Ci parlano con Jindal? Leggono ciò che firmano?

· Inserito in Spazio aperto
Riccardo Gelichi

PIOMBINO 24 mar­zo 2019 — Com­in­ci­amo a dire che sarebbe ora di iniziare a pen­sare di con­sol­i­dare un’azienda, Jin­dal, che ci sta provan­do, un colos­so dell’acciaio non un investi­tore estem­po­ra­neo cala­to chissà da dove e chissà per­ché. Il lavoro arri­va attra­ver­so un inter­locu­tore forte, un pri­va­to che investe, bas­ta con i ter­mi­ni otto­cen­teschi del “padrone”. L’investimento al treno rotaie deve essere sostenu­to in tutte le sedi, un inves­ti­men­to da trenta mil­ioni non può essere derubri­ca­to con: “ bisogna ver­i­fi­care la rispon­den­za del prog­et­to — per­ché, di fat­to, il treno rotaie rimar­rebbe lì dov’è — con le pre­vi­sioni del­l’Ac­cor­do di pro­gram­ma 2018”. Cer­to è che il ter­ri­to­rio deve avere le idee chiare, il Comune non si era accor­to che non ci sarebbe più sta­to l’agroalimentare? Che la vari­ante Afer­pi, pro­pe­deu­ti­ca ad Afer­pi, forse non lo era più per Jin­dal e per Piom­bi­no? Abbi­amo vis­to come il Comune, attra­ver­so una recen­tis­si­ma vari­ante, abbia fat­to alla svelta a infi­lare in Col­ma­ta un impianto di trat­ta­men­to di rifiu­ti peri­colosi. A questo pun­to, con questo scivolone urban­is­ti­co, vis­to il cadere dalle nuv­ole dell’amministrazione, che ha gen­er­a­to gli appel­li dei sin­da­cati, ci chiedi­amo se il Comune dialo­ga con l’azienda Jin­dal. Chi ammin­is­tra dovrebbe tenere un filo con­dut­tore con­tin­uo con la fab­bri­ca, un rap­por­to pariteti­co che guar­da al ter­ri­to­rio, ver­so tut­ti i cit­ta­di­ni, cer­can­do di ind­i­riz­zare la stes­sa fab­bri­ca ver­so questo par­a­dig­ma, cosa già fat­ta in anni pas­sati quan­do la stes­sa inves­ti­va anche in opere pub­bliche. Ques­ta è l’ennesima grande respon­s­abil­ità che il PD si car­i­ca sulle spalle. Ci auguri­amo che in questo scor­cio di con­sil­iatu­ra, dove si sono affan­nati a fare i gior­nali­ni divul­ga­tivi a spese dei cit­ta­di­ni, tro­vi­no anche il tem­po per un’importantissima vari­ante come quel­la richi­es­ta da Jin­dal.

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