Borgo Novo, una lottizzazione che non va fatta

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PIOMBINO 22 luglio 2019 — Su Il Tir­reno, un arti­co­lo di Manolo Moran­di­ni ha ripor­ta­to in questi giorni, dopo alcu­ni anni, l’attenzione sul tema del­la lot­tiz­zazione Bor­go Novo a La Fonte di Sot­to, tema che sper­ava­mo mor­to e sepolto anche alla luce di una nuo­va sen­si­bil­ità delle ammin­is­trazioni sul tema del­la tutela del pae­sag­gio che si con­figu­ra come uno dei fini del nuo­vo Piano Strut­turale in cor­so di redazione.
Vis­to che il Comi­ta­to per Campiglia si for­mò nel 2007 pro­prio per con­trastare ques­ta sci­agu­ra­ta pre­vi­sione, c’è da rib­adire anche dopo 12 anni la posizione del Comi­ta­to.
Posizione che parte da una let­tura del pae­sag­gio stori­co che ha sot­to­lin­eato come l’area ai lim­i­ti dell’abitato, investi­ta da Bor­go Novo, è l’unica parte del ter­ri­to­rio dal­la quale è pos­si­bile per­cepire la Roc­ca e Campiglia come veni­va vista dal medio­e­vo fino al XIX° sec­o­lo, assumen­do così un val­ore stori­co-pae­sag­gis­ti­co e cul­tur­ale fon­da­men­tale per il cen­tro anti­co.
Quin­di l’opposizione del Comi­ta­to era pun­ta­ta con­tro la lot­tiz­zazione sì, ma pri­ma di tut­to sull’idea che in quel­la area si potesse non solo costru­ire ma portare delle mod­i­fiche pae­sag­gis­tiche di qualunque tipo, come era quel­la approva­ta e oggi decadu­ta, di una lot­tiz­zazione di sec­onde case mascher­a­ta da strut­tura alberghiera.
La posizione del Comi­ta­to res­ta quel­la di lim­i­tar­si al recu­pero degli edi­fi­ci esisten­ti e alla des­ti­nazione a verde agri­co­lo panoram­i­co di tutte le aree scop­erte, per cer­ti aspet­ti quin­di a quel­lo che il Piano Rego­la­tore prevede­va (verde pub­bli­co) pri­ma del­la vari­ante del 1995.
La pre­sen­za di una ammin­is­trazione nuo­va, anche se sul­la scia delle prece­den­ti, ci fa sper­are che l’approfondimento del tema, aus­pi­ca­to dal­la sin­da­ca Alber­ta Tic­ciati, si real­izzi velo­ce­mente e che ne ven­ga data notizia ai cit­ta­di­ni che per altro aspet­tano in par­ti­co­lare di sapere l’esito del ban­do d’asta e a chi com­peterà con­seguente­mente di rimuo­vere tutte l barac­che di cantiere pre­sen­ti sull’area che com­pro­met­tono inutil­mente il panora­ma vis­i­bile dal­la roc­ca e che ven­gono tenute in pie­di indeb­ita­mente vis­to che non è in essere alcun per­me­s­so di costru­ire.

*Alber­to Pri­mi rap­p­re­sen­ta il Comi­ta­to per Campiglia

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