Cevital ha presentato il piano industriale

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PIOMBINO 15 mag­gio 2015 – La notizia occu­pa da ieri le prime pagine di cronaca dei gior­nali locali: Cevi­tal ha pre­sen­ta­to nelle mani del gov­er­no il pro­prio piano indus­tri­ale per l’area di Piom­bi­no, un doc­u­men­to di 200 pagine che al momen­to non è sta­to anco­ra reso noto ren­den­do quin­di impos­si­bile una val­u­tazione det­tagli­a­ta dei prog­et­ti del grup­po algeri­no.
La stam­pa locale riferisce di inves­ti­men­ti per 700 mil­ioni di euro in tre anni, dei quali 300 saran­no ind­i­riz­za­ti alla siderur­gia e 400 al polo agro ali­menta­re.
Il giudizio che del piano ha dato il min­istro Fed­er­i­ca Gui­di viene indi­ca­to come pos­i­ti­vo sia dal pun­to vista dei tem­pi di attuazione dei prog­et­ti che da quel­lo delle garanzie eco­nomiche rel­a­tive agli impeg­ni finanziari.
Il capi­to­lo che riguar­da la siderur­gia prevede tre fasi la pri­ma delle quali riguar­da la ristrut­turazione dei lam­i­na­toi per una spe­sa di poco infe­ri­ore ai 20 mil­ioni di euro. Nel­la sec­on­da fase è pre­vista la costruzione nell’area del pad­ule del pri­mo dei due forni elet­tri­ci pre­visti nel piano. Un inves­ti­men­to da 115 mil­ioni di euro per opere che dovrebbe con­clud­er­si entro la fine del 2016. Entro il 2017 dovrebbe invece entrare in fun­zione il sec­on­do forno con l’obbiettivo — terza fase — di rag­giun­gere le due mil­ioni di ton­nel­late di pro­duzione.
Sul ver­sante del por­to nel piano si con­fer­ma l’impegno del­la real­iz­zazione di tre nuove ban­chine per la movi­men­tazione delle mer­ci. Al riguar­do è sta­to rib­a­di­to l’accordo con il grup­po cinese Chec e con i giap­pone­si di Mit­sui.
Per il polo agroal­i­menta­re viene indi­ca­ta la real­iz­zazione di una serie di infra­strut­ture che a regime dovreb­bero con­sen­tire l’impiego di 700 operai: lavo­razione delle farine di mais, impeg­no diret­to nel set­tore degli oli veg­e­tali e nasci­ta di uno zuc­cher­i­fi­cio con annes­so un set­tore per la com­mer­cial­iz­zazione di suc­chi di frut­ti.
Restano da definire anco­ra i prob­le­mi legati al rien­tro in fab­bri­ca degli operai. È già fis­sato un appun­ta­men­to in sede gov­er­na­ti­va per il 21 mag­gio quan­do i sin­da­cati si incon­tr­eran­no con i ver­ti­ci azien­dali tra cui il nuo­vo diret­tore gen­erale Adri­ano Zam­bon. E da chiarire rimane anche il prob­le­ma del cos­to dell’energia fon­da­men­tale per ren­dere com­pet­i­ti­va la pro­duzione.

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