A PARTIRE DALLA VIA ORA UN "ATTO DI INDIRIZZO STRATEGICO" SU RIMATERIA

Due Comuni (forse quattro) uniti nelle giravolte

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Redazione

PIOMBINO 16 dicem­bre 2019 — Ques­ta sì che è inter­co­mu­nal­ità! Due, forse quat­tro, Comu­ni uni­ti nelle gira­volte. Si trat­ta dei Comu­ni di Campiglia Marit­ti­ma e San Vin­cen­zo e forse dei Comu­ni di Sas­set­ta e Castag­ne­to Car­duc­ci. L’ar­go­men­to è il prog­et­to di real­iz­zazione a Ischia di Cro­ciano nel Comune di Piom­bi­no pro­pos­to da RIMa­te­ria riguardante essen­zial­mente la real­iz­zazione di nuove dis­cariche o di ampli­a­men­to delle vec­chie.
I due Comu­ni per lo stes­so giorno e per la stes­sa ora (mart­edì 17 dicem­bre alle 18,30) han­no con­vo­ca­to in sedu­ta urgente  il Con­siglio Comu­nale per dis­cutere lo stes­so ordine del giorno:
Pro­ced­i­men­to di VIA, rel­a­ti­vo al prog­et­to da real­iz­zarsi pres­so il polo indus­tri­ale in loc. Ischia di Cro­ciano, Comune di Piom­bi­no (LI), Provved­i­men­to con­clu­si­vo delib­era GRT n. 1414/2019 — Atto di ind­i­riz­zo strate­gi­co”.
Dif­fi­cile non col­le­gare la con­vo­cazione dei due Con­sigli Comu­nali alla Assem­blea di RIMa­te­ria che si ter­rà il giorno suc­ces­si­vo per dis­cutere prob­a­bil­mente (le infor­mazioni date pub­bli­ca­mente con­sono state chiaris­sime) un nuo­vo piano indus­tri­ale dopo quel­lo approva­to nel­l’agos­to 2018 dopo la ver­sione del 2016. Un nuo­vo piano indus­tri­ale basato sul­l’anal­isi dei pos­si­bili sce­nari di svilup­po indus­tri­ale già illus­trati nel­l’assem­blea di Asiu, di cui sono pro­pri­etari i Comu­ni di Piom­bi­no, Suvere­to, Campiglia, San Vin­cen­zo,  Sas­set­ta, Castag­ne­to Car­duc­ci, e boc­cia­to con il voto con­trario dei pri­mi due ed il voto favorev­ole degli altri. Con l’ag­giun­ta che il liq­uida­tore di Asiu, Bar­bara Del Sep­pia, ave­va annun­ci­a­to, subito dopo, che nel­l’assem­blea di RIMa­te­ria il suo com­por­ta­men­to si sarebbe basato sulle pre­rog­a­tive di legge anche con­trad­di­cen­do il voto espres­so nel­l’assem­blea di Asiu.

