Conclusa la spolveratura dell’archivio acciaierie

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PIOMBINO 15 novem­bre 2019 — Si sono con­cluse in questi giorni le oper­azioni di spolver­atu­ra e puli­tu­ra dell’archivio delle acciaierie di Piom­bi­no, un pat­ri­mo­nio doc­u­men­tario di grande val­ore recu­per­a­to nei mesi scor­si dal Comune attra­ver­so il pro­prio archiv­io stori­co in col­lab­o­razione con l’azien­da Afer­pi, ora JSW Steel Italy Piom­bi­no e attual­mente con­ser­va­to pres­so i locali ex Volpi in viale Unità d’I­talia.
La spolver­atu­ra spe­cial­is­ti­ca delle carte, cir­ca 1.500 metri lin­eari di doc­u­men­tazione con­ser­va­ta attual­mente pres­so i locali ex Volpi in viale Unità d’Italia, è sta­ta effet­tua­ta dal­l’am­min­is­trazione comu­nale tramite gara alla dit­ta spe­cial­iz­za­ta Sima-Tec di Firen­ze e si è pro­trat­ta per un mese. I doc­u­men­ti, che risul­ta­vano cop­er­ti dalle polveri accu­mu­late­si negli anni per le lavo­razioni indus­tri­ali, sono sta­ti sot­to­posti a un trat­ta­men­to spe­cial­is­ti­co uti­liz­zan­do attrez­za­ture adeguate (cap­pa aspi­rante col­le­ga­ta a un depolver­iz­za­tore con micro­fil­tro) per lavo­rare in ambi­en­ti chiusi sen­za rilas­cia­re polveri e con altre tec­niche speci­fiche.
Si è trat­ta­to di un’operazione impre­scindibile e pre­lim­inare al lavoro di stu­dio e di val­oriz­zazione del fon­do avvi­a­to in par­al­le­lo nell’ambito dell’accordo di val­oriz­zazione del pat­ri­mo­nio archivis­ti­co indus­tri­ale e del lavoro toscano, sot­to­scrit­to tra Regione e Soprint­en­den­za archivis­ti­ca e coor­di­na­to dal Mag­ma di Fol­loni­ca per il tri­en­nio 2019–2021. Un accor­do che mette insieme 5 realtà di un ter­ri­to­rio ampio, che va dal Monte Ami­a­ta all’ìsola d’Elba com­pre­so Piom­bi­no, final­iz­za­ta a svilup­pare una strate­gia di rete tra tut­ti i sogget­ti che deten­gono la memo­ria di una parte sig­ni­fica­ti­va del­la sto­ria mineraria, siderur­gi­ca e del lavoro di questo Paese. Sul­la base di questo accor­do la Regione met­terà a dis­po­sizione 60.000 euro nel tri­en­nio per attiv­ità di riordi­no, cen­si­men­to e val­oriz­zazione di diver­si archivi e che include, oltre all’Archivio delle Acciaierie, anche l’archivio minerario Mon­te­ca­ti­ni- Monte­di­son – Solmine pres­so il Cen­tro di doc­u­men­tazione di Nic­ci­o­le­ta (Mas­sa Marit­ti­ma), l’archivio stori­co delle Miniere dell’Elba pres­so la sede del Par­co minerario dell’isola d’Elba di Rio Mari­na,  due dei nove com­p­lessi archivis­ti­ci che com­pon­gono gli archivi minerari ami­a­ti­ni riu­ni­ti. Il museo “Mag­ma” di Fol­loni­ca sarà il coor­di­na­tore di tut­ta la rete.
“Entri­amo adesso nel­la fase di val­oriz­zazione vera e pro­pria di questo pat­ri­mo­nio che vede la col­lab­o­razione di enti diver­si a liv­el­lo ter­ri­to­ri­ale per un per­cor­so cul­tur­ale di grande spes­sore — affer­ma il vicesin­da­co e asses­sore alla cul­tura Giu­liano Par­o­di — Un per­cor­so nel quale le isti­tuzioni fan­no pro­pria la percezione del val­ore delle carte che tes­ti­mo­ni­ano la sto­ria dei ter­ri­tori. Ovviare a questo impeg­no sig­ni­ficherebbe non solo can­cel­lare la memo­ria dell’impresa, ma anche quel­la del con­testo sociale e cul­tur­ale ad essa inevitabil­mente col­le­ga­to”.
Il fon­do doc­u­men­tario copre un arco crono­logi­co che va dai pri­mi decen­ni del Nove­cen­to alla fine del sec­o­lo scor­so e tes­ti­mo­ni­ano le varie fasi attra­ver­sate dal­lo sta­bil­i­men­to siderur­gi­co: dall’ILVA alti­forni e acciaierie d’Italia all’Italsider, dalle Acciaierie di Piom­bi­no Spa alla Deltasider, poi Nuo­va Deltasider, dalle Acciaierie e Fer­riere di Piom­bi­no fino alla Luc­chi­ni Siderur­gi­ca, poi Luc­chi­ni Spa.

Uffi­cio stam­pa Comune di Piom­bi­no

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