Col “modello Piombino” non si scherza: parola di PD

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 24 feb­braio 2015 — «Siamo estrema­mente lusin­gati del­l’at­ten­zione che Assem­blea Popo­lare ha scel­to di dedi­care alla nos­tra inizia­ti­va. Ci ono­ra il fat­to che ciò che noi fac­ciamo attrag­ga fino a questo pun­to il loro inter­esse». Ser­e­na Rafanel­li, seg­re­tario di cir­co­lo Pd Suvere­to, risponde così all’in­ter­ven­to, usci­to oggi sul­la stam­pa, in cui Ap stig­ma­tiz­za i risul­tati emer­si dal per­cor­so parte­ci­pa­to “Insieme per il futuro del­la Toscana”, con­clu­so saba­to scor­so.
Insieme a quel­lo di tut­ta la Val di Cor­nia, il PD di Suvere­to, pros­egue Rafanel­li, ha svolto «un per­cor­so che ha mes­so in cam­po parte­ci­pazione vera e demo­c­ra­t­i­ca e pro­poste di gov­er­no. Atten­di­amo fiduciosi di conoscere le pro­poste di Assem­blea popo­lare. I cit­ta­di­ni che han­no volu­to sono sta­ti mes­si in con­dizione di venire ad ascoltare e a portare il pro­prio con­trib­u­to a quel­la che sarà la pro­pos­ta pro­gram­mat­i­ca del Pd. Chissà se anche la lista di Par­o­di, che spes­so ha la pre­sun­zione di impar­tire lezioni di democrazia e parte­ci­pazione, farà altret­tan­to?».
«“Mod­el­lo Piom­bi­no” — aggiunge il vice­seg­re­tario del­la Fed­er­azione Pd Francesco Loli­ni — non è una nos­tra inven­zione, ma si trat­ta di qual­cosa di cui si par­la in mez­za Toscana, da Livorno a Mas­sa Car­rara a Gros­se­to. E cre­do che di questo deb­bano essere orgogliosi tut­ti i cit­ta­di­ni del nos­tro ter­ri­to­rio, a pre­scindere dalle apparte­nen­ze politiche». Noi, aggiunge Loli­ni, ci siamo lim­i­tati a qual­i­fi­car­lo, spie­gan­do che il mod­el­lo Piom­bi­no per noi è soprat­tut­to la stra­or­di­nar­ia capac­ità di coe­sione di una cit­tà e di un ter­ri­to­rio e del­la sua classe diri­gente che ha com­pi­u­to un cam­mi­no, cer­can­do anche di super­are gli errori, che pure ci sono sta­ti, ma che cer­to non sono l’o­rig­ine di una crisi glob­ale. Mi pare che ci si soprav­va­lu­ti…»
Noi — pros­egue il vice­seg­re­tario – abbi­amo fat­to pro­poste per il futuro e attra­ver­so un lavoro di squadra abbi­amo resti­tu­ito una sper­an­za al ter­ri­to­rio, il por­to in tem­pi record che ha con­sen­ti­to l’ar­ri­vo di una nuo­va pro­pri­età per Luc­chi­ni e che darà impul­so alla diver­si­fi­cazione, e mod­erne politiche com­pren­so­ri­ali attra­ver­so una rin­no­va­ta unità del­la Val di Cor­nia, ma anche riv­ol­gen­do­ci ad un ambito ter­ri­to­ri­ale più vas­to per rispon­dere meglio alla crisi. «Tut­to questo è sta­to pos­si­bile gra­zie al lavoro di tut­ti, polit­i­ca, isti­tuzioni, sin­da­ca­to, imp­rese e lavo­ra­tori. Qual è sta­to e quale sarà il con­trib­u­to di Assem­blea popo­lare?».
Ovvi­a­mente, con­clude Loli­ni, molto lavoro è anco­ra da fare, «ci sono prob­le­mi aper­ti, che non a caso sono sta­ti ogget­to del per­cor­so parte­ci­pa­to. Soltan­to un par­ti­to che è forza di gov­er­no ed è rad­i­ca­to in tut­to il ter­ri­to­rio può dare risposte cred­i­bili».

Fed­er­azione PD Val di Cor­nia-Elba

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