Alber­ta Tic­ciati, sin­da­co di Campiglia

Cer­to che l’or­dine del giorno di con­vo­cazione dei due Con­sigli Comu­nali è davvero curioso e altret­tan­to curiose sono le pos­si­bili con­seguen­ze. Esso fa rifer­i­men­to alla delib­er­azione del­la Giun­ta regionale con la quale la Regione Toscana ha espres­so pro­nun­cia pos­i­ti­va di com­pat­i­bil­ità ambi­en­tale sul prog­et­to RIMa­te­ria vin­colan­do però le dis­cariche pre­viste nel­la ex Luc­chi­ni (350.000 metri cubi) e nel­la LI53 (2.500.000 metri cubi) a rifiu­ti prove­ni­en­ti da attiv­ità siderur­giche e boni­fiche  locali e con esclu­sione di rifiu­ti misti non peri­colosi con ele­va­to con­tenu­to sia di rifiu­ti organi­ci o biodegrad­abili che di rifiu­ti inor­gani­ci, con recu­pero di bio­gas. Gli stes­si sin­daci dei due Comu­ni, in una let­tera invi­a­ta alla Regione il 21 otto­bre 2019, ave­vano scrit­to: “Gio­va ricor­dare che iI Comune di San Vin­cen­zo e il Comune di Campiglia Marit­ti­ma  non vogliono pren­dere a pre­scindere una posizione rel­a­ti­va­mente al prog­et­to in argo­men­to, rimet­ten­do la deci­sione finale all’e­si­to delle val­u­tazioni squisi­ta­mente tec­niche emanate dagli enti chia­mati ad esprimer­si in ordine alla fat­tibil­ità degli inter­ven­ti nel pieno rispet­to del­la tutela del­la salute pub­bli­ca e delle matri­ci ambi­en­tali.” e dunque si era­no impeg­nati a rispettare la volon­tà regionale.
Che bisog­no c’è, allo­ra, di approvare, in relazione a quel­la deci­sione, un “Atto di ind­i­riz­zo strate­gi­co”? È tut­to scrit­to nel­la delib­er­azione regionale.
Ma soprat­tut­to: come han­no fat­to i due Comu­ni ad esprimer­si in sen­so favorev­ole su una “Anal­isi dei pos­si­bili sce­nari di svilup­po indus­tri­ale” pro­pos­ta suc­ces­si­va­mente da RIMa­te­ria che sostanzial­mente prevede un aumen­to con­sis­tente del­la vol­ume­tria del­la dis­car­i­ca ex Luc­chi­ni dove far con­ferire rifiu­ti spe­ciali da ogni dove e non scrive un sola paro­la sul vin­co­lo cos­ti­tu­ito dal­l’el­e­va­to con­tenu­to sia di rifiu­ti organi­ci o biodegrad­abili che di rifiu­ti inor­gani­ci, con recu­pero di bio­gas e dunque con­trad­dice la deci­sione regionale?
Se ques­ta non è una gira­vol­ta ci si spieghi che cosa è.
Ma del resto non sarebbe la pri­ma.

Alessan­dro Ban­di­ni, sin­da­co di San Vin­cen­zo

Il prog­et­to RIMa­te­ria era nato ed era sta­to approva­ta nei Con­sigli Comu­nali dei Comu­ni pro­pri­etari di Asiu “…in ragione di una visione euro­pea dell’economia cir­co­lare e in virtù del prin­ci­pio di prossim­ità per i rifiu­ti speciali…e nel rispet­to dei prin­cipi di eco­nomic­ità e di sosteni­bil­ità nel gov­er­no ter­ri­to­ri­ale dei flus­si di mate­ria. RIMa­te­ria SpA sta mutuan­do da ASIU SpA ilprog­et­to di riqual­i­fi­cazione pae­sag­gis­ti­ca delle aree a dis­car­i­ca di Ischia di Cro­ciano” che, oltre a risanare le aree in ques­tione ren­derebbe fruibili 500.000 metri cubi a servizio imme­di­a­to delle oper­azioni di bonifi­ca e demolizione incip­i­en­ti, nonché il prog­et­to di bonifi­ca riguardante l’area denom­i­na­ta LI 53 sul­la quale è pre­vis­to il con­fer­i­men­to di ulte­ri­ori 1,5 mil­ioni di metri cubi di rifiu­ti: questi due prog­et­ti rap­p­re­sen­tano i dri­ver dell’intero dis­eg­no di svilup­po del­la fil­iera del rici­clo, delle boni­fiche e del­lo smal­ti­men­to in con­dizioni di sicurez­za di ciò che viene esi­ta­to dalle attiv­ità pro­dut­tive del ter­ri­to­rio…”. Un prog­et­to dunque lega­to a rifiu­ti e boni­fiche del ter­ri­to­rio. Sal­vo poi approvare nel­l’agos­to 2018 il piano indus­tri­ale 2018/2034 che prevede­va 2.850.000 metri cubi di rifiu­ti spe­ciali sen­za nes­sun lim­ite ter­ri­to­ri­ale.
Se anche ques­ta non è sta­ta una gira­vol­ta ci si spieghi che cos’è sta­ta.
Aspet­ti­amo nat­u­ral­mente arric­chi­men­ti che sicu­ra­mente i dibat­ti­ti nei due Con­sigli Comu­nali apporter­an­no.

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