Calenda, niente giochetti elettorali questa volta

PIOMBINO 20 feb­braio 2018 — Il giorno 23 feb­braio, ven­erdì, alle ore 17, all’hotel Fale­sia, il min­istro Car­lo Cal­en­da sarà il per­son­ag­gio di pun­ta di una inizia­ti­va elet­torale del Par­ti­to Demo­c­ra­ti­co. Colui che nell’ultimo peri­o­do è sta­to il mag­gior respon­s­abile del­la situ­azione nel­la quale ver­sa la fab­bri­ca ed il ter­ri­to­rio, che ha con­ces­so dilazioni su dilazioni a Issad Rebrab, che ha sem­pre evi­ta­to il con­fron­to con i lavo­ra­tori lim­i­tan­dosi ad incon­trare i sin­da­cati, ai quali lui comu­ni­ca­va la situ­azione (e loro pas­si­va­mente la riceve­vano), oggi, in piena cam­pagna elet­torale, si pre­sen­ta a Piom­bi­no, sen­za aver fat­to nul­la per una realtà nel­la quale la crisi occu­pazionale con­tin­ua a colpire e coin­volge altri pezzi del­la nos­tra econo­mia indus­tri­ale, come l’Arcelor-Mittal, in sciopero con­tro la pos­si­bile delo­cal­iz­zazione di una delle prin­ci­pali linee di pro­duzione e la perdi­ta, oltre che di con­cor­ren­zial­ità, di altri 60 posti di lavoro.
Mossa squisi­ta­mente elet­toral­is­ti­ca, che pre­tenderebbe, con lacrime di coc­co­drillo (oh, quan­to ci sta a cuore la vos­tra situ­azione…!) sanare anni ed anni di respon­s­abil­ità del par­ti­to di gov­er­no. Alla prece­dente cam­pagna elet­torale, per il gov­er­no locale e regionale, spun­tò il coniglio Rebrab (vedete come siamo bravi, abbi­amo trova­to la soluzione di tut­ti i mali!!!). Poco importò allo­ra se qual­cuno pone­va dub­bi, era­no gufi, cas­san­dre, ele­men­ti con­tro i lavo­ra­tori. Oggi, cer­ti­fi­ca­to che le cas­san­dre ave­vano pien­amente ragione, si gio­ca la car­ta di recu­pero ed il coniglio ques­ta vol­ta sarà, molto pre­sum­i­bil­mente, la cac­cia­ta di Rebrab e la nom­i­na di un nuo­vo com­mis­sario.
Benis­si­mo l’allontanamento di Rebrab, anche se dove­va essere fat­to anni fa, ma ques­ta vol­ta non accetti­amo gio­chet­ti per recu­per­are un po’ di voti sul­la pelle dei lavo­ra­tori.
Non bas­ta la nom­i­na di un com­mis­sario che poi dovrà ved­er­sela con un altro gov­er­no, un altro min­istro, altre neces­sità elet­torali. Accan­to al nome deve essere anche defini­to in maniera chiara il manda­to del com­mis­sari­a­men­to, e cioè:

  • obbli­go di far ripar­tire imme­di­ata­mente la pro­duzione dei treni di lam­i­nazione;
  • obbli­go di parte­ci­pare alla gara per le asseg­nazioni delle commesse di rotaie di RFI;
  • obbli­go di avviare lo sman­tel­la­men­to degli impianti dismes­si e peri­colan­ti;
  • stru­men­ti finanziari stra­or­di­nari (tipo i presti­ti ponte uti­liz­za­ti per Ali­talia ed anche per l’ILVA) adeguati per assol­vere a quan­to sopra;
  • fis­sazione di para­metri rigi­di per gli even­tu­ali nuovi acquiren­ti (ciclo a forno elet­tri­co, eco­com­pat­i­bile, dis­lo­ca­to nelle aree più lon­tane dal­la cit­tà e non inter­fer­en­ti con lo svilup­po di una diver­si­fi­cazione eco­nom­i­ca del ter­ri­to­rio);
  • garanzie sul salario dei lavo­ra­tori diret­ti e degli appalti, sulle con­dizioni di lavoro, sul­la sicurez­za e la salute, sui dirit­ti sin­da­cali;
  • obbli­go di trasparen­za e di con­sul­tazione dei lavo­ra­tori e del­la cit­tad­i­nan­za tut­ta in caso di nuovi accor­di (niente clau­sole seg­rete o ris­er­vate, piano indus­tri­ale e finanziario det­tagliati sot­to­posti alla ver­i­fi­ca dei lavo­ra­tori).

Noi sare­mo all’hotel Fale­sia ven­erdì per sot­to­porre questi pun­ti che rap­p­re­sen­tano il min­i­mo accetta­bile per iniziare un proces­so di recu­pero del tes­su­to pro­dut­ti­vo e sociale del ter­ri­to­rio. Per mar­care il sen­so di ques­ta inizia­ti­va, per allon­tanare ogni spec­u­lazione che ci accusi di fare cam­pagna elet­torale, sare­mo pre­sen­ti sena alcun sim­bo­lo di par­ti­to o di lista e chiedi­amo lo stes­so atteggia­men­to a chi vor­rà unir­si a noi.
Invi­ti­amo tut­ti i lavo­ra­tori di Afer­pi ma non solo: del­la Arcelor-Mit­tal, del­la’ Uni­coop Tir­reno, dell’indotto, di tut­ti i set­tori che a cas­ca­ta sono trasci­nati nel­la crisi, tut­ti i gio­vani che ad oggi non vedono un futuro pos­si­bile, a parte­ci­pare con noi al pre­sidio. Soprat­tut­to invi­ti­amo i sin­da­cati a mobil­itare tut­ti i lavo­ra­tori per non perdere ques­ta occa­sione.
Appun­ta­men­to all’hotel Fale­sia, ven­erdì 23, alle ore 17.

Coor­di­na­men­to Art. 1 – Camp­ing CIG

(Foto di Pino Bertel­li)

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