Dalla parte dei cittadini ma non con slogan e basta

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pervenuta in redazione

SUVERETO 1 mar­zo 2016 — “Riten­go le parole di Suvere­to Pro­tag­o­nista offen­sive nei con­fron­ti di tut­ti i con­siglieri di Assem­blea Popo­lare Suvere­to (APS) , e prive di log­i­ca” com­men­ta il con­sigliere comu­nale e provin­ciale Simone Don­no­li a propos­i­to delle affer­mazioni uscite sul­la stam­pa in questi giorni da parte degli espo­nen­ti PD di Suvere­to sul­la ques­tione del­l’AIL.
“Offen­sive, per­ché come al soli­to ripor­tano una non-ver­ità: tut­to il grup­po APS ha sostenu­to l’ordine del giorno e si è oppos­to allo stral­cio del­lo stes­so, met­ten­do in evi­den­za come la battaglia del­la dife­sa del­la san­ità con­tro la nuo­va legge regionale sia di tut­ti i cit­ta­di­ni del Comune e non solo del sin­da­co di Suvere­to. Prive di log­i­ca per­ché l’elenco enun­ci­a­to in sede di Con­siglio comu­nale riguardante le richi­este dei cit­ta­di­ni sui “man­cati servizi san­i­tari”, dove­va avere come ind­i­riz­zo di recapi­to la sede del­la Regione Toscana, con a capo la Giun­ta del pres­i­dente Rossi vis­to che quest’ultimo da 16 anni e’ respon­s­abile di tut­to quel­lo che sta acca­den­do alla sani­ta’ nel­la nos­tra regione  (10 anni come asses­sore e poi 6 come Pres­i­dente).
Rib­a­di­amo l’impegno di tut­ta Assem­blea Popo­lare a fian­co del nos­tro sin­da­co Giu­liano Par­o­di nell’opposizione alla nuo­va legge regionale, con l’obiettivo pro­prio di sal­va­guardare i dirit­ti di tut­ti i cit­ta­di­ni toscani e i servizi san­i­tari del­la Val di Cor­nia: invi­ti­amo per questo tut­ti i cit­ta­di­ni ad infor­mar­si su quel­lo che sta acca­den­do alla san­ità toscana e a fir­mare la richi­es­ta di REFERENDUM per l’abrogazione dell’articolo 34 bis LRT 40/2005.
“Tro­vo para­dos­sali gli inter­ven­ti in Con­siglio comu­nale ” con­tin­ua il capogrup­po di APS Mar­co Cec­chi, rela­tore del­l’or­dine del giorno “il con­sigliere Tosi chiede­va il risol­vere prob­lem­atiche reali, prob­a­bil­mente scor­dan­dosi che lui fa parte del par­ti­to che ha cre­ato quelle prob­lem­atiche.”
Chiedere ad Assem­blea Popo­lare di risol­vere il prob­le­ma delle liste di atte­sa o del tick­et è alquan­to ridi­co­lo. Per­ché Suvere­to Pro­tag­o­nista quelle domande non le pone al pro­prio par­ti­to che gov­er­na ques­ta Regione da sem­pre e che ha gli stru­men­ti per poter­le risol­vere, se solo volesse ?
“Il Pd non deve essere a fian­co dell AIL” con­clude Cec­chi “ma deve dare la soluzione dei prob­le­mi posti dall Asso­ci­azione e i con­siglieri di Suvere­to Pro­tag­o­nista devono smet­tere di par­lare per slo­gan di par­ti­to quan­do tut­ti conos­ci­amo la realtà che tro­vi­amo negli ospedali. Il ringrazi­a­men­to del Pres­i­dente provin­ciale dell AIL , sia riguar­do all’ Odg sia alle parole del Sin­da­co Par­o­di sono la tes­ti­mo­ni­an­za che non è sta­ta fat­ta nes­suna stru­men­tal­iz­zazione.
Rin­no­vo la richi­es­ta fat­ta al vice­seg­re­tario del Pd Francesco Loli­ni  di lottare da den­tro il suo par­ti­to per i dirit­ti, in questo caso dei malati. Noi pri­ma di redi­gere l’odg abbi­amo par­la­to con asso­ci­azioni, medici di ema­tolo­gia e addet­ti ai lavori e quin­di il “politi­co in erba” com­in­ci a portare rispet­to per il lavoro altrui pri­ma di scri­vere o dire fes­serie che non lo porter­an­no da nes­suna parte!”.

Assem­blea Popo­lare Suvere­to

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