Dopo il voto ora necessario salvare la Costituzione

Rossano Pazzagli

PIOMBINO 21 giug­no 2016 — Dopo i risul­tati elet­torali che han­no scon­fes­sato il ren­zis­mo cam­bian­do i gov­erni di due gran­di cit­tà ital­iane e por­tan­do anche in Toscana il ven­to dell’alternativa, sep­pure dif­feren­zi­a­ta, si apre una fase del­i­ca­ta che ci porterà al ref­er­en­dum di otto­bre, col quale sare­mo chia­mati a difend­ere o cam­biare la Cos­ti­tuzione: è nec­es­sario che tut­ti, a com­in­cia­re dal­la parte sana e real­mente demo­c­ra­t­i­ca del Pd, rifiuti­no una rifor­ma cos­ti­tuzionale che avvierebbe il Paese ver­so una fase post-demo­c­ra­t­i­ca o pre-autori­taria.
Le elezioni del 19 giug­no era­no ammin­is­tra­tive, ma ormai tut­to viene politi­ciz­za­to, con il gov­er­no che irre­spon­s­abil­mente ali­men­ta logiche di parte (con me o con­tro di me), dram­ma­tiz­zan­do e pro­po­nen­do una visione ide­o­log­i­ca del cam­bi­a­men­to ad ogni cos­to. Il cam­bi­a­men­to non è sem­pre pos­i­ti­vo: sic­come sono uno stori­co, so che la sto­ria non è un movi­men­to lin­eare ver­so il meglio. Qui siamo sull’orlo di un salto all’indietro, e non da ora. Dopo trent’anni di annichili­men­to delle coscien­ze e del­la parte­ci­pazione, ora si pro­cede con il lavoro sporco di demolizione dei dirit­ti e del­lo Sta­to demo­c­ra­ti­co. La rifor­ma del­la Cos­ti­tuzione di Ren­zi-Boschi-Ver­di­ni è l’ultimo atto, cer­ta­mente il più grave, di una strate­gia che tende a ridurre gli spazi di democrazia, diminuire la rap­p­re­sen­tan­za, destrut­turare il sis­tema par­la­mentare, com­pli­care l’iter leg­isla­ti­vo, raf­forzare il dirigis­mo e cen­tral­iz­zare il potere, che diven­ta sem­pre più oli­garchico. Per questo è nec­es­sario che i cit­ta­di­ni la resp­ingano; non per Ren­zi, ma per la Cos­ti­tuzione come garanzia di un futuro demo­c­ra­ti­co.
Non dap­per­tut­to il voto nei Comu­ni si è svolto sul­la base del loro buono o cat­ti­vo gov­er­no, ma ha risen­ti­to del­la sfidu­cia gen­erale dei cit­ta­di­ni, del­la crisi aggra­va­ta dal­la riduzione dei dirit­ti sociali, del­lo spae­sa­men­to dei gio­vani, del teatri­no di una classe diri­gente nazionale di bas­so pro­fi­lo cul­tur­ale e ormai stac­ca­ta dal­la realtà. Non sono, dunque, risul­tati a sor­pre­sa, per­ché chi sem­i­na ven­to rac­coglie tem­pes­ta, spe­cial­mente quan­do si alter­a­no i val­ori fon­dan­ti di uno Sta­to e di una soci­età.

Rossano Paz­za­gli è Coor­di­na­tore Comi­ta­to Salvi­amo la Cos­ti­tuzione – Val di Cor­nia

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