Domande al sindaco sul degrado degli impianti

PIOMBINO 27 dicem­bre 2017 — Di segui­to la let­tera aper­ta invi­a­ta dal Coor­di­na­men­to Art 1 – Camp­ing CIG al sin­da­co di Piom­bi­no e per conoscen­za al pres­i­dente del con­siglio comu­nale, ai con­siglieri comu­nali, all’ uffi­cio ambi­ente del Comune di Piom­bi­no:

«Altri, con mag­gior autorev­olez­za del­la nos­tra, han­no par­la­to negli ulti­mi tem­pi dei prob­le­mi di inquina­men­to legati allo sta­bil­i­men­to ed alle aree ex Luc­chi­ni e dei pos­si­bili rif­lessi sul­la salute (vedi “Il Tir­reno” del 25/10/2017 – seg­nalazione di Legam­bi­ente).
Gli inadem­pi­men­ti con­tes­ta­ti dal Com­mis­sario Stra­or­di­nario alle soci­età Afer­pi e Cevi­tal ci spin­gono a chieder­ci se non pos­sano esser­ci inadem­pi­men­ti anche sul piano del­la sicurez­za e del­la pro­tezione del­la salute per i cit­ta­di­ni che abi­tano nelle zone lim­itrofe agli impianti in dis­mis­sione e, a mag­gior ragione, per i lavo­ra­tori che anco­ra lavo­ra­no nel­lo sta­bil­i­men­to. La situ­azione del­la ex area a cal­do, e in gen­erale degli impianti fer­mi da anni, appare degra­da­ta, con i tam­pon­a­men­ti esterni dei capan­noni in pre­da alla rug­gine ed alla cor­ro­sione, col ris­chio di dis­tac­chi di lamiere e con la neces­sità urgente di accertare se non pos­sano ver­i­fi­car­si anche crol­li con­sis­ten­ti (come paven­ta­to dal­la cronaca locale). Questi potreb­bero met­tere allo scop­er­to par­ti di impianto in cui in pas­sato non si sia pro­ce­du­to alla sos­ti­tuzione di mate­ri­ale con­te­nente amianto ritenu­to, ad impianti inte­gri, “con­fi­na­to” e come tale sen­za ris­chio di dif­fu­sione di fibre nell’ ambi­ente.
Cre­di­amo che sia urgente dare pre­cise risposte ad alcune sem­pli­ci domande in relazione al degra­do degli impianti: vi è un ris­chio di infor­tu­nio per quei lavo­ra­tori che, anche solo occa­sion­al­mente, fos­sero costret­ti a tran­sitare o inter­venire nelle zone degli impianti in dis­mis­sione? Vi è un “ris­chio amianto” per gli addet­ti incar­i­cati dei “pic­coli sman­tel­la­men­ti” , che pare siano in parte già avvenu­ti? Si sono messe e si met­ter­an­no in atto tutte le pro­ce­dure di pre­ven­zione dovute? Vi è un ris­chio amianto, in atto o poten­ziale, per la popo­lazione? Sono sta­ti atti­vati gli organi tec­ni­ci di con­trol­lo per una val­u­tazione del­la situ­azione? La mas­si­ma autorità san­i­taria locale, (cioè Lei, sig. sin­da­co) sta eserci­tan­do inci­si­va­mente i suoi poteri/doveri in mate­ria di pro­tezione del­la salute dei suoi cit­ta­di­ni?
Egre­gio  sign­or sin­da­co, a questi inter­rog­a­tivi solo Lei può rispon­dere con chiarez­za a noi e alla cit­tà intera.
Oggi, men­tre i tem­pi per una ripresa delle attiv­ità si allungano sen­za fine, nel­la più totale con­fu­sione delle forze di gov­er­no, è sem­pre più indis­pens­abile agire con urgen­za. Per affrontare ques­ta situ­azione si devono met­tere in cam­po azioni di sman­tel­la­men­to e bonifi­ca almeno delle aree più prossime al cen­tro abi­ta­to, che sono anche poten­zial­mente più esposte ai rischi. La real­iz­zazione di queste opere deve essere affi­da­ta ai lavo­ra­tori dis­oc­cu­pati, pri­mi fra tut­ti col­oro che proven­gono dal­l’in­dot­to. Con fon­di gov­er­na­tivi e region­ali si devono orga­niz­zare seri cor­si di for­mazione ret­ribuiti, al ter­mine dei quali i cor­sisti dovran­no essere inser­i­ti nelle imp­rese idonee e incar­i­cate di pro­cedere alle azioni di sman­tel­la­men­to e bonifi­ca; imp­rese che dovran­no essere pri­or­i­tari­a­mente quelle locali o anche coop­er­a­tive di nuo­va for­mazione, cre­ate con il sup­por­to delle isti­tuzioni pub­bliche, tra lavo­ra­tori parte­ci­pan­ti ai cor­si. Questo darebbe un pri­mo seg­nale di ripresa per la cit­tà, cre­an­do pro­fes­sion­al­ità nuove e un min­i­mo di ripresa di cir­co­lazione mon­e­taria.
Nell’ atte­sa di sol­lecita rispos­ta por­giamo i nos­tri rispet­tosi salu­ti».

Coor­di­na­men­to Art 1 – Camp­ing CIG

http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/194-comunicati-stampa/2037007-piombino-commissario-straordinario-contesta-inadempimento-degli-obblighi-di-prosecuzione-delle-attivita-produttive-assunti-contrattualmente

http://www.ansa.it/toscana/notizie/2017/11/20/aferpi-calenda-parte-azione-legale_1a7f9fad-864c-425f-a05d-ccd782130445.html

http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/194-comunicati-stampa/2037377-aferpi-dopo-il-vertice-al-mise-il-ministro-calenda-invita-l-amministratore-straordinario-a-risolvere-il-contratto-con-aferpi-cevital

 

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