Chi ha creato il problema non può risolverlo

· Inserito in Lavoro e lavori, Lettere
pervenuta in redazione

FIRENZE 7 dicem­bre 2017 —  “Ci pre­oc­cu­pa molto leg­gere che chi ha con­tribuito al prob­le­ma Afer­pi stia cer­can­do di riac­cred­i­tar­si come riso­lu­tore. Pas­si che l’Italia è un paese sen­za memo­ria, ma qui si tira la cor­da con poco rispet­to a nos­tro parere per chi sta già pagan­do a caro prez­zo le scelte sbagli­ate di questi pro­tag­o­nisti” così Irene Gal­let­ti (nel­la foto, ndr) e Gia­co­mo Giannarel­li, con­siglieri region­ali M5S, a com­men­to dell’esito dell’incontro tra Rossi, il suo con­sigliere Simonci­ni, il con­sigliere regionale Gian­ni Ansel­mi , il vicesin­da­co di Piom­bi­no, la RSU di Afer­pi insieme ai rap­p­re­sen­tan­ti di CGIL, CISL e UIL regionale e ter­ri­to­ri­ale. Dall’incontro è emer­sa la volon­tà di elab­o­rare un doc­u­men­to uni­tario da inoltrare al Gov­er­no sul­la posizione ‘toscana’ rispet­to al caso Afer­pi.
“Se la Regione Toscana vuole pre­sentare un doc­u­men­to uni­tario da sot­to­porre al Gov­er­no – dichiara­no i Cinque Stelle — questo deve uscire dal Con­siglio Regionale, non di cer­to dal­la Giun­ta”.
“Rossi è coor­di­na­tore di tre accor­di di pro­gram­ma inter­is­ti­tuzion­ali su Piom­bi­no, in larga parte dis­at­te­si” sot­to­lin­ea Gal­let­ti, vicepres­i­dente del­la Com­mis­sione Svilup­po Eco­nom­i­co “la ricon­ver­sione è in alto mare, al pun­to che nell’ultima Legge di Sta­bil­ità regionale la giun­ta ha indi­ca­to di pos­tic­i­pare al 2019 anche il suo con­trib­u­to di 3 mil­ioni per l’attuazione del Piano Rego­la­tore Por­tuale. Un dis­im­peg­no abbas­tan­za evi­dente. Sen­za dimen­ti­care il capi­to­lo lavoro e politiche attive, dove ci risul­ta che siamo anco­ra alla ques­tua al Min­is­tero per assi­cu­rare quan­to lo stes­so Rossi chia­ma ele­mosi­na da 500 euro” con­clude la Cinque Stelle.
“Ma la situ­azione più ecla­tante è il ritar­do delle boni­fiche” sot­to­lin­ea Gia­co­mo Giannarel­li, pres­i­dente del grup­po e vicepres­i­dente del­la Com­mis­sione Ambi­ente e Ter­ri­to­rio “Nonos­tante le dis­trazioni di mas­sa di Sil­via Velo (PD), le colpe del ritar­do sono ben ripar­tite tra Regione e Gov­er­no – dichiara il Cinque Stelle – riv­e­latisi cam­pi­oni di inca­pac­ità ammin­is­tra­ti­va sul tema. A mar­zo scor­so abbi­amo reso pub­bli­ca la rispos­ta del­la giun­ta sul fat­to che i 50 mil­ioni per le boni­fiche era­no diven­tati 47 per­ché il Gov­er­no ne ave­va dis­trat­ti tre dal giorno alla notte, e il reale inizio oper­a­ti­vo delle attiv­ità era sti­ma­to non pri­ma del 2021. Un bel ritar­do, val­oriz­za­to in peg­gio dal fat­to che la Regione ci ave­va mes­so due anni solo per indi­vid­uare i respon­s­abili del­la con­t­a­m­i­nazione e il Min­is­tero altret­tan­ti per capire se il finanzi­a­men­to pub­bli­co era o meno un aiu­to di Sta­to vieta­to dal­la nor­ma­ti­va Euro­pea” aggiunge Gia­co­mo Giannarel­li.
“Ritar­di ripro­posti anche da Invi­talia spa che infat­ti già nove mesi fa – quan­do Rebrab era anco­ra un impren­di­tore cred­i­bile — seg­nala­va impos­si­bile con­clud­ere pri­ma di metà 2018 l’aggiornamento del pro­gram­ma di indagine pre­lim­inare delle boni­fiche. Quin­di i cit­ta­di­ni non si las­ci­no ingannare, anche dai nomi: Invi­talia spa è Agen­zia di pro­pri­età del Min­is­tero dell’Economia, quin­di del Gov­er­no Ital­iano. Su Piom­bi­no cade il mito del­la capac­ità di gov­er­no di PD e Enri­co Rossi” con­clude il Cinque Stelle.

Area Comu­ni­cazione M5S — Regione Toscana

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