creare. Al riguar­do sarà dato incar­i­co ad Irpet, l’is­ti­tu­to di pro­gram­mazione eco­nom­i­ca del­la Regione, di uno stu­dio speci­fi­co.
Altri venti­nove posti di lavoro si deter­min­er­an­no gra­zie ai 20 mil­ioni investi­ti dal min­is­tero, attra­ver­so Invi­talia. “Purtrop­po in quest’ul­ti­mo caso il ricor­so al Tar da parte di un con­cor­rente sta bloc­can­do la grad­u­a­to­ria già chiusa de mesi – aggiunge anco­ra Rossi – L’indi­cazione unanime del tavo­lo è sta­ta quel­lo di trovare un modo per velo­ciz­zare il più pos­si­bile i tem­pi”.
Certezze su Naspi e le risorse residue del­la cas­sa inte­grazione
“Abbi­amo chiesto certez­za anche sul­lo sbloc­co dei 30 mil­ioni di euro des­ti­nati al piano inte­gra­to per l’oc­cu­pazione, risorse del­la Regione residue del­la cas­sa inte­grazione in dero­ga dal 2014 al 2016 e di cui ave­va­mo già par­la­to con il min­istro Polet­ti” aggiunge il pres­i­dente del­la Toscana.
L’in­ter­ven­to riguar­da una platea poten­ziale di cinquemi­la lavo­ra­tori, non tut­ti chiara­mente nel­l’area di crisi di Piom­bi­no, e l’o­bi­et­ti­vo – con un mix di stru­men­ti che spaziano dalle politiche attive alle inden­nità di parte­ci­pazione e gli incen­tivi occu­pazion­ali – è favorire il rien­tro nel mer­ca­to del lavoro dei dis­oc­cu­pati op di comunque un lavoro non ce l’ha attra­ver­so l’ac­qui­sizione di nuove com­pe­ten­ze o man­tenere ed accrescere quelle già posse­dute.
Le mis­ure si affi­an­cano nat­u­ral­mente a quelle ordi­nari già messe in cam­po dal­la Regione, che tra avvisi per l’oc­cu­pazione e lavori di pub­bli­ca util­ità han­no già per­me­s­so, dal 2015 ad oggi, han­no già inter­es­sato una ses­san­ti­na di lavo­ra­tori.
Altra ques­tione su cui è sta­to sol­lecita­to con urgen­za un inter­ven­to chiar­i­fi­ca­tore riguar­da l’ap­pli­cazione del­la Naspi, stru­men­to che ha sos­ti­tu­ito i prece­den­ti sus­si­di des­ti­nati ai dis­oc­cu­pati ma che rischia di penal­iz­zare i lavo­ra­tori che han­no lavo­ra­to per qualche peri­o­do rispet­to a quel­li che han­no godu­to del­la cas­sa inte­grazione a zero ore.
Demolizioni e rifit­ting navale, si parte a set­tem­bre
Notizie pos­i­tive, infine, anche per quan­to per quan­to riguar­da l’area di Col­ma­ta, l’al­tra area indus­tri­ale del­la cit­tà oltre a quel­la ex Luc­chi­ni, e gli inves­ti­men­ti di Gen­er­al Elec­tric e Piom­bi­no indus­trie marit­time. Pim, il polo di demolizioni e rifit­ting navale già con un accor­do, siglato negli anni scor­si, che prevede una commes­sa di trentaquat­tro unità del­la Mari­na da sman­tel­lare, avvierà infat­ti la pro­pria attiv­ità a set­tem­bre: 14 mil­ioni di inves­ti­men­ti e almeno un centi­naio di lavo­ra­tori che potreb­bero crescere nel tem­po. GE invece, la multi­nazionale amer­i­cana, pun­terebbe,  a par­tire entro dicem­bre 2018, con l’assem­blag­gio e test­ing dei gran­di mod­uli indus­tri­ali a cui sarebbe des­ti­na­to lo sta­bil­i­men­to di Piom­bi­no. La pro­ce­du­ra di inse­di­a­men­to è anco­ra in cor­so:  anche in questo caso 80–100 occu­pati pos­si­bili, che con le prime commesse potreb­bero salire a tre­cen­tocinquan­ta. Sta­mani è arriva­ta anche una buona notizia riguar­do la garanzia del­l’al­ta ten­sione richi­es­ta, che ver­rebbe garan­ti­ta attra­ver­so la cen­trale elet­tri­ca già esistente.
La Regione alla fine ha approf­itta­to del­l’in­con­tro   anche per sol­lecitare il min­is­tero del­lo svilup­po eco­nom­i­co affinché ven­ga con­vo­ca­to il tavo­lo sul­l’in­dot­to promes­so dal­la vicem­i­nistro  Bel­lano­va ai sin­da­cati e ad oggi non atti­va­to.

