Il desiderio non porta di per sé alla sua attuazione

PIOMBINO 23 aprile 2018 — Anco­ra nes­suna certez­za per il futuro di quel­lo che un tem­po era il sec­on­do polo siderur­gi­co ital­iano.  Cer­to è com­pren­si­bile che un esper­to del set­tore quale Jin­dal fac­cia tutte le val­u­tazioni del caso, ma sarebbe oppor­tuno che i rap­p­re­sen­tan­ti sin­da­cali fos­sero coin­volti ed aggior­nati sulle tem­p­is­tiche e sulle dif­fi­coltà che ora­mai, chiara­mente, esistono.  Il con­fron­to dovrebbe essere, intan­to, con chi anco­ra oggi rap­p­re­sen­ta un min­is­tero e di sicuro imme­di­ata­mente dopo con chi lo rap­p­re­sen­terà quan­do e se ci sarà  il nuo­vo gov­er­no vis­to che ora­mai è chiaro: i tem­pi saran­no lunghi.
Le pri­or­ità dal can­to nos­tro sono:

  • allun­gare i tem­pi del­la sorveg­lian­za da parte del gov­er­no;
  • esigere un piano gov­er­na­ti­vo per iniziare le boni­fiche del SIN e met­tere in sicurez­za gli impianti che sono a ris­chio;
  • pro­muo­vere con la Regione Toscana azioni mirate come area di crisi com­p­lessa.

Rite­ni­amo che sia arriva­to il momen­to di far sen­tire la voce di un ter­ri­to­rio che da anni è ostag­gio di promesse. Il mantra del tornare a colare acciaio a tut­ti i costi non dipende cer­to dai lavo­ra­tori e/o dai sin­da­cati. Nel­la vita comune  il sem­plice deside­rio non por­ta all’at­tuazione del­lo stes­so. Occorre un piano ben pre­ciso che preve­da, potrebbe sem­brare un para­dos­so, quel­lo che il tan­to acclam­a­to uomo del­l’an­no Rebrab ave­va pre­vis­to nel suo: diver­si­fi­cazione e set­tori mirati  per la piena occu­pazione ma anche, aggiun­giamo noi,  per prospet­tive nuove di un ter­ri­to­rio che soprav­vive, per la mag­gior parte, di ammor­tiz­za­tori. A propos­i­to anche di questi, del­la loro dura­ta e tipolo­gia bisogn­erà iniziare a dis­cutere vis­to che appun­to i tem­pi si dila­tano. Con la sper­an­za di tornare presto ad un ter­ri­to­rio che sia futuro per i nos­tri figli dove il lavoro, la salute e la dig­nità si tengano per mano.

Seg­reterie provin­ciali Uglm e Ugl terziario 

(Foto di Pino Bertel­li)

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