L'ADOZIONE DELLA VARIANTE URBANISTICA IN CONSIGLIO COMUNALE LUNEDI'

Da zona per smaltimento rifiuti a parco pubblico

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PIOMBINO 23 novem­bre 2019 — All’or­dine del giorno del­la riu­nione del  Con­siglio comu­nale di Piom­bi­no di lunedì prossi­mo c’è un pun­to che, al di là del­la dizione aset­ti­ca “Vari­ante al vigente Rego­la­men­to Urban­is­ti­co sot­to­zona F6 – Ischia di Cro­ciano”, ha un’im­por­tan­za deci­si­va per gli asset­ti ter­ri­to­ri­ali di Piom­bi­no e del­la Val di Cor­nia: è la trasfor­mazione del­l’area attual­mente des­ti­na­ta dal Rego­la­men­to urban­is­ti­co a “aree e attrez­za­ture per la rac­col­ta e lo smal­ti­men­to dei rifiu­ti, e attiv­ità assim­i­late” a “Par­co pub­bli­co urbano”, già annun­ci­a­ta nel­la mozione approva­ta dal Con­siglio comu­nale il 18 otto­bre 2019.
Si trat­ta del­l’in­tera area attual­mente occu­pa­ta da dis­cariche un tem­po per rifiu­ti urbani, poi per rifiu­ti urbani e spe­ciali ed oggi solo per rifiu­ti spe­ciali.

Area sogget­ta a vari­ante urban­is­ti­ca

L’area su cui sorge il polo di smal­ti­men­to rifiu­ti di Ischia di Cro­ciano avente des­ti­nazione urban­is­ti­ca “F6” com­prende allo sta­to attuale:

  1. un impianto per il trat­ta­men­to dei rifiu­ti parzial­mente dismes­so;
  2. un cor­po di dis­car­i­ca per rifiu­ti urbani e spe­ciali che ha rag­giun­to il lim­ite di capac­ità;
  3. una dis­car­i­ca per rifiu­ti indus­tri­ali chiusa e mes­sa in sicurez­za, anti­s­tante l’impianto per la sal­da­trice rotaie lunghe;
  4. una dis­car­i­ca per rifiu­ti indus­tri­ali chiusa adi­a­cente la dis­car­i­ca per rifiu­ti urbani e spe­ciali indi­ca­ta al pun­to 2;
  5. un’area, defini­ta come LI53, già usa­ta come dis­car­i­ca abu­si­va di rifiu­ti siderur­gi­ci, che chi­ude a sud il com­p­lesso degli impianti;
  6. un’area già des­ti­na­ta ad impianti per il trat­ta­men­to dei rifiu­ti prove­ni­en­ti dal ciclo siderur­gi­co.

Impianti che insistono nel­l’area sogget­ta a vari­ante urban­is­ti­ca

L’at­tuale Rego­la­men­to Urban­is­ti­co clas­si­fi­ca la zona come “F6 aree e attrez­za­ture per la rac­col­ta e lo smal­ti­men­to dei rifiu­ti, e attiv­ità assim­i­late” sta­bilen­do che “Tali zone com­pren­dono le aree e gli impianti di trat­ta­men­to dei rifiu­ti civili e indus­tri­ali di Ischia di Cro­ciano, col­lo­cati all’interno del­la grande zona indus­tri­ale di Piom­bi­no. In coeren­za con le pre­vi­sioni del Piano Provin­ciale dei Rifiu­ti sono ammes­si tut­ti gli inter­ven­ti impiantis­ti­ci e di nuo­va edi­fi­cazione nec­es­sari al fun­zion­a­men­to ed al poten­zi­a­men­to del­la dis­car­i­ca”.
La delib­er­azione pro­pos­ta al Con­siglio comu­nale trasfor­ma la clas­si­fi­cazione del­la zona che diven­ta “Fg Par­co pub­bli­co urbano (D.M. n. 1444/68 art. 3, lett. c)” attribuen­dole la seguente des­ti­nazione: “Le zone di par­co pub­bli­co urbano sono cos­ti­tu­ite da ambiti all’interno o in prossim­ità degli abi­tati, ris­er­vati ad attiv­ità di tem­po libero, moto­rie, ricre­ative, cul­tur­ali, sociali.

