Cevital ovvero incertezza e indeterminazione

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 22 feb­braio 2015 — Si susseguono notizie sul futuro delle Acciaierie che appa­iano improntate da una evi­dente incertez­za, inde­ter­mi­nazione da parte di Cevi­tal.
In questi casi, pro­prio per­ché vi è sta­ta una gara con una asseg­nazione e garante di tut­to ciò è il Gov­er­no, cosa del tut­to nor­male, dovrebbe essere da parte dei Min­is­teri com­pe­ten­ti chiedere a Cevi­tal cosa vera­mente vuole fare a Piom­bi­no.
La rimes­sa in mar­cia dell’altoforno e del ciclo inte­grale cam­bierebbe com­ple­ta­mente lo sce­nario; per dove andare a finire nel breve e lun­go ter­mine non sap­pi­amo tenen­do di con­to che i prob­le­mi del­lo sta­bil­i­men­to si ripro­dur­reb­bero auto­mati­ca­mente oltre che com­pro­met­tere in parte o del tut­to quel­lo che era alla base dell’offerta Cevi­tal: due forni elet­tri­ci, revamp­ing dei treni lam­i­na­toi, nuove attiv­ità agro-indus­tri­ali, lib­er­azione spazi per la logis­ti­ca….
Sem­pre per rimanere nel­la nor­mal­ità, chiedere in tem­pi bre­vi, quel­lo che non è sta­to anco­ra pre­sen­ta­to, cioè UN PIANO INDUSTRIALE cre­di­amo che sia il min­i­mo tenen­do di con­to che ogni incertez­za, ritar­do, peserà in modo neg­a­ti­vo nell’economia del­la zona e avrà sui lavoratori/trici effet­ti anco­ra più dev­as­tan­ti .
Non ci con­vin­cono nep­pure le dichiarazioni com­piaciute di Mirko Lami rilas­ci­ate alla stam­pa, per­ché non ten­gono di con­to di una pre­mes­sa: qualunque situ­azione anche quel­la più imme­di­a­ta non è det­to che sia la migliore in prospet­ti­va per l’Acciaieria e per Piom­bi­no e il ter­ri­to­rio.
La moda degli annun­ci ormai incombe e anche il nos­tro ter­ri­to­rio con i vari attori non è immune.
Per SEL è impor­tante che dal­la vicen­da Acciaierie (che non chi­amer­e­mo più Luc­chi­ni) si deter­mi­ni un risul­ta­to pos­i­ti­vo per Piom­bi­no e la Val Di Cor­nia:
una pro­duzione di acciaio con le migliori tec­nolo­gie,
un impat­to ambi­en­tale pos­i­ti­vo,
la lib­er­azione e la bonifi­ca di ter­ri­to­rio oggi inquina­to e non uti­liz­za­to da essere un val­ore aggiun­to per il por­to, nuove attiv­ità indus­tri­ali, infra­strut­ture viarie e fer­roviarie,
impianti e attiv­ità ( arche­olo­gia indus­tri­ale) che pos­sono rap­p­re­sentare un per­cor­so del­la sto­ria del nos­tro ter­ri­to­rio.
Certe volte, però , non bas­ta solo atten­dere.

Cir­co­lo SEL Piom­bi­no-Val Di Cor­nia

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