Conferenza su Gramsci e la prima guerra mondiale

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PIOMBINO 17 feb­braio 2015 — A cen­to anni di dis­tan­za il Comune di Piom­bi­no, in col­lab­o­razione con Arci ter­ri­to­ri­ale e Regione Toscana si prepara a rie­vo­care la Grande Guer­ra per farne com­pren­dere lo svilup­po e il sig­ni­fi­ca­to per l’Eu­ropa di oggi. Un pro­gram­ma di inizia­tive, orga­niz­zate dal­l’archiv­io stori­co del­la cit­tà, che avran­no inizio giovedì 19 feb­braio alle 17 nel­la sala con­sil­iare del palaz­zo comu­nale con la con­feren­za di Ange­lo D’Orsi, ordi­nario di sto­ria del pen­siero politi­co all’Università di Tori­no.
Il pro­fes­sor D’Orsi, stu­dioso di Gram­sci e di sto­ria del­la cul­tura, par­lerà in modo par­ti­co­lare del­la figu­ra di Gram­sci rispet­to alla guer­ra. Nel­la battaglia di idee scate­na­ta davan­ti alla guer­ra mon­di­ale, dopo le prim­is­sime esi­tazioni dell’ottobre 1914, la posizione di Anto­nio Gram­sci, da quan­do com­in­ciò rego­lar­mente a scri­vere per la stam­pa social­ista, fu coer­ente­mente e inf­lessibil­mente con­tro il con­flit­to. La sua anal­isi col­locherà quel con­flit­to nell’urto fra le diverse poten­ze impe­ri­al­is­tiche, resp­in­gen­do la pro­pa­gan­da dei “buoni” con­tro i “cat­tivi”, o, come già allo­ra si dice­va, del­la “civiltà” con­tro la “bar­barie”. Ma nel suo lavoro gior­nal­is­ti­co, il gio­vane Gram­sci por­ta avan­ti una diu­tur­na let­tura, atten­ta, raf­fi­na­ta, pen­e­trante dei mec­ca­n­is­mi del­la guer­ra, vista come luo­go per eccel­len­za del­la men­zogna e del­la stu­pid­ità. Non tan­to i fat­ti bel­li­ci lo inter­es­sano, o i con­testi diplo­mati­ci, ma piut­tosto gli effet­ti del­la guer­ra sulle per­sone, sul loro modo di pen­sare, sug­li stereotipi del­la pro­pa­gan­da, che egli smon­ta con luci­da spi­etatez­za, met­ten­do alla berli­na uomi­ni e idee, gov­erni e ammin­is­trazioni locali, gior­nali e accad­e­mie. Si trat­ta, si può affer­mare, del pri­mo capi­to­lo del­la lun­ga battaglia di Anto­nio Gram­sci per la ver­ità, ossia vol­ta a smascher­are le men­zogne, a far cadere i luoghi comu­ni, a demisti­fi­care gli idoli. Una lin­ea alla quale, pur nei cam­bi­a­men­ti di con­testi biografi­ci e stori­ci, Anto­nio Gram­sci rimar­rà fedele fino alla morte, avvenu­ta nel 1937, a poco più di 46 anni, dopo la lun­ga, penosa deten­zione impos­ta dal regime mus­solini­ano
Ange­lo D’Orsi, oltre all’insegnamento pres­so l’Università di Tori­no, pre­siede il Comi­ta­to sci­en­tifi­co del­la Fon­dazione di stu­di stori­ci Lui­gi Sal­va­torel­li, ha ideato e dirige Fes­ti­val­Sto­ria, e la riv­ista di sto­ria crit­i­ca “His­to­ria Mag­is­tra” (Fran­coAn­geli edi­tore). È mem­bro del­la Com­mis­sione per l’Edizione Nazionale degli Scrit­ti di A. Gram­sci e di quel­la per le Opere di A. Labri­o­la. A Gram­sci ded­i­ca da decen­ni un’attenzione par­ti­co­lare. È sta­to pro­fes­sore invi­ta­to in diver­si atenei fuori d’Italia. Parte­ci­pa rego­lar­mente a con­veg­ni e sem­i­nari nazon­ali e inter­nazion­ali. Ha una bib­li­ografia vastis­si­ma, con una trenti­na di volu­mi, un centi­naio di sag­gi, e un migli­aio di arti­coli.
Una nuo­va con­feren­za, ma ques­ta vol­ta riv­ol­ta alle scuole sul tema più gen­erale del­la posizione degli intel­let­tuali e dei par­ti­ti politi­ci davan­ti alla guer­ra, sarà tenu­ta dal prof. D’Orsi ven­erdì 20 feb­braio alle 9,30 pres­so l’auditorium del Cen­tro Gio­vani.
Sem­pre per le scuole, lunedì 23 sarà proi­et­ta­to alle 9,30 di mat­ti­na il film “Torner­an­no i prati” di Erman­no Olmi, in pro­gram­mazione anche nel cin­e­ma d’essai al cin­e­ma Met­ro­pol­i­tan i giorni di lunedì 23 e di mart­edì 24.

UFFICIO STAMPA COMUNE DI PIOMBINO

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