L’attuazione dei parchi urbani avviene medi­ante piano attua­ti­vo di inizia­ti­va pub­bli­ca o pri­va­ta, o comunque medi­ante prog­et­ti di inizia­ti­va pub­bli­ca, nel quale saran­no pre­cisati la dis­po­sizione e la tipolo­gia e le fun­zioni dei nuovi fab­bri­cati even­tual­mente ammes­si e gli inter­ven­ti di recu­pero delle costruzioni pre­sen­ti nelle zone di par­co urbano.
Il piano attua­ti­vo ‑od il prog­et­to- pre­cis­erà gli acces­si, i parcheg­gi, i per­cor­si pedonali e cicla­bili, le aree di sos­ta, la veg­e­tazione, i servizi con­facen­ti all’uso del par­co stes­so”.

La final­ità del­la vari­ante è quel­la di

  • met­tere le stesse aree in sicurez­za sot­to il pro­fi­lo del­la tutela del­la salute dei cit­ta­di­ni,
  • mit­i­gar­ne lo sfa­vorev­ole impat­to visi­vo,
  • favorire il risana­men­to ambi­en­tale di un’area che, per le sue dimen­sioni (si trat­ta di cir­ca 60 ettari, ndr), assume val­ore sovra­co­mu­nale.

Quel­la sot­to­pos­ta all’adozione è, sec­on­do la legge regionale sul­l’as­set­to del ter­ri­to­rio, una “vari­ante sem­pli­fi­ca­ta” con con­seguente riduzione a 30 giorni del peri­o­do di pub­bli­cazione e acqui­sizione dell’efficacia del­la vari­ante, a segui­to del­la pub­bli­cazione sul BURT dell’avviso che ne dà atto, qualo­ra durante i 30 giorni di pub­bli­cazione non siano per­venute osser­vazioni. Nel caso di osser­vazioni si dovrà pro­nun­cia­re di nuo­vo il Con­siglio comu­nale. Comunque con l’adozione del­la vari­ante scat­ter­an­no le cosid­dette norme di sal­va­guardia che non per­me­t­ter­an­no inter­ven­ti che siano in con­trad­dizione con la vari­ante adot­ta­ta.

Ci si può nat­u­ral­mente chiedere se una sim­i­le vari­ante fin dal­la sua adozione può bloc­care l’at­tuazione di autor­iz­zazioni già rilas­ci­ate come, nel nos­tro caso,  Autor­iz­zazioni Inte­grate Ambi­en­tali o Decreti min­is­te­ri­ali per la mes­sa in sicurez­za.
Sim­ili autor­iz­zazioni non sono annul­late dal­la vari­ante che anzi deb­bono essere por­tate a ter­mine da chi ne è tito­lare. Nel nos­tro caso si trat­ta del­la Autor­iz­zazione Inte­gra­ta Ambi­en­tale del­la dis­car­i­ca ex Asiu, com­pren­dente anche il cosid­det­to “cono rovescio” per 140.000 metri cubi di rifiu­ti spe­ciali, e del­la Autor­iz­zazione Inte­gra­ta Ambi­en­tale del­la dis­car­i­ca ex Luc­chi­ni esauri­ta. Di entrambe le Autor­iz­zazioni Inte­grate Ambi­en­tali è tito­lare RIMa­te­ria. Ad esse si aggiunge la mes­sa in sicurez­za (MISP) del­l’area defini­ta LI53 autor­iz­za­ta con decre­to min­is­te­ri­ale. Anche di essa è tito­lare  RIMa­te­ria.
Ciò che non potran­no essere real­iz­zate sono ampli­a­men­ti o nuove dis­cariche nel­l’area ex Luc­chi­ni e nel­la LI53 dato che dovreb­bero  essere  autor­iz­zate con Autor­iz­zazioni Inte­grate Ambi­en­tali che, con una des­ti­nazione urban­is­ti­ca quale quel­la sot­to­pos­ta all’adozione in Con­siglio comu­nale, è ben dif­fi­cile che pos­sano essere rilas­ci­ate.

(Foto di Pino Bertel­li)

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