Chi ha saputo dell’elezione del consigio provinciale?

· Inserito in Teoria e pratica

CAMPIGLIA MARITTIMA 8 mar­zo 2019 — Qual­cuno si è accor­to che domeni­ca scor­sa si sono svolte le elezioni per il rin­no­vo del con­siglio provin­ciale di Livorno? Cer­ta­mente se ne sono resi con­to gli addet­ti ai lavori ma di cer­to non altri. Tut­to, infat­ti, è avvenu­to nel silen­zio e nell’indifferenza gen­erale ma non sen­za dis­at­ten­dere democrazia e buon sen­so.
Le Province, a dif­feren­za di quan­to si las­cia spes­so credere, non sono state affat­to abo­lite. Per effet­to del­la legge Del­rio del 2014,  sono state soltan­to trasfor­mate in enti ad elezione indi­ret­ta. Questo sig­nifi­ca che pres­i­dente e con­siglio provin­ciale ven­gono scelti non più dai cit­ta­di­ni ma dai con­siglieri comu­nali e dai sin­daci dei Comu­ni che nel­la stes­sa provin­cia han­no sede.
Come è noto, alla fine di mag­gio anche in moltissi­mi Comu­ni livor­ne­si si ter­ran­no le elezioni per il rin­no­vo dei sin­daci e dei con­sigli comu­nali. Sarebbe sta­to quin­di gius­to e rispet­toso che la scelta per i nuovi organ­is­mi del­la Provin­cia (dura­no in car­i­ca due anni), potesse essere ris­er­va­ta alle ammin­is­trazioni che usci­ran­no dal voto di mag­gio. Ma così non è sta­to Il con­siglio provin­ciale è sta­to elet­to domeni­ca scor­sa dai con­sigli comu­nali del­la Provin­cia di Livorno, ormai in sca­den­za.
La con­seguen­za è che per due anni avre­mo un con­siglio provin­ciale non rispon­dente alla volon­tà che i cit­ta­di­ni esprimer­an­no con il voto del 26 mag­gio. Evi­den­te­mente chi­unque abbia con­cepi­to una sim­i­le rifor­ma a tut­to ha pen­sato meno che al dirit­to dei cit­ta­di­ni a decidere chi deve rap­p­re­sen­tar­li.

Grup­po 2019

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