Comu­ni­ca­to stam­pa del Sin­da­co di Piom­bi­no
Si è svolto ques­ta mat­ti­na al Min­is­tero del­lo Svilup­po Eco­nom­i­co il Comi­ta­to esec­u­ti­vo dell’Accordo di Pro­gram­ma sot­to­scrit­to nel 2014, per una ver­i­fi­ca del suo sta­to di attuazione e un aggior­na­men­to sulle diverse mis­ure pre­viste dall’Accordo.
Pre­sen­ti la Regione Toscana, con il pres­i­dente Rossi e il con­sigliere regionale Gian­ni Ansel­mi, il Comune di Piom­bi­no, con il sin­da­co Giu­liani, il vicesin­da­co Ste­fano Fer­ri­ni e l’architetto Camil­la Cer­ri­na Fer­oni diri­gente del set­tore Pro­gram­mazione e Con­trol­lo, l’on. Sil­via Velo sot­toseg­re­tario al Min­is­tero dell’Ambiente, rap­p­re­sen­tan­ti del Min­is­tero delle Infra­strut­ture e Trasporti e di Invi­talia, il pres­i­dente del­la Port Author­i­ty Ste­fano Corsi­ni.
“L’incontro è servi­to a definire nuove modal­ità di ges­tione dell’Accordo di Pro­gram­ma – ha det­to il sin­da­co – e a fare il pun­to sui temi cru­ciali del ter­ri­to­rio: boni­fiche, 398, prob­lem­atiche dell’indotto, inse­di­a­men­ti pro­dut­tivi e for­mazione. E’ sta­ta for­mal­iz­za­ta inoltre la richi­es­ta di Regione e Comune di con­vo­care al più presto un tavo­lo dell’indotto”.
Nel cor­so del­la riu­nione non è non è man­ca­to comunque un appro­fondi­men­to sug­li ammor­tiz­za­tori sociali. La Regione ha infat­ti richiesto al tavo­lo di avere a dis­po­sizione  i 30 mil­ioni di fon­di region­ali fer­mi al Min­is­tero del Lavoro che servireb­bero per la Cas­sa inte­grazione in dero­ga.
La ques­tione Afer­pi non è sta­ta affronta­ta, per l’assenza del com­mis­sario Piero Nar­di, ed è sta­ta riman­da­ta al prossi­mo Comi­ta­to esec­u­ti­vo con­vo­ca­to per il 28 giug­no.
Per quan­to riguar­da le boni­fiche, l’amministrazione comu­nale ha sot­to­lin­eato la neces­sità di velo­ciz­zare tutte le pro­ce­dure.
“C’è un ritar­do causato dal man­ca­to avvio del piano indus­tri­ale di Afer­pi — ha det­to il vicesin­da­co Fer­ri­ni – e dalle lun­gag­gi­ni e com­p­lessità delle pro­ce­dure. Dob­bi­amo comunque pro­cedere sec­on­do i crono­pro­gram­mi e velo­ciz­zare il più pos­si­bile. Da parte di Rossi c’è sta­to l’impegno a con­vo­care almeno due volte al mese il Comi­ta­to esec­u­ti­vo per affrontare le prob­lem­atiche tra i vari enti per risol­vere la ques­tione.”
Buone notizie per il com­ple­ta­men­to del­la bretel­la di col­lega­men­to del­la SS 398 al por­to. Il 28 giug­no è in cal­en­dario una con­feren­za dei Servizi per approvare il prog­et­to defin­i­ti­vo del 1° lot­to. Dopo ques­ta approvazione il prog­et­to tornerà al Cipe e l’obiettivo è quel­lo di far­la esam­inare nell’ultimo Cipe utile dell’8 agos­to.
“Autorità Por­tuale e Comune – ha det­to il sin­da­co – han­no man­i­fes­ta­to la volon­tà di pro­cedere insieme per real­iz­zare lo stu­dio di fat­tibil­ità del 2° trat­to del­la 398, da portare al tavo­lo dell’accordo. La cosa da evi­den­ziare è che i tem­pi che era­no sta­ti pre­visti sono sta­ti rispet­tati e che entro il 2018 ver­ran­no appal­tati i lavori”.
Per quan­to riguar­da il PRRI e i finanzi­a­men­ti da parte di Regione (32milioni) e Invi­talia (20 mil­ioni) per l’insediamento di nuove imp­rese, c’è la neces­sità di velo­ciz­zare l’assegnazione delle aree degli inse­di­a­men­ti pro­dut­tivi di Col­ma­ta, dopo il ricor­so pre­sen­ta­to da Creo, l’azienda non ammes­sa da Invi­talia.  Ci sono infat­ti aziende che atten­dono di avviare l’attività come Eco­l­ine Tyre, La Chiusa di Ponte­doro ed Etr­usca Pro­fi­lati.
È sta­to affronta­to poi il tema del­la for­mazione: lunedì 19 sarà orga­niz­za­to un incon­tro a Piom­bi­no Palaz­zo Appi­ani, alla pre­sen­za dell’assessore regionale Grieco, con asso­ci­azioni di cat­e­go­ria, sin­da­cati e aziende, per impostare il piano del­la for­mazione del­la Regione in base alle esi­gen­ze che le nuove pro­tezioni richieder­an­no. In questo con­testo è sta­ta annun­ci­a­ta l’apertura di uno sportel­lo per la for­mazione pro­fes­sion­ale con tutte le infor­mazioni per avviare nuove attiv­ità.
Infine gli inse­di­a­men­ti pro­dut­tivi e il rin­no­vo delle con­ces­sioni dema­niali. Ci sono aziende in atte­sa, PIM, Gen­er­al Elec­tric, Creo, aziende di mari­coltura e altre. Il Comune ha soll­e­va­to la ques­tione in modo da dare il via a questi impor­tan­ti inves­ti­men­ti e creare sin­ergie pos­i­tive con tut­ti gli enti inter­es­sati.

(Foto di Pino Bertel­li)

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